𝐶𝑎𝑝𝑖𝑡𝑜𝑙𝑜 13

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Dopo essermi finalmente liberata da Riddle uscii dalla porta per andare all' appuntamento con Cedric.
Dio quel ragazzo è instabile: prima mi spezza il cuore poi gli dà fastidio se esco con altre persone, oltretutto il mio migliore amico!
E menomale che eravamo noi donne ad essere difficili da capire.

Andai al Lago Nero, il posto preferito di Cedric. Lo vidi in lontananza poggiato al tronco di un albero con addosso la maglia del quidditch, segno che avesse finito da poco gli allenamenti. Era il capitano della sua squadra e devo dire che giocava molto bene.

Approfittai del fatto che non si fosse accorto della mia presenza per fargli uno scherzetto.
Mi avvicinai in punta di piedi, mi abbassai al suo orecchio e gridai.
Preso alla sprovvista sobbalzó per lo spavento subito e non potetti fare a meno di ridere per la sua faccia in quel momento.
Il mio migliore amico era un meme vivente!

Non appena girò la testa e vide me ridere a più non posso incroció le braccia al petto e fece un finto broncio fingendo di essersi offeso.

"Inutile con me non funziona, non so cosa siano i sensi di colpa" dissi continuando a ridere leggermente.
"Oh ma vaffanculo, sei proprio una stronza" sbuffó ed io gli diedi dei pugnetti sul petto scherzosamente.

Dopo aver finalmente smesso di ridere ci stendemmo su un telo portato da Ced, lui si ritrovava nella posizione di prima poggiato su l' albero dietro di lui ed io avevo la testa poggiata sulle sue gambe e le mani lungo il mio corpo.

Parlammo del suo amatissimo quidditch, il suo argomento preferito.
Io gli parlai della situazione con Riddle e della mia agitazione nel dover produrre un' Amortentia con lui.
A Ced non piaceva per niente il modo in cui mi trattava Mattheo e mi aveva ripetuto più volte di doverli stare lontana per non soffrire. Che mi avrebbe trattata come una delle sue puttane.

"Come va con Cho Chang?" chiesi con un sorrisetto cambiando discorso.

"Perché me lo chiedi?" rispose confuso, l' ho colto nel momento in cui aveva la testa da qualche altra parte.

"Oh andiamo ho visto come vi guardate, specialmente tu" dissi alzando la testa dalle sue gambe reggendomi col gomito sul telo.

"A te non sfugge proprio niente vedo. E va bene si lo deve ammettere, mi piace la corvonero" rispose sorridendo guardando il lago davanti lui.

"Immaginavo, credi che lei ricambi?" gli chiesi rimettendomi sulle sue gambe mentre mi accarezzava i capelli.

"Oh si, cioè stiamo parlando di moi, è ovvio che sia ricambiato. Ad ogni modo sarà mia" disse con presunzione.

Tutti conoscevano Cedric come il ragazzo della porta accanto, quello sempre gentile e disponibile con tutti.
Beh non era veramente così.
Era molto sicuro di sé, addirittura ossessionato da sé stesso, convinto che tutte le ragazze lo volessero. Inutile dire che la modestia non rientrasse nei suoi pregi.
Solo io conoscevo questo suo lato, io e nessun altro.
Il mio migliore amico è il motivo per cui non mi fido dei ragazzi...

"Che coglione" sussurrai in modo da farmi sentire da lui.
"Ehiiii guarda che ti ho sentito" mi guardó con sguardo intimidatorio facendomi ridere.
Se non si fosse capito rido sempre, anche nelle situazioni inopportune.
È più forte di me.

Ci divertimmo un botto insieme, era da tempo che non stavamo più solo noi due ad insultarci a vicenda e a ridere come due pazzi.
Già, noi ci dimostravamo affetto in questo modo hahah.
È incredibile come in così poco tempo io abbia trovato una persona come lui che mi ascolti e mi sappia strappare una risata anche quando tutto sembra non andare nel verso giusto.

Quest anno è cambiato tutto: ho dei nuovi amici che mi vogliono bene così come io ne voglio a loro e sto conoscendo sempre più ragazzi che mi trovano bella.
Eppure l' unico ragazzo che volevo era lui, quel ragazzo dai capelli ricci che mi aveva fottuto la mente e il cuore.

Mattheo Pov
Decisi di seguirla per vedere da chi stesse andando, e non appena la vidi abbracciare quel Tassorosso mi innervosii tantissimo.
Erano migliori amici ma ho sempre pensato che per lui non fosse così, che la considerasse qualcosa in più.
Spero di sbagliarmi e che sia tutto nella mia testa, eppure ho sempre ragione.
Bastava vedere il modo in cui la guardava per capire che provasse qualcosa per la ragazza che tanto bramavo.

Rimasi lì ad osservarli per tutto il tempo nascosto da qualche parte per non farmi vedere.
Sarebbe stata la fine se mi avesse scoperto, non potevo di certo dirle che la stessi spiando perché non mi fidavo del suo patetico amico.

Tutti a scuola lo consideravano un tipo tranquillo che non causava problemi con la sua gentilezza e solarità.
Non mi è mai piaciuto quel ragazzo, ero convinto che fosse solo apparenza la sua e che fosse il contrario di ciò che gli altri sostenevano.
Fine Pov Mattheo

Continuammo a parlare ancora per un pó, Cedric portava un orologio al polso quindi con uno sguardo rapido vidi l' ora.
Cavolo erano le 19:30, considerando che alle 20 era ora di cena dovevamo muoverci.
Così ci alzammo e ognuno si diresse verso la propria sala comune.

Appena mi voltai la sala era vuota, probabilmente erano tutti in camera a darsi una sistemata prima di cena.
Poco dopo mi accorsi di non essere sola.
Una figura alta con una chioma riccia avanzò e solo dopo che uscì dall' angolo non essendo più una semplice ombra capii di chi si trattasse.

Dio santo, cosa ho fatto per trovarmelo sempre davanti ai piedi?

"Bene bene guarda chi abbiamo qui"
disse girandomi attorno.
Di risposta sbuffai, facendogli alzare un sopracciglio.

"Non rivolgerti a me in questo modo" ringhió a denti stretti.

"Sisi va bene ma ora dimmi cosa vuoi"
Risposi alzando gli occhi al cielo.

"Non so se la tua testolina lo abbia dimenticato, il che è molto probabile, ma ti ricordo che tra due giorni dovremmo consegnare un progetto che non abbiamo nemmeno iniziato perché qualcuno era troppo impegnata ad uscire con Diggory" disse con sarcasmo per poi sputare le ultime parole con disprezzo.
Un momento, come faceva a saperlo?

"E tu come sai che sono uscita con lui?" gli chiesi in attesa di una risposta.

Mattheo Pov
Cazzo adesso che le dico? Oh beh sai sono geloso del Tassorosso?
No che non potevo, mi avrebbe fatto troppe domande e non avrei saputo come risponderle.

"Sto aspettando. Non mi avrai mica seguita" disse richiamando la mia attenzione alzando un sopracciglio.
Così decisi di fare lo stronzo, tanto per non cambiare.

"Ehi rilassati, perché mai dovrei seguirti? Semplicemente sono passato per di lì con una ragazza bionda ... Mi pare si chiamasse Jennifer... O Brittany... O Jessica, non ricordo a dire il ver-"
"OK abbiamo capito che hai la fila non c'è bisogno di ripeterlo ogni santissima volta grazie" disse seccata dalla mia presunzione.

Dire che avevo esagerato era a dir poco, avevo fatto lo stronzo come tutte le altre volte ma devo dire di essermi superato questa volta.

Vanne fiero miraccomando
Oh ma dai sta zitta.

Prima ancora che dicesse altro mi avvicinai lentamente di più a lei, mi abbassai al suo orecchio e le sussurrai con voce roca.

"Domani alle 18, in camera mia"

Sentii un brivido pervaderle la schiena e con un ghigno soddisfatto me ne andai in camera mandandole un occhiolino , lasciandola ancora lì a riflettere.

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Angolo autrice
Ecco qui un nuovo capitolo, innanzitutto vorrei ringraziarvi per tutte queste visualizzazioni.
Non me le aspettavo per niente hahahah.

Questo capitolo non è un granchè ma non temete, è di passaggio, e poi non volevo lasciarvi con niente da leggere.
Ne vedrete delle belle.

𝐻𝑖𝑚 𝑎𝑛𝑑 𝐼Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora