capitolo 30

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buio...
Buio...
Niente altro che buoio.

Mi sveglio e mi addormento nell' oscurità, non riesco a muovermi sento solo voci sensazioni mani che mi toccano.

Vorrei urlare. Vorrei piangere ma credo di non riuscire a fare neanche quest' ultima.

Il panico....
Il terrore....
La preoccupazione....

Sono questi i sentimenti che mi hanno travolto quando mi sono svegliata in una camera non mia.

In una camera buia, senza finestra con una tenue luce soffusa data da una bonjour posta su un comò poco lontana da me, in questa camera che anche un camino spento, sembra tutto opacizzato e come se avessi una patina sugli occhi e vedessi tutto sfocato.

"Ti sei svegliata finalmente!"

Occhi viola...
Mi ritiro in un angolo del letto abbracciando le mie ginocchia.

"Cosa vuoi da me? Perché sono qui chi sei?"

"Hanno provato a nasconderti da me, hanno provato si! Ma io ti ho ritrovato e rimarrai qui per sempre"

Pianto, pioggia lacrime non so se sia il tempo o solo la mia disperazione, in realtà non so nemmeno che tempo faccia fuori, perché qui non ho finestre ma so che rispecchia il mio animo.

Sono passati due anni, da quando mi sono svegliata nel letto di Elia.

Due anni che vivo con lui.

All'inizio è stato difficile ,volevo tornare dai miei nonni , in realtà voglio ancora tornare da loro e spero che stiano bene.

Ho tentato di scappare molte volte, ma ogni volta lui mi ha ripreso e riportato nel suo castello e ogni volta venivo punita per la mia stupidità.

La prima volta mi ha tenuto senza cibo per tre giorni, ma non è riuscito a domare il mio spirito.

La seconda volta il cibo e mancato per una settimana.

La terza volta si è stancato e mi ha picchiato... Ricordo ancora mentre mi strattonava per i capelli e mi urlava contro che ero sua e che non mi avrebbe lasciata scappare, che aveva combattuto per avermi.

La quarta volta mi ha fatto perdere ogni speranza...

Si perché io una speranza l'avevo, e la riponevo nei miei amici e non sarei dovuta essere più in errore di cosi.

Quella volta dopo che mi aveva urlato contro per l'ennesima volta che non mi avrebbe lasciato andare, mi ha rinchiuso in una stanza che come unico arredo aveva uno specchio gigante.

E proprio attraverso esso ho visto le immagini dei miei nonni ridevano in cucina felici, con Maik e Viki seduti intorno al tavolo mentre si dividevano una torta.

"Hai visto tesoro, ti hanno già dimenticata, hanno fatto a meno di te una prima volta, e non e stato difficile farlo una seconda" queste sono state le sue parole crudele perché Elia e uno stronzo sadico...

"No, non e vero" ero convinta delle mie parole

" Ah no non mi credi? Allora continua a guardare, che il bello deve ancora venire, guarda cosa sta facendo il tuo compagno, non ti sta cercando, non si sta preoccupando per la sua compagna...no si sta scopando la sua amichetta come se non ci fosse un domani. "
E qui tutto l'immagine e cambiata.

mostrandomi una camera con pareti bianche ma mobili neri, un letto con le lenzuola nere che sembra vuota se non fosse che, ad un tratto una ragazza viene lanciata sul letto e i miei occhi si spalancano quando la riconosco.

Amber.

"Goditi lo spettacolo pulce"
mi dice quasi dolcemente Elia mentre si chiude la porta alle spalle.

Ma io lo sento appena, concentrata come ero a vedere Amber con addosso solo un asciugamano mentre i suoi occhi sono puntati sui magnifico corpo di Stefan.

Lui si avvicina a lei, sovrastandola mentre gli bacia il collo e ho sentito il respiro di lei accelerare.

O forse era il mio che accelerava?
Mi ero seduta per terra mentre le lacrime mi scendovano sulle guance.

Ho la conferma che Non sono mai stata nulla per lui.

Si era già consolato con un altra, noi non eravamo veri compagni se no mi avrebbe fatto questo, non dopo il nostro bacio.

Anche se L'aveva gia baciata davanti a me... Ma ricordo il male che ho provato a vedere quelle immagini, lo stesso male che provo ora a ripensarci. Conficcò di nuovo le unghie nel miei palmi proprio come ho fatto allora

Poi non so perché...
forse il mio cervello per liberarsi dal dolore, ho forse perché in realtà io sono una masochista mi ero imaginata al suo posto... Mi immaginavo di essere al posto di Amber che quelle mani erano sul mio corpo, immagino quei baci sul mio collo.

E guardare Stefan e quello che sa fare con il suo corpo, quanta passione ci mette nel fare trovare piacere alla donna che ha lì accanto mi fa incredibilmente eccitare perché pensovo di essere io a ricevere tutto ciò.

Volevo le sue mani sul mi seno ,volevo la sua lingua sui miei capezzoli e poi volevo le sue mani tra le mie gambe proprio come stava facendo con lei in quel momento.
Vedere Amber inarcare la schiena e in contemporanea lo faccio io.

Vedere Stefan entrare dentro di lei e dare quelle forti scoccare.

Ma qui la mia fantasia finisce, perché non posso sopportare di vedere lei al mio posto.
La vedo li a quattro zampe sul letto mentre lui da dietro la prende per i fianchi e la vedo urlare di piacere il suo nome.
Poi in ginocchio mentre lo prende in bocca ma questo è troppo per me .

Poi tutto diventa più un incubo, quando sento le sue parole
"Cazzo Amber "

E ricordo che la spinta via, e i suoi occhi diventare rossi per la rabbia.

E credo che quello fu istante in cui il mio cuore si e definitivamente rotto, non ha metà ma in milioni di pezzi impossibili da rimarginare.

Quando senti quelle parole.
Quando lo senti chiamare lei e non me li ho capito che non importava a nessuno di me.

E ho urlato, urlato così tanto che forse anche il cielo su di me si era spaventato.

Come o potuto essere cosi stupida illudermi, come ho potuto credere che Viki e Maik mi volessero bene quando se la ridono con i miei nonni.
Come o potuto credere che stesse nascendo un sentimento tra me e Stefan quando lui è stato stronzo con me fino dall' inizio.

Ho il cuore tuttora in pezzi ma non mi sono arresa.

Voglio andare via da questo posto.
E in quel momento ho capito che l'unico modo era stare al gioco di Elia.
Mi hanno ingannata, ma ho imparato la lezione ingannerò io lui per salvare me stessa.

IO E Il Mio ALPHA Where stories live. Discover now