Capitolo 13

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Sangio dopo aver parlato con la sorella aveva avuto uno dei suoi attacchi, per fortuna era stato molto più leggero degli altri, aveva passato un po' di tempo a contorcersi le mani con nervosismo, poi aveva messo su la sua musica preferita e piano piano si era calmato. Non riusciva a razionalizzare quelle sensazioni che si erano impadronite di lui, ma capiva da solo che fosse una reazione esagerata. Provò ad accantonare il pensiero, sicuramente c'era un motivo se Giulia non gli aveva raccontato di quel ragazzo, magari non era niente di importante.

Quella stessa sera Giulia stava per andare a dormire, ma vide un messaggio di Martina.

"Giuli, mi sa che ho fatto un casino"

"che è successo?"

"hai detto qualcosa a Giò di Sebastian?"

"perché?"

"mi potrebbe essere sfuggito che era un tipo che ti piaceva, non so se l'ha presa bene"

Giulia si fece spiegare meglio tutta la conversazione che avevano avuto.

"mi dispiace veramente, quando insiste così con le domande non so come uscirne"

"tranquilla, non gli hai detto niente di male, è la verità, non ne avevo ancora parlato perché boh, non lo so nemmeno io, forse perché è una cosa vecchia ormai"

"ma infatti gli ho detto che non aveva motivo di ingelosirsi, però già che ho fatto il casino volevo avvisarti"

"tranquilla Marti, ma grazie di avermi scritto"

Giulia dopo aver parlato con l'amica cominciò a chiedersi se avrebbe dovuto scrivere subito a Sangio per provare almeno a capire di che umore fosse, ma non sapeva bene come prendere il discorso, non poteva certo immaginare quanto lo avesse innervosito, rimandò la conversazione al giorno dopo e andò a dormire.

Il giorno dopo a ricreazione andò verso la classe di Sangio, gli sembrò tranquillo, forse Martina aveva esagerato, magari era nervoso per altri motivi, quindi decise di non toccare l'argomento per il momento. Sangio d'altro canto si era ripromesso di non pensarci più, si ripeteva che non aveva motivo di essere geloso, se lei avesse avuto voglia di raccontargli qualcosa lo avrebbe fatto.

Quel pomeriggio Giulia andò in accademia con un po' di anticipo, la sua insegnante il giorno prima le aveva accennato che voleva parlargli, entrata in sala vide che con lei c'era anche Sebastian.

-Eccoti, vieni Giulietta – le disse Veronica - Allora, ho un'opportunità per te, è una cosa abbastanza grossa e la sto proponendo solo a te –

Giulia si sedette lì con loro, e la ascoltò curiosa.

-C'è la possibilità di fare un'audizione tra qualche mese per entrare a far parte di una compagnia di ballo che farà un tour in tutta Europa il prossimo anno, come accademia proponiamo una sola ballerina e abbiamo pensato a te –

Giulia fu felice di essersi seduta altrimenti sarebbe svenuta.

-Oddio Vero, sarebbe stupendo, grazie per aver pensato a me-

-Ovvio che ho pensato a te, te lo meriti, per quando inizierà il tour ti sarai diplomata sia qui che a scuola quindi sarebbe perfetto, se ti interessa possiamo parlarne meglio –

-Certo che mi interessa! – esclamò Giulia entusiasta, così la sua insegnante le raccontò che compagnia fosse e come funzionava il processo di selezione.

-Per l'audizione dovrai portare due assoli e un passo a due, per gli assoli ora possiamo parlarne e valutare, ma per il passo a due secondo me dobbiamo assolutamente usare Il Conforto, magari facciamo qualche piccola modifica, per aggiungere altre parti tecniche, ma con quel pezzo non ti dico che hai la parte in tasca, ma ecco... –

In punta di piediWhere stories live. Discover now