capitolo 43

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Dopo la cena ho dato una mano alla mia amica a sparecchiare mentre i ragazzi erano in giardino a discutere della questione delle ricerche.

Sia io che viki dopo essere state aggiornate siamo entrate in una fare di silenzio dove ogni una, era in mersa nei propri pensieri.

Si sono uniti anche Marcus e Moroe alla discussione, che hanno bussato alla porta presentandosi a casa dopo cena.

Appena finito le faccende viki si e  rinchiusa in camera con i suoi bambini e io sono andata in camera mia.

Rimango un po' a fissare la luna davanti alla finestra e a guardare la foresta immersa nella oscurità, e non so quando tempo passa prima che decida di andare a letto, ma il sonno non mi vuole proprio venire a trovare.

Mi giro e rigiro nella coperte senza pace, in uno stato di angoscia e preoccupazione.

Mi fermo solo quando la porta di camera si apre e il profumo di Stefan mi avvolge, e li serrò gli occhi facendo finta di dormire, mentre sento i vestiti cadere, le coperte alzarsi un lato del letto abbassarsi, e un braccio cingermi la vita per attirarmi più vicino a lui, per essere avvolta nel calore del suo corpo.

"Sei una pessima attrice, so che sei sveglia" mi sussurra all' orecchio facendomi venire i brividi.

Io mi giro verso di lui e punto i miei occhi si di lui, incastrando mi tra le sue iridi rimanendo in silenzio finché non so con quale coraggio mi metto a cavalcioni su di lui tenendoli le mani all' altezza della testa incastrate con le mie, mentre i miei capelli ci circondono nascondendoci, ancora di più rispetto all intimità della nostra camera.

"E così che ci si sente ad essere la tua compagna?" Gli chiedo
"L'ansia che ti assale per la preoccupazione che non torniate a casa? La paura che il branco venga attaccato e non essere in grado di proteggere nessuno? Il...il.. timore che tu non torni da me?"

"Shhhh ehi ehi..."

I singhiozzi arrivano, e le lacrime cadono.

Stefan si mette seduto nel letto stringendomi in un abbraccio.

"Mi dispiace ch  tu ti senta così ma pultroppo si... e così che ci si sente ad essere una luna, con un branco sotto attacco. Ma ci sono anche tanti lati positivi... E de così che ci si sente ad essere la mia compagna, ma spero che ci siano lati positivi anche in questo"

Mi dice sorridendo e io ricambio.

"Kessy, io ti amo! So che e presto che sono stato uno stronzo che per te e difficile ma io ti amo, così tanto che spesso fa male! Ma una promessa te la faccio.... Io tornerò da te!
Sono solo due giorni di perlustrazione, e tornerò da te!
E quando tornerò ti donerò il mio marchio, non per confermare il fatto che tu sia la mia compagna, ma solo perché questo ti renderà più forte! Perche in caso di attacco non ti bastano le capacità del combattimento, ma ci vorranno forza velocità e capacità di guarigione...."

Lo guardo facendo si con la testa.

"ma ora ora voglio solo baciarti". Riprende lui.

E mi beo delle sue labbra, della sua lingua, mi beo del suo tocco su di me.

Gli metto le mani nei capelli facendolo ringhiare sul mio collo mentre un gemito mi esce sommesso.

Presa da uno strano senso di euforia e eccitazione, gli tiro di più i capelli facendogli alzare la testa per baciargli e leccargli il collo.

Mentre con l'altra mano gli grafico la schiena.

E lui ringhia di nuovo.

Faccio pressione con le mani sul suo petto per farlo stendere di nuovo sul letto, per  continuare a baciarlo, e quando mi stacco lui mi guarda sorpreso dal mio attacco.

Ma non dice nulla, perche sa che se solo parlasse la magia che mi ha resa così audace sparirà per trasformarsi in imbarazzo.

Faccio scorrere le mie mani sul suo petto, sentendo la sua erezione aumentare sotto di me.

E io non posso fare a meno di muovermi sopra di essa, generando dei sospiri di piacere che secondo dalla bocca di Stefan.

Quando la mia mano arriva alla v sotto il suo ombelico, non so più cosa fare e Stefan se ne accorge.

Apre i suoi occhi guardandomi.

"Puoi fare di me ciò che vuoi... sono tuo"

Mi dice mettendo la mia mano sul suo rigonfiamento.

E così grande che non riesco neanche a coprirlo con ma mano.

Ma poi la curiosità a la meglio scivolo con il bacino sulle sue gambe e noto la punta del suo pene uscire dai suoi boxer

E li tiro giù.
Liberandolo...

Stefan emette quasi un respiro di sollievo per averlo salvato da quella restrizione.

E la mia curiosità a la meglio, lo tocco e morbido e duro allo stesso tempo, lo faccio tintellare e lui ritorna dritto come prima, e sorrido di quel gioco stupido, mentre guardo il suo pene sempre più curiosa.

Poi metto un dito sulla punta sfiorandolo piano e Stefan sospira chiamando il mio nome.

"Continua ti prego."

Sentirlo pregare, e godere mi fa sentire potente

E così faccio lo avvolgo nella mia mano mettendo un po' di pressione mentre inizio ad andare su e giù

"Cazzo si..." Dice Stefan.

E io amo la sensazione di potere che sembra abbia in questo momento.

Continuo a muovere la mia mano finche, non mi piego per baciare la cappella proprio come ha fatto lui nella foresta con il mio punto sensibile.

E lui emette in gemito talmente forte, che fa aumentare la mia fiducia.

Gli lecco la punta,per poi metterla in bocca e mi aiuto con la mano mentre lo lecco e lo succhio.

La sua mano si posiziona sulla mia testa. Mentre mi guida nei movimenti e mi fa aumentare di velocità.

"Si così... Cazzo"

Mentre faccio rotare la mia lingua su di lui, inizio a sentire il sapore del suo seme.

"Sto per venire! Se... Se non vuoi"

Ma io continuo succhiando di più.
Finché lui non splode della mia bocca.

E io mi alzo guardandolo negli occhi e mi asciugo un lato della bocca, con la mano.

"Cazzo sei assolutamente perfetta" mi dice Stefan quando mi prende per le braccia e mi butta sul letto mettendosi sopra di me.

"Ora tocca a me farti impazzire. "

Quando apro gli occhi sono sola.
Sposto la testa sul suo cuscino, per annusare il suo profumo e le lacrime iniziano a scendere.

Non mi ha salutato.

Ma poi la frustazione e la rabbia hanno la meglio e scaraventò quel cuscino sul muro e finisco per colpire una lampada sul comò che cade.

Mi alzo a vedere se ho fatto danni, ma per fortuna non si e rotto nulla, metto apposto e poi lo noto, un biglietto.

Lo prendo, mi siedo e lo apro con mani tremanti.

Kessy,
Sono partito senza salutarti, e avendo imparato a conoscerti almeno un po' so che questa cosa ti ha fatto arrabbiare.
E spero che sia vero, che tu lo sia! Come spero che questa rabbia tu la usi per i tuoi allenamenti.
Voglio saperti forte e protetta, così da essere pronta a farmi il culo quando tornerò a casa, perché stanne certa che tornerò perche l'unica cosa che voglio e stare con te!
Ti amo mia compagna

 

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⏰ Недавно обновлено: Jul 26, 2023 ⏰

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