𝐶𝑎𝑝𝑖𝑡𝑜𝑙𝑜 23

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Vengo svegliata dalla solita mano che bussa incessantemente, ormai è un' abitudine. Come al solito, sapendo che non mi alzerò, la porta si aprirà magicamente e mia madre inizierà ad urlare di svegliarmi.

"Insomma sono le dieci alzati"

Che vi avevo detto?

"Dammi dieci minuti e sono giù a fare colazione"
"Sbrigati che c'è Edward che ti aspetta" esce e chiude la porta.

Perfetto, un' altra giornata assieme al rompipalle. Mi sta appresso ogni secondo della giornata, ogni minuto e ogni ora. Tra un pó me lo ritrovo anche in bagno.
Cosa ho fatto di male per avere un soggetto simile in casa?

Continuo a tartassarmi la testa di inutili domande e mi calmo solo alla vista dell' anello di Theo sul mio dito.

Indosso una tuta sistemandomi un pó in modo da essere presentabile e vado a consumare il primo pasto della giornata.

Indovinate un pó chi incontro? Edward...

"Buongiorno, dormito bene?"
"Si grazie" rispondo sforzandomi di sorridere.

Cerco di finire quando più velocemente possibile i miei pancakes allo sciroppo d' acero per evitare il ragazzo, che cerca in tutti i modi di iniziare una conversazione.
A vedere sembra essere disperato, quasi mi fa pena.

Passo tutta la mattinata in biblioteca a studiare, e soprattutto ad evitare baby White che non fa altro che stressarmi continuamente.
Prendo una tazza fumante di tè e un paio di biscotti, mentre mi metto seduta a mangiare bussa qualcuno.

"Chi è?"

Come se non si sapesse...

"Sono Edward"

Dio ancora lui... Io lo ammazzo giuro.
Alzo gli occhi al cielo e vado ad aprire la porta.

"Ehm ti serve qualcosa?"
"Oh no volevo sapere se avessi trovato del tempo per fare quel giro con me"

Come se io poi disdirei i miei impegni per te... Patetico.

"Oh no vedi mi fa molto male la testa, vorrei riposare un pó"

Che bugiarda
L'importante è che sia credibile.

"Oh va bene capisco... Non ti preoccupare magari potremmo fare stasera se ne avrai voglia..."

Gli faccio un cenno di assenso, naturalmente non ho alcuna intenzione di passeggiare in giardino con lui.

"Bene ti lascio riposare, a dopo"

Dopo essersene andato mi butto sul letto abbandonandomi sul cuscino e chiudo gli occhi addormentandomi.
Dopo poco vengo svegliata da mia madre per il pranzo, rimango ancora qualche minuto sul letto con il cuscino sulla testa e dopodiché mi alzo a malincuore scendendo le scale.
Entro in sala da pranzo scusandomi per il ritardo, se pur leggero, e prendo posto.

"Cara come mai non ti sei cambiata?"
Mi chiede Anastasia.

Ma i cazzi suoi no eh?!
D' accordissimo con te coscienza.

"Oh mi faceva male la testa e mi sono addormentata, quindi per non farvi attendere più del previsto ho pensato di cambiarmi direttamente dopo pranzo per-"
"Per passeggiare con me" dice Edward con un sorriso a trentadue denti interrompendomi.

Cazzo non gli avevo detto di sì e non ho intenzione di farlo, è un rompipalle coi fiocchi.
Non posso permettermi una scenata, ciò significa solo una cosa: dovró accettare il giro con lui.

Anastasia distoglie l' attenzione dal suo piatto per guardare me e suo figlio.

"Davvero?"
"A quanto pare..." sussurro più a me stessa che a lei, mi fissa con un sorriso stampato in volto ma non ne capisco il motivo.

Finito il pranzo il moro mi accompagna in stanza a cambiarmi, metto un vestito rosso corto a maniche lunghe e mi preparo psicologicamente a quelle che saranno le ore più brutte della mia vita.
Esco dalla stanza e indosso un sorriso falso.

"Andiamo?"

Annuisce e prova a prendermi la mano ma io la scosto facendo finta di nulla e mi incammino verso il giardino.
Lì mi chiede dei miei studi ed io mi limito a rispondere con un sì o no, senza sforzarmi minimamente di portare avanti la conversazione.

Cerca ripetutamente di prendermi la mano ma io la scanso fingendo di dovermi sistemare i capelli o il vestito.

"Perché stai facendo di tutto per evitare di farti prendere la mano?"
Chiede all' ennesima "sistemata" di capelli.

"Non capisco"
Faccio finta di niente.

"Non fare la finta tonta, rifiuti costantemente di lasciarti prendere la mano... E non dirmi che non è vero"

Uuuuuh allora è abbastanza intelligente da capirle certe cosee
Surpriseeeee.

"Perché passi del tempo con me se poi fai di tutto per evitarmi?"

No per favore, il vittimismo NO.

"Come scusa?? Io avrei accettato di passare del tempo con te?! Ma se mi stai sempre intorno, prima ti avevo detto di essere troppo stanca per passeggiare ma tu a pranzo hai ignorato tutto questo, facendo credere che io avessi accetto.
Ringrazia il fatto che non abbia fatto una scenata dicendo che eri stato tu a prendere l' iniziativa"

"Wow... Quindi lo hai fatto per me?"  ribatte spalancando gli occhi.

Dio dammi la cazzo di pazienza, sto perdendo la calma.

"Cristo no, non l' ho fatto solo perché altrimenti mi sarei beccata una punizione da mio padre. Sai quanto me ne importa di te e della tua reputazione" ok la calma mi ha decisamente lasciata.

"Sto cercando di farti passare quanto più tempo possibile con me così quando arriverà il gran giorno non saremo perfetti sconosciuti"
"Di quale gran giorno parli?"
"Del nostro matrimonio, del nostro gran giorno..."

Inizialmente penso che stia scherzando ma a giudicare dalla sua faccia... Ahimè dice sul serio...
Mi viene solo da ridire, non mi sforzo nemmeno di trattenermi dal farlo e scoppio in una sonorissima risata.

"Cosa ti fa pensare che io abbia intenzione di sposarti, oltretutto a 16 anni?"
"Le nostre famiglie si sono messe d'accordo e, detto tra noi, non mi dispiacerebbe affatto averti come moglie" sorride come un pervertito ammiccandomi un occhiolino.

Ok questo si fa troppi film mentali, decisamente troppi.

"Si certo come no, non farmi ridere va. Mio padre non mi darebbe mai in sposa a qualcuno con cui non voglio avere nulla a che fare, stai mentendo e tutto ciò ti rende solo più ridicolo ai miei occhi.
Io non ti sposerò MAI, intesi?"

"Va bene non credermi, sei libera di fare quello che vuoi ma poi non dire che non ti avevo avvertita.
Se ti fidi così tanto del tuo papino chiediglielo pure"

Ma chi cazzo si crede di essere questo?? Non è normale, per niente.

"Avrei di meglio da fare che parlare con te" mentre me ne vado lo sento borbottare qualcosa ma non ci dó peso e continuo a camminare.
E se quello che mi ha detto fosse vero...?
No ma che dico, mio padre non mi costringerebbe mai a sposarmi con una persona che non voglio, starà sicuramente mentendo.
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Angolo autrice
Scusate se anche questo capitolo è noioso ma non vi preoccupate, dal prossimo le cose prenderanno una piega decisamente più interessante...
Edward sta mentendo o dice la verità?



𝐻𝑖𝑚 𝑎𝑛𝑑 𝐼Where stories live. Discover now