𝐶𝑎𝑝𝑖𝑡𝑜𝑙𝑜 14

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Tormentata da mille domande insinuate nella mia testa, andai in dormitorio a cambiarmi per poi raggiungere i miei amici per cena, in Sala Grande.
Essendo sazia dopo un pó mi alzai da tavola e tornai in sala comune accomodandomi su una poltrona con in mano un giornale.

L' argomento principale era Bellatrix Lestrange, la mangiamorte più temuta e spietata di tutti.
In passato era riuscita ad evadere dalla prigione di Azkaban, ora tutti le davano la caccia affinché potesse tornare da dove era evasa.
Quella donna ha addirittura ucciso suo cugino Sirius Black, ucciderebbe anche il suo stesso figlio se ne avesse uno.

"Che leggi?"
"Non ti riguarda Riddle" gli risposi continuando a leggere il giornale, o almeno ci provavo.
Non è facile concentrarsi con una bellezza simile dinanzi.

All' improvviso mi prende il giornale dalle mani e inizia a leggerne qualche riga, per poi esprimere la sua opinione.

"Oh Lestrange, la leccapiedi preferita di mio padre.
Farebbe di tutto per essergli fedele, darebbe anche la propria vita. Dio quella donna mi dà su i nervi" disse seccato continuando ad osservare la prima pagina.

"Ah comunque..." lanció il giornale per terra e si avvicinó lentamente a me trovandoci di faccia uno all' altra.
"...Non dimenticarti di domani, non capita tutti i giorni che inviti qualcuno in camera mia sai" disse ammiccandomi.

Dio perché deve fare sempre così questo ragazzo.

"O semplicemente non vuoi prendere un' insufficienza in pozioni" gli dissi sbuffando e alzando gli occhi al cielo.
"Ragioni bene, Evans" mi sussurró all' orecchio con una voce profonda.
Cazzo quanto vorrei saltargli addosso e divorare quelle sue labbra così morbide.
Ma ovviamente non posso, non mi farò trattare come un giocattolino sessuale.
Non mi dette neanche il tempo di rispondere che sparì nel nulla, probabilmente si sarà smaterializzato.

Lentamente arrivò finalmente sera tardi, non avendo idee su come passare il tempo decisi di andare in camera e di fare una doccia calda per rilassarmi.

Una volta terminata mi sono infilata il pigiama e fatto una maschera all' argilla, dio se amo le maschere viso.
Adoro prendermi cura di me, non lo faccio per ricevere attenzioni dai ragazzi ma esclusivamente per soddisfazione personale.
Ci sono giorni in cui ho un' autostima della Madonna e altri in cui mi faccio schifo, però nonostante ciò mi sento lo stesso superiore agli altri.
Ok si sono alquanto egocentrica lo devo ammettere.

E menomale che lo hai ammesso

Non rompere il cazzo pure a quest' ora thanks :)

Mi misi a letto e avvolsi le coperte attorno al mio corpo ma non sono io se prima di addormentarmi non mi faccio mille paranoie o film mentali.
Ho iniziato a pensare a mio fratello, ogni giorno va sempre peggio e non mi perdonerò mai per quello che ho fatto.
Se non fosse stato per me lui sarebbe ancora vivo, i miei non hanno ancora superato il lutto specialmente mio padre: loro due erano molto legati, io lo sono di più con mia madre.

Dal mio occhio destro scese una lacrima, poi ne scesero due, tre e così via pensando a tutti i momenti belli che abbiamo condiviso io e il mio fratellone, era un ragazzo fantastico ed io non l' ho saputo apprezzare.
Come quasi tutti i fratelli c'erano momenti in cui non ci sopportavamo a vicenda e altri invece in cui andavamo super d'accordo ed eravamo più uniti che mai.

Le lacrime iniziarono a farsi strada lungo il mio viso, provai a scacciare dalla mente tutti quei pensieri che mi facevano male e decisi di pensare a qualcosa che mi rendesse felice, o meglio qualcuno.
Il mio primo pensiero fu rivolto verso i miei nuovi amici sempre presenti per me.
Mi hanno accolta più di quanto abbia fatto la mia Casa anche se io avendo un carattere più duro all' apparenza non ero sdolcinata come loro,peró ci volevamo bene comunque e ci piaceva passare del tempo insieme.

𝐻𝑖𝑚 𝑎𝑛𝑑 𝐼Where stories live. Discover now