Capitolo 22

9.9K 253 41
                                    

-Allora mi vuoi dire dove stiamo andando? – Giulia guardava fuori dal finestrino cercando di capire se il paesaggio intorno le fosse in qualche modo familiare, ma erano in un quartiere della città che non riconosceva.

-È una sorpresa, ma siamo quasi arrivati -

Poco dopo arrivarono in un piazzale e parcheggiarono di fronte ad un edificio di almeno cinque piani, Giulia guardò Sangio con aria interrogativa.

-È la sede della Salt – svelò lui finalmente.

-Che ci facciamo qui? –

-Dobbiamo registrare la versione che abbiamo rifatto di Maledetta Primavera, e ho pensato...ti piacerebbe assistere? – chiese sorridendo, Giulia gli rivolse uno dei suoi sorrisi più belli.

-Sarebbe un onore –

Sangio le fece strada, premurandosi di presentarla a tutte le persone che incontravano, le teneva la mano e lei lo seguiva felice, l'aveva già portata nel suo mondo, in mille modi, ma quella era un'ulteriore conferma e dopo tutto quello che avevano passato essere lì insieme era un momento importante per entrambi. Presero l'ascensore per raggiungere la sala di registrazione.

-Gli altri? –

-Arrivano tra poco, siamo venuti prima perché volevo presentarti a tutti - disse e lei lo abbracciò.

-Mi rende felice essere qui con te, davvero – lui le sorrise, le prese il viso tra le mani per baciarla. L'ascensore si fermò.

–Ecco è il nostro piano – la prese di nuovo per mano, le porte si aprirono e davanti a loro comparve Gaia, Giulia si irrigidì e gli strinse istintivamente la mano.

-Ciao Sangio – disse la ragazza con finta tranquillità, in realtà le bruciava per essere quasi stata licenziata per quella situazione, anche se le era andata bene, le avevano solo ridotto gli incarichi e le responsabilità con un'ammonizione. Lui nemmeno le rispose, uscì dall'ascensore senza guardarla, trascinandosi Giulia dietro. Arrivarono davanti la sala, ma prima di entrare Sangio si girò verso Giulia, aveva paura dei pensieri che lei potesse fare in quel momento.

-Tutto bene? –

-Sì, solo che ero talmente contenta che mi avessi portata qui che per un attimo avevo dimenticato che avremmo potuto incontrarla... – disse abbassando lo sguardo.

-Non sapevo che lavorasse ancora qui, non mi era più capitato di incrociarla, mi dispiace se ti ha rievocato brutti pensieri –

-Non fa niente, ora siamo qui, insieme –

-Non avrei potuto desiderare niente di meglio, lavorare in una vera sala di registrazione con la ragazza dei miei sogni a supportarmi – lei arrossì per quell'appellativo, ogni volta che lui si esprimeva in un modo così romantico lei si sentiva sciogliere – andiamo –

Aprirono la porta c'erano Fabio e Biagio ad accoglierli.

-Ho portato una spettatrice speciale – disse Sangio e Giulia sbucò alle sue spalle.

-Ciao Giulia, sono felice di rivederti – la salutò Fabio. Giulia ricambiò i saluti sorridente.

–Mi ha scritto Tancredi che sono un po' in ritardo – aggiunse Fabio.

-Va bene, aspettiamo – rispose Sangio, mentre Giulia si guardava intorno incuriosita.

-Vuoi scaldare un po' la voce, intanto, Sangio? Tu Giulia sai cantare? – chiese Biagio e lei scoppiò a ridere.

-Decisamente no –

-Dai fammi compagnia – le disse Sangio conducendola dietro un microfono – mettiti qui – lei si irrigidì appena vide il microfono davanti la bocca, scosse la testa come a dire che non avrebbe parlato.

In punta di piediDove le storie prendono vita. Scoprilo ora