𝐶𝑎𝑝𝑖𝑡𝑜𝑙𝑜 28

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Mi giro scocciata verso la direzione dalla quale dovrebbe uscire il nuovo studente e rimango stupita da chi ritrovo.
Dio non ci credo...
Edward fottutissimo White, perché lui dio santo.
Spalanco gli occhi dalla sorpresa per niente piacevole attirando la curiosità di Blaise.

"Sembra che tu abbia visto un fantasma" dice scherzando ma io non lo calcolo, sono troppo concentrata a seguire lo smistamento di quel coglione.

"Avanti ragazzo accomodati su questo sgabello così il Cappello potrà smistarti" esclama Silente.

Edward fa come gli viene detto e passo lento attraversa la sala con gli occhi di tutte le ragazze addosso.
Non appena incrocia il mio sguardo ammicca lasciandosi comparire sul viso un sorrisino, a cui ovviamente rispondo con un' occhiataccia.
Ma dico io tra tutte le ragazze che gli sbavano dietro proprio a me deve rompere le palle, mah.

Nel frattempo la professoressa prende il Cappello Parlante poggiandolo sulla testa del ragazzo moro, seduto sullo sgabello.

"Bene bene, abbiamo il giovane White, mmm. Percepisco in te estrema furbizia, sembri molto ambizioso e hai la stoffa per diventare uno dei maghi più potenti...
Non c'è dubbio, SERPEVERDE"

Cazzo no!
Senza rendermene conto l' ho pensato ad alta voce facendo girare tutti.

"Lo conosci per caso?" mi chiede Mattheo portando alla bocca un pezzo di carne.

"È il coglione che mio padre vuole che sposi..." sospiro scocciata dalla sua presenza qui ad Hogwarts.

Mattheo si limita ad annuire e a rimanere in silenzio, strano credevo avrebbe fatto una delle sue battutine.

Vabbè tornando a noi.
Una volta tolto il Cappello, Edward prende posto ad un tavolo affianco al nostro, rivolgendomi una serie di occhiatine non ricambiate.

"Bene ragazzi, chi di voi sarebbe così gentile da far fare il tour della scuola al vostro nuovo compagno?" alla proposta del preside si offrono diverse ragazze, credevo di essermela scampata ma ahimè ho cantato vittoria troppo presto...

"Se non le spiace vorrei che fosse la signorina T/n Evans a farmi da guida oggi" dice Edward con un tono di fierezza.
Dio ora lo strangolo.

"Certo, se per la signorina Evans non ci sono problemi"
Eccome se c'è ne sono...

Scuoto la testa in segno di negazione, rassegnandomi al fatto che oggi dovró essere la guide di quel coglione.
Se non si fosse capito, è coglione.

Una volta terminato il pranzo vado in camera a fare i compiti per il giorno dopo.
All' improvviso sento bussare alla porta, dó l' ok per entrare e vedo la maniglia girarsi.

"Ei piccola" si avete indovinato è Mattheo.

"Eiii"
"Non ho capito questo argomento, me lo potresti spiegare?" chiede facendo gli occhi dolci e il labbruccio.

Non posso fare a meno di sorridere, accetto di aiutarlo accogliendolo in camera mia, prendo il libro con gli appunti e lo raggiungo sul letto.
Apre le gambe facendomi spazio per mettermici in mezzo e mi tiene la vita delicatamente, come se fossi la cosa più fragile che possa esistere.
Appoggio la testa sul suo petto e inizio a spiegargli passo per passo la lezione che non aveva capito.

Andiamo avanti così per un pó fin quando non capisce l' argomento.

"Amen ce l' abbiamo fatta" sospiro alzandomi dal materasso per posare i libri sulla scrivania.
"Non dirmi che sei esausta"
"Prova tu a parlare ininterrottamente per ben tre ore" torno nuovamente sul letto letto e mi stendo al suo fianco.

𝐻𝑖𝑚 𝑎𝑛𝑑 𝐼Where stories live. Discover now