Capitolo 25

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Giulia il giorno dopo essersi sfogata con Sangio aveva fatto un test di gravidanza, erano andati insieme ad acquistarlo, avevano cercato di capire insieme come funzionasse e poi avevano aspettato il risultato, lui non l'aveva lasciata un attimo, era stato perfetto e lei aveva avuto l'ennesima conferma dell'importanza della comunicazione tra loro. Aveva fatto il test più per una propria tranquillità e il risultato era stato negativo, avevano tirato un profondo sospiro di sollievo, come immaginato quel ritardo era stato causato dal forte stress dell'ultimo periodo, infatti qualche giorno dopo le era tornato il ciclo finalmente.

I giorni successivi erano stati sempre più frenetici a causa della preparazione degli esami di maturità e dei vari spettacoli a cui avrebbero dovuto partecipare. Un giorno erano a casa di Sangio, di solito non avevano l'abitudine di studiare insieme, ma da quando la partenza di Giulia era stata confermata avevano cominciato a vedersi in ogni momento libero, anche se dovevano studiare, gli bastava passare del tempo insieme nella stessa stanza.

Era un afoso pomeriggio di giugno, Sangio aveva alzato gli occhi dal libro, soffermò lo sguardo su Giulia, lei era appoggiata sul letto concentrata sui suoi appunti, lui osservò il modo in cui si metteva in bocca la matita e la mordicchiava prima di sottolineare qualcosa e come corrugava la fronte quando qualcosa di quello che stava leggendo non la convinceva. Si rese conto di come, in quei mesi, avesse memorizzato molti dei suoi tic, espressioni e movimenti e il pensiero andò a quello che li aspettava, non avrebbero avuto più tutti quei momenti di quotidianità, pensò alla probabilità di perdersi i suoi nuovi tic o abitudini che poteva sviluppare e lo colse una morsa di malinconia. Lei si accorse che la stava fissando e alzò lo sguardo.

-Ti sei incantato? – gli chiese sorridendo.

-Mi fai questo effetto – rispose lui, schiarendosi la gola, lei gli sorrise ancora - vuoi un gelato? – chiese Sangio che ormai aveva perso la concentrazione.

-Magari, qualcosa di fresco sarebbe l'ideale adesso –

-Te lo porto, aspetta –

Sangio tornò con una vaschetta di gelato al cioccolato e crema, le diede un cucchiaino e iniziarono a mangiare direttamente da lì, con il caldo il gelato si sciolse subito e mangiando si impiastricciarono la bocca.

-Sei tutta sporca – disse lui.

-Anche tu se è per questo – rispose lei e gli mise un dito sopra la bocca per disegnarli due baffi di cioccolato.

-Sei carino così – disse scoppiando a ridere – potrebbe essere il tuo nuovo look - lui fece lo stesso con lei e le disegnò due baffi.

-Ecco fatto – disse lui ridendo – anche a te donano i baffi di cioccolato - lei fece una risata spensierata.

-Ma quindi la vuoi sentire la nuova canzone? – le chiese ad un certo punto.

-E me lo chiedi pure? Cosa aspettavi a farmela sentire? –

-L'abbiamo ultimata da poco, aspettavo il momento giusto, aspetta-

Sangio andò al pc e fece partire Malibù.

Giulia ascoltava sorridendo, con l'espressine concentrata che le veniva ogni volta che lui le faceva ascoltare qualcosa. Quando la canzone finì lei fece un saltino battendo le mani.

-Ma è bellissima, è molto allegra, la adoro! Non voglio ascoltare niente altro questa estate – lui si mise a ridere.

-Ti piace davvero? –

-Scherzi? La adoro, fammela risentire – così Sangio rimise la canzone mentre lei continuava a mangiare il gelato, aveva la bocca sporca e ballava per la stanza con il cucchiaino in mano, lui la guardava sorridendo, dopo un paio di ascolti lei già la cantava. Quella era davvero una visione perfetta, Sangio le scattò delle foto per immortalare quel momento.

In punta di piediWhere stories live. Discover now