Capitolo 8

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La mattina dopo la festa Giulia si svegliò e per un attimo si sentì spaesata, non si ricordava dove fosse e sentì un insolito peso addosso, era girata su un fianco e Sangio la abbracciava da dietro tenendole un braccio sul fianco, si girò verso di lui, il ragazzo ancora stava dormendo, Giulia lo osservò per un po'.

-Mi stai fissando –lo sentì dire con la voce impastata dal sonno.

-Ma stai facendo finta di dormire! – esclamò lei colta in flagrante.

-Mi sentivo osservato – il ragazzo aprì gli occhi, le accarezzò il fianco e le diede un bacio leggero a fior di labbra.

-Ti fisso perché sei bello – disse con la sua solita spontaneità.

-Tu di più – disse lui e lei scoppiò a ridere, le faceva piacere quando glielo diceva, ma infondo non ci credeva ancora molto, non aveva superato le insicurezze che aveva sul suo aspetto fisico e non si capacitava davvero di come potesse piacere a quel ragazzo.

-Devo alzarmi prima che Martina venga a cercarmi per iniziare a studiare –

-Sì, ora ci alziamo, un minutino... – le disse dandole un bacio più profondo facendole dimenticare perché sarebbe dovuta essere in un posto diverso dalle braccia di quel ragazzo, quando sentirono bussare alla porta.

-Giò guarda che io e Giulia dobbiamo studiare. Ah, e sono tornati mamma e papà. – li interruppe la voce di Martina dall'altro lato della porta. Giulia alle ultime parole si congelò, credeva che fossero soli a casa.

-Ci sono i tuoi? – chiese con una vocina imbarazzata.

-Sono tornati un po' prima mi sa, ma tranquilla, non mi hanno mai fatto problemi su queste cose –

-Ma io sono in imbarazzo! – esclamò Giulia coprendosi il volto con le mani. Sangio gliele afferrò per scansarle.

-Tranquilla, non c'è ragione che tu ti senta in imbarazzo, veramente, sono tranquillissimi. – e le diede un ultimo bacio, si prepararono e scesero al piano inferiore. I genitori di Sangio e Martina erano in cucina, Giulia si maledì per non aver dormito con l'amica, avrebbe evitato quella situazione imbarazzante. Il ragazzo li salutò e diede un bacio alla madre sulla guancia, era molto affettuoso con la sua famiglia, poi la presentò.

-Lei è Giulia – disse semplicemente, effettivamente non avevano ancora definito la natura del loro rapporto, Giulia non sapeva nemmeno se servissero etichette, si sentiva totalmente inesperta anche in questo, ma pensava che con i genitori forse ci fosse bisogno di dare un nome alle cose. Ci rimase un po' male, ma scacciò quella sensazione e si presentò. I genitori di Sangio erano molto gentili e non la fecero sentire per niente in imbarazzo, chiesero di farsi raccontare come era andato il contest e l'attenzione venne distolta da lei.

Giulia e Martina prima di mettersi a lavorare sulla ricerca si buttarono in una sessione di gossip e commenti alla serata appena trascorsa.

-Alla fine mi hai abbandonata questa notte! – la rimproverò Martina, Giulia scoppiò a ridere, sperava di aver scampato l'argomento.

-Scusaaa, mi sono addormentata, non me ne sono accorta –

-Sto scherzando, sono contenta di te e Giò, ammetto che avevo fatto il tifo per Esa all'inizio, ma non mi sembravi molto presa, non come adesso – le disse prendendola in giro, Giulia scoppiò a ridere, ma poi si rabbuiò un attimo ripensando a prima.

-Ma senti, scusa la domanda ingenua...secondo te dovrei chiedere a Sangio se tipo "stiamo insieme" – chiese imbarazzata – per me è una cosa nuova e non so come ci si comporta, davanti ai tuoi mi ha presentata come Giulia, che ok è quello che sono – disse scoppiando a ridere – ma non so, esagero a fare questi pensieri? – Martina la guardò un attimo, sembrava cercare le parole giuste prima di parlare.

In punta di piediWhere stories live. Discover now