Cαριƚσʅσ 30

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Jisoo sentì una melodia che si faceva via via sempre più forte.
Non capì subito di cosa si trattasse, persa nel suo dormiveglia.
Era in camera sua, nel suo letto e a stento ricordava di come ci fosse arrivata.
Poi sentì la voce di Taehyung, accanto a lei, ancora impastata dal sonno:

«Pronto?»

Si girò verso di lui.
Stava rispondendo al telefono, il braccio destro alzato per tenere il cellulare vicino all'orecchio, gli occhi ancora chiusi e una smorfia sul viso. Era ancora molto assonnato.
Jisoo fece caso all'orario sulla radiosveglia poggiata sopra il comodino: erano appena le 6:00 di mattina.
Pian piano, vide i suoi occhi aprirsi e poi sbarrarsi in un istante.

«Davvero? Arrivo subito!», disse, chiudendo la chiamata e girandosi verso di lei con un sorriso a trecentosessanta gradi.

«È nato!»

Jisoo rimase sorpresa e ci mise almeno dieci secondi a collegare quelle parole.
Irene doveva aver partorito.
Senza che lei potesse dire niente, Taehyung le si avvicinò alle labbra, baciandola dolcemente.
Jisoo sentì come un'energia diversa in lui, era eccitatissimo e felice.
Si staccarono e gli disse:

«Che bella notizia! Come stanno? Tutto bene?»

«Credo di sì, ma devo raggiungerli in ospedale. Jin papà, non ci posso ancora credere!»

Si alzò velocemente dal letto.
Era in boxer e infilò subito la t-shirt della sera precedente.
Ripassò dalla parte del letto di Jisoo, le diede un bacio sulla fronte e le sussurrò:

«Vado in bagno a prepararmi»

Jisoo restò a letto, aveva ancora un'ora prima che suonasse la sveglia per andare al lavoro e sperava di riuscire a riaddormentarsi.
Ma si sbagliava, infatti, mentre
Taehyung era sotto la doccia, decise di alzarsi e tentare di preparare qualcosa per colazione.
Si mise in piedi e sentì un enorme cerchio alla testa.

"Dovevo ricordarmi che non reggo l'alcol", si maledisse da sola.

Aveva bisogno di mangiare assolutamente qualcosa per prendere un'aspirina.
Preparò il caffè e tirò fuori dal frigo dello yogurt e della frutta.
Taehyung uscì dal bagno fischiettando, con solo un asciugamano in vita.
Doveva ammettere che di prima mattina era una bella visione per iniziare la giornata.
Taehyung ricomparve dopo poco, indossando i vestiti del giorno prima.

«Fai colazione?», gli chiese lei.

«Prendo un caffè al volo», disse lui sorridendo.

Era felice come non lo aveva mai visto e non poté fare a meno di apprezzare quella sua purezza e genuinità.
Bevve il caffè di fretta, posò la tazzina, indossò il berretto e afferrò le chiavi della macchina.

«Vado! Ti chiamo dopo...», le disse, avvicinandosi a lei e dandole un bacio rapido sulle labbra.

Jisoo gli sorrise e lo vide uscire.
Stava affondando il cucchiaino sul suo yogurt bianco, quando, a un tratto, sentì il campanello suonare.
Doveva essere lui, sicuramente aveva dimenticato qualcosa.
Aprì la porta e lo trovò lì davanti che la guardava sorridendo.

«Vieni con me», le disse.

«Con te? In ospedale? Tae non...»,
balbettò colta di sorpresa.

𝑨𝒏𝒐𝒕𝒉𝒆𝒓 𝒍𝒐𝒗𝒆 (𝐕𝐬𝐨𝐨)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora