𝐶𝑎𝑝𝑖𝑡𝑜𝑙𝑜 32

1.1K 37 4
                                    

La mattina seguente una luce fioca mi costringe ad aprire gli occhi, sbattendoli più e più volte per abituarli alla luce.
Alzo leggermente la testa dal cuscino notando con mia grande sorpresa l' assenza di Mattheo.
Prima che la mia mente inizi a pensare anche ad un solo scenario tutt altro che rassicurante sento il rumore dell' acqua che scorre dal bagno, probabilmente sarà Mattheo che starà facendo una doccia.

Tiro un sospiro di sollievo e rigetto il capo sul cuscino, ricordando ogni dettaglio di quello che è successo stanotte.
Tutte le mie insicurezze sono sparite lasciando spazio alla spensieratezza e al piacere assoluto, non appena il mio corpo è stato sfiorato dalle sue mani esperte, non appena le sue labbra così carnose sono entrate in contatto con le mie.
Più ripenso a ieri notte più non riesco a far meno di sorridere da sola come un ebete.

D' improvviso sento il rumore dell' acqua fermarsi e vedo la porta del bagno aprirsi, rivelando il mio ragazzo coperto da un solo asciugamano legato attorno al busto.
I capelli sono completamente bagnati, diverse goccioline d' acqua scorrono lungo i lineamenti del suo viso scendendo poi sul suo petto tonico, segnato da alcune cicatrici che lo rendono ancora più attraente di quello che è.

"Ti piace quello che vedi?" chiede divertito sentendo i miei occhi su di lui.

Sorride consapevole di essere attraente, si avvicina al letto per chinarsi alla mia altezza e poggia le sue labbra sulle mie, dandomi un bacio bagnato.

"Su vestiti o facciamo tardi" dice alzandosi per dirigersi verso il bagno con la divisa in mano.
"Con quali vestiti?" rispondo ironica.
"Dio possibile che sei una rompipalle anche appena sveglia" sbuffa indossando la camicia bianca.
"E tu sei un coglione" urlo per fare in modo che mi senta.

Immediatamente esce dal bagno e a passi svelti si dirige verso di me, si siede ai piedi del letto e posiziona poi una mano sulla mia gamba destra.

"Anche ieri mi hai dato del coglione e ricordo bene come è andata" dice con voce roca.
"Ricordo di averti fatta godere sotto al mio tocco" sussurra portando la mano più su.
"Ricordo anche che mi supplicavi" continua a far salire la mano raggiungendo l' interno coscia.

Dalle labbra mi sfugge un ansimo, cosa che lo incoraggia a continuare il suo giochetto. Si china sulla mia figura passando la lingua sul lobo dell' orecchio, riprendendo a massaggiarmi l' interno coscia.

"Ricordo di averti fatto urlare il mio nome" sussurra mordendosi il labbro guardandomi intensamente negli occhi.

Subito dopo fa combaciare le nostre labbra per l' ennesima volta, il bacio diventa sempre più intenso quando gli concedo l' accesso con la lingua.
Inserisco una mano tra i suoi ricci leggermente bagnati tirandoli ogni volta che la sua mano si avvicina al mio punto più debole mentre lui si tiene con un braccio al lato della mia testa per non schiacciarmi con il suo imponente corpo.
Inarco la schiena quando le sue labbra si staccano dalle mie per posarsi sul mio collo, lasciando una scia di baci caldi.

"M-Mattheo" butto la testa all' indietro tenendo gli occhi chiusi mentre gemo il suo nome, facendolo sorridere contro la mia pelle.

Non appena non sento più la sua mano sfiorarmi le parti intime e il suo respiro caldo sul collo riapro gli occhi, trovandolo a pochi centimetri dal mio volto.

"Ora non sono più un coglione vero?" chiede ironico passandosi una mano tra i capelli.
"Sei uno stronzo" sbotto alzandomi dal letto ottenendo in risposta le sue risate soddisfatte.

Come ha osato lasciarmi così con l' amaro in bocca? Giuro che questa me la paga.

"Stringimi la mano così ci materializziamo in camera tua e ti potrai vestire" dice con ancora un sorrisetto sulle labbra.
"Ma è proibito, perché non usciamo dalla porta come le persone normali?" chiedo mettendo le mani sui fianchi.
"Forse perché sarebbe troppo strano da spiegare la tua presenza qui nel dormitorio dei maschi, e poi l'ho sempre fatto e non hai mai obiettato" risponde scocciato.

𝐻𝑖𝑚 𝑎𝑛𝑑 𝐼Where stories live. Discover now