Capitolo 12

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Tornata a casa quella sera Giulia accolse Leo e Kika, erano abituati da sempre a festeggiare il Capodanno insieme e la sera prima non avevano avuto molti momenti per loro, perciò dovevano recuperare tutti i loro riti. Uno di questi era controllare i desideri o propositi che avevano espresso per l'anno e farne di nuovi. Erano abituati a scriverli su dei foglietti e poi decidevano quali condividere tra loro e quali tenersi per sé.

-Allora questi bilanci? – chiese Leo, porgendo dei bicchieri di vino alle ragazze. Iniziò Kika:

-A me bene tutto sommato, speravo di entrare a veterinaria e ce l'ho fatta – e i ragazzi fecero un primo brindisi – poi ce ne era un altro, ma non ve lo avevo detto ad alta voce –

-Cosa? – chiese Giulia curiosa.

-Beh, avevo messo di voler provare ad essere un po' più aperta con i ragazzi, mi conoscete, ho sempre fatto fatica e non è che sia stata proprio fortunata in passato. Non l'avevo scritto perché volessi fidanzarmi, era più un proposito sul mio atteggiamento, e poi... -

-E poi è arrivato Tancre – la imitò il fratello e brindarono ancora. Fu il turno di Leo:

-Io invece avevo messo che speravo di riuscire a fare qualcosa di figo al locale, e direi che ci sono riuscito, da quando facciamo suonare i Tapioca abbiamo il pienone! – altro brindisi.

-Avevi messo qualcos'altro, se non sbaglio – si ricordò Giulia.

-Sì, infatti, avevo messo di voler mettere una pietra su Andrea, definitivamente – le ragazze si ricordavano bene quanto avesse sofferto con il suo ex - diciamo che ultimamente non lo sto più pensando hahah –

-Quella pietra porta i pattini per caso? – chiese Giulia e scoppiarono tutti a ridere continuando a brindare.

-Lola tocca a te –

-Io in uno avevo scritto solo "confident", perché avrei voluto provare ad essere più sicura di me...e un pochino penso di averlo fatto, ancora devo lavorarci, quindi magari lo rimetto come proposito, ma ho fatto dei progressi –

-Avoglia, qui ci vuole un brindisi doppio! – propose Leo.

-Poi avevo anche scritto questo, me ne ero quasi dimenticata – continuò Giulia fissando uno dei biglietti.

-Cosa diceva? –

- "Sebastian: o la va o la spacca", mi ero ripromessa di parlargli dopo lo spettacolo di fine anno, poi lui è partito per lo stage e ho rinunciato – disse Giulia – sembra passata una vita da quel momento –

-Soprattutto è passato un riccio nel mezzo – le disse Leo facendole ridere, Giulia si coprì il viso con le mani.

-Sono proprio cotta! –

-Non ce ne eravamo accorti, qui triplo brindisi - Continuarono a bere e ridere per tutta la sera.

Il giorno dopo Giulia si svegliò con i dolori del ciclo e un mal di testa micidiale per i festeggiamenti della sera prima. Si rimise a letto dopo aver salutato Kika, ad un certo punto le sembrò di sentire il citofono, lo ignorò un attimo, ma poi lo risentì e decise di alzarsi, era Sangio.

-Ehi, mi inviti a pranzo e poi non mi apri? – disse lui ridendo, poi vedendo che la ragazza era bianca in volto si preoccupò – ma stai male? –

-Mmm, dolori da ciclo, scusami non mi ero nemmeno accorta di che ore si fossero fatte, non sono di molta compagnia oggi, mi dispiace non averti avvisato, se vuoi tornare a casa non c'è problema... –

-Ma pensi davvero che me ne andrei, soprattutto ora che vedo che non ti reggi in piedi? – le chiese lui dandole un tenero bacio sulla fronte – andiamo torna a letto –

In punta di piediWhere stories live. Discover now