2 Capitolo

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Sono appena atterrata, e sto aspettando il mio bagaglio con impazienza non vedo l'ora di rivedere il mio adorato nonno.

"nonno" lo chiamo con le lacrime agli occhi
"piccola mia" mi dice lui commosso, ci guardiamo per un secondo per poi stringerci in un abbraccio spacca ossa.

"finalmente sei qui kessy come stai?"

"adesso bene nonno e tu? La nonna?"

"tua nonna non vede l'ora di vederti, e di abbracciarti, ti sta preparando un pranzetto con i fiocchi"
"la solita esagerata" dico sorridendo.

Il nonno mi guarda serio "ora che ti vede ti metterà all ingrasso, piccola mia sei dimagrita così tanto, cosa ti ha fatto quella megera?"

"nonno non ne voglio parlare, non ancora almeno" a un tratto le mie scarpe consumate sono diventate interessanti.

"voglio solo godermi il mio ritorno, e riabbraccuare la nonna e magari viki"

Ricordo ancora quando gli ho chiamati tra le lacrime, per dirgli che c'ero ancora ed ero viva,e che volevo tornare a casa.

"certo tesoro"

Appena entrati in macchina mi informa che aveva già provveduto all iscrizione a scuola e a comprare i miei libri e che avrei iniziato le lezioni il lunedì.

E io non vedo l'ora di ricominciare a studiare e di riprendere la mia vita in mano... Almeno di provarci.

Appena arrivati nel piazzale di casa, non posso credere ai mie occhi e rimasto tutto uguale,come se fosse stato fermo nel tempo.
Faccio un grosso respiro e scendo dalla macchina per correre  più velocemente possibile tra le braccia di mia nonna.

"nonna" l'abbraccio, non riuscendo a fermare le mie lacrime
"Mia piccola stella piccola" mi dice lei accarezzandomi tra i singhiozzi, si unisce all abbraccio anche mio nonno stritolandoci entrambe e io mi sento finalmente a casa

La mia camera è come la ricordavo, ampia con il mio letto da una piazza e mezzo, le lenzuola rosse il piumone bianco il grande specchio e la cabina armadio, e tutto come lo lasciato come se il tempo non fosse mai passato.

Mi butto sul letto, finalmente felice.

Dopo poco ho finito di sistemare i pochi vestiti che possiedo e sento bussare piano alla porta e il viso di mia nonna fa capolino.

"Kessy tesoro e pronto il pranzo"
Mi dice.

"Grazie nonna" lei si avvicina e mi fa una dolce carezza.

"Non sai quanto io sia felice di riaverti qui" mi dice poggiando le sue labbra sulla mia fronte.

Dopo aver finito di pranzare chiedo hai miei nonni se posso andare a fare una passeggiata e magari se posso andare a salutare Viki , loro acconsentono e corro di sopra a cambiarmi e a lavarmi.

Stefan
Sono uscito con i ragazzi siamo al chiosco del parco a bere qualcosa.

"Stefan sei fottuto domani ritorni a scuola con noi"di prendono in giro

"dai ragazzi non fatemela passare se non fosse per quella rompi di Viki"
Loro se la ridono sti stronzi.

"ste approposito tua sorella quando compie diciotto anni?" mi chiede Logan

"tra un mese perché?
“credo che lei sia la mia compagna"
Sputo tutto ciò che stavo bevendo.

"CHE COSA???" quasi urlo

"ehi mica lo scelto io, anche se... E proprio bella ha un culo che parla da solo" gli do uno scapelotto

"oh parli di mia sorella ricordatelo, devi comportarti bene se no ti uccido"

"chi si deve comportare bene?" dice una voce stridula

Ho già mal di testa...

Ed ecco Amber con il suo metro e settanta di bellezza, bionda occhi chiari lo stereotipo di bella ragazza, solo se non fosse così stronza e in cerca di popolarità sempre accompagnata delle oche delle sue amiche anche loro belle per carità mah... . Di quella bellezza vuota.

Oggi stranamente ha al suo sequito sola la cugina Sussan forse l'unica che ha un po' di cervello.

"dove hai lasciato le altre ?" chiede Marcus .

"sono in giro se vuoi te le chiamo" risponde lei sedendosi sulle mie gambe

"ciao amore"
"guarda che ci sono le sedie" gli faccio notare.

Lei mi si avvicina e mi sussurra all orecchio "si ma tu sei più comodo, e poi hai qualcosa che io voglio" e fa scivolare la sua mano sul rigonfiamento dei miei pantaloni... 

I ragazzi si guardano in faccia e poi si alzano dicendomi " noi ce ne andiamo divertitevi"

beh come faccio a rifiutare un divertimento del genere mi alzo e la trascino al solito posto

IO E Il Mio ALPHA Where stories live. Discover now