𝐶𝑎𝑝𝑖𝑡𝑜𝑙𝑜 41

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"Theo?!" sbatto gli occhi incredula una volta aver aperto la porta al ricciolino.

Esattamente cosa sta succedendo?!
Come prima cosa mi volto indietro nella direzione del mio letto, sul quale fino a qualche millesimo di secondo si trovava Mattheo.
Cos è adesso ho anche le allucinazioni? Non credo di essere arrivata a questi livelli.

"I-io non capisco, prima eri lì..." inizio a balbettare indicando il letto materasso.
"Ma se sono appena arrivato" dice Theo guardandomi confuso.
"Non è vero eri qui prima" continuo ad insistere nel tentativo disperato di dare un senso alla situazione.
"Giuro non so di cosa tu stia parlando" risponde facendo spallucce.

Cos è un modo per prendersi gioco di me? Se questo è uno scherzo non è per nulla divertente.

"Ma Theo..." sospiro essendo che sto iniziando ad innervosirmi "prima lo stavamo per fare, proprio lì" borbotto riferendomi di nuovo al letto.

"Piccola" sussurra guardandomi dall' alto verso il basso"mi lusinga sapere che non riesci a resistermi neanche nei tuoi sogni" conclude leccandosi il labbro.

Il solito arrapato, dio quanto lo odio quando non prende una cosa seriamente.

Nemmeno io darei retta ad una che sembra abbia perso la ragione

Questo può significare un' unica cosa: pozione polisucco. Dio come ho fatto a non pensarci prima!
Che stupida che sono.

Improvvisamente sento l' ansia impossessarsi del mio corpo e con essa le mie gambe che potrebbero cedermi da un momento all' altro.

A quel punto mi lascio andare trovando silenziosamente conforto tra le sue braccia, aggrappandomi a lui come fa un koala al suo albero.
Questo basta a farmi ritrovare la serenità, ha un effetto calmante su di me e lo ringrazio per questo.

"A cosa devo tutta questa dolcezza?" mi domanda allontanandomi di poco da lui.

"Mi sei mancato tanto" mento fingendo che sia dovuto solamente a quello il mio comportamento.

Probabilmente dovrei dirgli cosa è successo, eviterei di tenere quest' angoscia solo per me. Ne sono perfettamente consapevole, ma non mi va di rovinare tutto come sono solita fare.
In questo momento esistiamo solo io e lui, ci sarà tempo per parlargliene.

Intanto Mattheo mi sorride alzandomi delicatamente con due dita il mento, per permettermi di guardarlo negli occhi.

"Ah si?
"Si" annuisco sorridendo.

Mi sorride a sua volta prima di far unire finalmente le nostre labbra in un bacio che esprime la mancanza reciproca provata.
Sono passati solamente 2 giorni eppure sembra che siamo stati distanti l' uno dall' altra da più tempo.

Ed ecco che le nostre lingue iniziano a danzare e rincorrersi tra loro, come se il tempo non fosse mai trascorso e lui non se ne fosse mai andato.
Riscopro la morbidezza delle sue labbra e questo basta a farmi smettere di pensare in negativo e a farmi concentrare solo su noi.

"Che ne diresti di realizzare quel tuo sogno e di portarlo a termine?" sussurra portandomi lentamente verso il letto.
"Dico che è un'ottima idea" sorrido maliziosa per poi far cadere entrambi sul materasso.

*
Dopo aver terminato Merlino solo sa che cosa siamo andati a fare una doccia calda, alternando momenti più intimi a quelli più scherzosi.

"Mi fanno ancora male le gambe" mi lamento una volta essere uscita dal bagno con addosso solo l' accappatoio.
"E non ci sono neanche andato pesante" mi schernisce Mattheo mentre mi passo l' asciugamano tra i capelli umidi.
"Tutte chiacchiere e niente fatti" lo provoco vedendolo inarcare un sopracciglio.

𝐻𝑖𝑚 𝑎𝑛𝑑 𝐼Onde histórias criam vida. Descubra agora