Capitolo 14

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Le settimane successive furono parecchio frenetiche per i due ragazzi, Giulia era impegnata tra le solite lezioni e le prove per l'audizione, Sangio con il gruppo aveva spesso appuntamenti in giro per la città. Stavano valutando anche un accordo con la casa discografica proposta dal produttore, la Salt, e ogni tanto andavano nel loro studio di registrazione per sperimentarlo. Era una domenica mattina, uno di quei rari momenti in cui erano entrambi liberi da impegni e si potevano godere del tempo insieme. Sangio aveva dormito da Giulia la sera prima ed ora erano sul letto, ancora mezzo addormentato giocava con i capelli della ragazza, mentre lei controllava il telefono distrattamente e si godeva le coccole.

-Non è che se non ci alziamo tuo padre mi viene a prelevare di forza eh? – chiese lui, era ancora un po' a disagio a stare da lei con il padre in casa.

-Cretino! Penso sia uscito, ma comunque se passi la notte qui la mattina che differenza fa – rispose lei ridendo - Oi ma il video su Lady che avete fatto quella sera da Leo ha fatto il botto di views! –

-Sì, è andato molto bene -

-Merita, ve lo meritate davvero – disse lei continuando a scrollare il telefono, lui aprì gli occhi e si girò per guardarla.

-Poi non ti ho mai chiesto se ti piace come è venuto...–

-Certo! Perché non dovrebbe piacermi? –

-Non lo so, hanno tagliato la parte in cui ti bacio – lui temeva che ci fosse rimasta male.

-Tranquillo, immagino che sia più facile lanciare una band con un front man così figo single piuttosto che già impegnato - rispose ridendo, stava scherzando ma non se l'era presa davvero, aveva pensato che persone competenti avessero dato il giusto taglio al video.

-Hahahah, non lo so, so solo che il team della casa discografica ha suggerito di farlo in quel modo –

-Non mi dà fastidio, io i tuoi baci li ho in privato -

-Sempre – rispose lui afferrandole il viso per baciarla.

La settimana successiva fu ancora più intensa, riuscirono a vedersi pochissimo, Sangio non riusciva più ad andare a prenderla a danza e questo gli dispiaceva molto perché amava quel momento tutto loro in cui lei entrava trafelata in macchina, struccata e un po' sconvolta dalle lezioni, ma con quella luce che solo ore di danza le davano, gli sembrava che la sua risata in quei momenti fosse più limpida e felice, non voleva perdersi quelle immagini di lei. Ma gli impegni con il gruppo lo impegnavano sempre di più e il tempo con lei era sempre meno. Una domenica pomeriggio Giulia era in accademia per provare con Sebastian, lui doveva rivedere con i Tapioca i dettagli dell'accordo proposto dalla Salt ed erano nel suo scantinato. Le aveva proposto di andarla a prendere, ma non sapeva nemmeno lui a che ora avrebbe finito perciò la ragazza gli aveva detto di non preoccuparsi, sarebbe tornata con Sebastian. Era tutta la sera che cercava di non pensarci, la gelosia verso quel ragazzo non era passata, e quando erano lontani quella sensazione non faceva altro che amplificarsi.

-Questa parte del contratto non mi è molto chiara, secondo te possiamo chiedere ai legali di tuo padre? – chiese ad un certo punto Tancredi rivolgendosi a Sangio, ma lui era tutto il pomeriggio che controllava il telefono in modo compulsivo, aveva la testa altrove e non rispose.

-Sangio? – lo richiamò Deddy visto che il ragazzo non rispondeva.

-Eh? Sì, ok – rispose distratto, non aveva sentito una parola di quello che aveva detto Tancredi.

-Tutto ok? Sembri distratto oggi –

-No tutto a posto –

-Pausa sigaretta dai – propose Evandro.

In punta di piediWhere stories live. Discover now