capitolo 33

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Ci guardiamo, per quelli che sembrano ore ma in realtà sono solo minuti o secondi e io non credo hai miei occhi.

Lo immaginata così tante volte....


"sei tu? Sei veramente tu"

Stefan mi guarda, con i suoi occhi neri.
Non è cambiato per nulla, non e invecchiato, non e mutato e rimasto bellissimo come lo ricordavo.

Quella bellezza che ha la capacità di farti sentire in paradiso e all' inferno due minuti dopo.

Non credevo che proprio lui sarebbe stata la prima persona che avrei rivisto.

E Continuo a fissarlo, mentre lui piano si avvicina, ma così lentamente che sembra non voglia spaventarmi.

"Ti ho cercata così tanto, così allungo... Ti prego non dirmi che sto sognando kessy sei tu?"

Come? Lui mi ha cercata? E quando? Mi domando mentre la rabbia riaffiora.. quando stava nel letto di un altra? infondo non ero nulla per lui se no non avrebbe baciato Amber davanti a me tante volte e non ci sarebbe andato a letto pochi giorni dopo il mio rapimento.

Ma i suoi occhi sembrano leggermi dentro, sembra che percepisca i miei pensieri, e quindi ferma la sua avanzata.

"Ti sorprende vero, come quello stronzo che ha baciato una davanti agli occhi della sua compagna possa aver passato due anni, due fottuti anni a cercarti, kessy sono cambiato, so che non sta a me dirlo, ma da quando sei sparita, sei diventata la mia ossessione non ho smesso un attimo di cercarti ho rinunciato a tutto per te, avrei messo in pericolo il mio branco che non fosse stato per mio padre, e dopo questa sera avevo deciso di passare il confine non dire di nulla a nessuno, consegnandomi hai vampiri pur di vederti un ultima volta.
Perché ero certo che tu eri viva e speravo che ti trovassi al di là del velo"

Alla fine decido di interrompere il suo monologo.

"Eri così preoccupato per me?"
Lo chiedo quasi deridendolo.

"Si lo ero, e così bello risentire la tua voce" dice facendo qualche passo verso di me.

Ma come lui avanza, io retrocedo.

"Perché ti allontani, sai che non ti farei del male"

"Stefan eri così preoccupato da scoparti la tua amica due giorni dopo la mia scomparsa?"
Non urlo, parlo in maniera fredda e distaccata non voglio che sappia quando ho sofferto a causa sua, non se le merita le mie lacrime, non voglio che sappia delle notti insonne mentre lo chiamavo, nella speranza che mi salvasse.

E lo vedo sbiancare

"Come.."

"Come faccio a saperlo? Beh mi sono goduta la scena, vedere te e lei è stato il chiaro segnale che compagna o no di me non te ne fregava nulla"

"No, non puoi dire così, ti posso spiegare"

"Certo,spiegami perché ci sei andato a letto dopo aver baciato me! ma non è detto che io voglia sentirle o che voglia perdonarti"

"Kessy ti prego, ho passato così tanto tempo a sentirmi in colpa, così incolpa da logorai l'anima.
Non ho toccato più nessuno da quella ultima volta con Amber , ho capito che testa di cazzo io fossi, ho capito quanto ti ho fatta soffrire.
Non so come tu abbia fatto a vedermi, non so come tu abbia fatto ad essere qui ma finalmente ,se qui con me e non voglio più lasciarti andare, ti prego credimi questa ultima volta "

E non mi ero neanche accorta che si fosse avvicinato così tanto, non mi ero resa conto della vicinanza dei suo occhi fino a quando non ha portato una sua mano sulla mia guancia e ho risentito il suo calore.
Mi godo quel calore  per un attimo chiudendo gli occhi e quando li riapro, mi scostò dal suo tocco e mi allontano.

IO E Il Mio ALPHA Where stories live. Discover now