Sangio si precipitò in bagno per vomitare, gli girava la testa, si sentiva uno schifo, ma doveva andare da Esa, si alzò dal water, si sciacquò la faccia e uscì a cercarlo. Gaia era ancora lì.
-Ti senti male? – gli chiese.
-Ma si può sapere che ti è saltato in mente? – le urlò contro infuriato.
-Hai ricambiato, comunque, non pensavo ti stesse dispiacendo – Sangio voleva urlarle di andarsene, ma sentì salire un altro conato e dovette tornare in bagno. Rimase un po' lì per cercare di calmarsi, quando riuscì a camminare senza sentirsi male andò di nuovo alla ricerca di Esa, non lo trovò, vide Deddy ed Evandro.
-Dov'è Esa? –
-Che hai fatto? Sei bianco come un lenzuolo – chiese Deddy preoccupato.
-Ho bevuto troppo, ora sto meglio, devo trovare Esa –
-Se ne è andato poco fa –
-Cazzo –
-Ma che succede? –
-Ho fatto un casino – prese il telefono e provò a chiamare l'amico, aveva il telefono spento e gli lasciò un messaggio delirante in cui gli chiedeva di non andare da Giulia.
-Devo andare da Giulia –
-Ma sono le due di notte, sei fuori di te, dove pensi di andare? –
-Devo parlarle –
-Ma si può sapere che è successo? – i ragazzi lo fecero uscire per fargli prendere un po' d'aria e farsi raccontare.
-Cazzo, brutta storia, ma vabbè eri ubriaco, non ti rendevi conto –
-Lo so, ma devo parlarle io prima che lo faccia Esa –
-Non lo farebbe dai, non è così stronzo –
-Non lo so, non ci sto capendo niente, devo andare da lei –
-Se il padre ti trova a fare Romeo ubriaco alle due di notte sotto casa sua è la volta che ti mena davvero – disse Evandro – le parli domani, calmati un attimo –
-Ma poi guarda in che condizioni sei, hai la maglia imbrattata -
-No, devo andare – Sangio sentiva le mani che gli sudavano, gli scattò il suo solito tic.
-Aspetta, facciamo così, andiamo al locale da Leo, magari stanno ancora lì, ma se non ci sono vieni a dormire da me, ti calmi e domani le vai a parlare, ok? – propose Deddy che aveva capito che non lo avrebbe dissuaso facilmente. Arrivarono al locale, stavano chiudendo e il barista di turno gli disse che Leo e gli altri erano andati via da almeno un'ora, così Deddy convinse Sangio ad andare a riposare. Il ragazzo accettò, ma non chiuse occhio per tutta la notte, controllava l'orologio ogni cinque minuti, alle sei del mattino ormai aveva smaltito la sbornia, si alzò e andò verso casa di Giulia. Parcheggiò sotto casa della ragazza, voleva aspettare che si facesse un'ora decente per suonare e andare da lei.
Giulia quella domenica si svegliò particolarmente riposata e di buon umore, aveva passato una serata divertente con i suoi amici, controllò il telefono per vedere se Sangio le avesse scritto quando era tornato, ma non trovò nulla così gli scrisse per dargli il buongiorno. Andò a fare colazione canticchiando, poco dopo sentì il citofono e si trovò proprio il ragazzo lì davanti, fu felice di vederlo, non le piaceva come si erano salutati al telefono la sera prima, notò che aveva una brutta cera e pensò che avessero fatto molto tardi la sera prima.
-Ciao, ti ho scritto un attimo fa – le disse sorridendogli, si avvicinò per baciarlo, lui le diede un bacio a stampo, la guardava in modo strano.
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In punta di piedi
RomanceUna storia su Giulia e Sangiovanni ambientata fuori dal contesto di Amici. Liberamente ispirata alle vicende del talent è frutto della mia immaginazione.