capitolo 35

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Arriviamo davanti a una deliziosa casetta, con un enorme giardino pieno di lanterne colorare, in un angolo ci sono  uno scivolo e un altalena e una buca con la sabbia.

Continuiamo a camminare e inizio a sentire un lieve vociare, e mi fermo di botto e Stefan si blocca con me.

"Non preoccuparti, andrà tutto bene!"

E de così che voltiamo l'angolo, e non credo hai miei occhi.

Sotto le lanterne, ci sono dei tavoli con delle panche e li seduti ci sono Logan Marcus Monroe che chiacchierano animatamente che si raccontano aneddoti.

E vicino a loro c'è Angela la mamma di viki e Stefan e un uomo che assomiglia incredibilmente al ragazzo affianco a me anche se almeno trenta anni piu vecchio.

Poi la porta di apre con la mia amica che varca la soglia con un vassoio in mano.

"Ehi qualcuno di voi mi dà una mano?"

"Si amore" corre Logan.

"Io vorrei sapere dove finito mio fratello!"
Si lamenta la mia amica.

E Logan gira il viso nella nostra direzione mentre viki li porge il vassoio, e anche a distanza si possono notare i suoi occhi sgranati.

"Ehi Logan ti muovi!" Lo istiga Viki che poi in automatico si gira per vedere cosa guarda il suo mate e fa cadere tutto a terra.

E da questo al ritrovarmela davanti mentre mi abbraccia e tuttuno.

E io la stringo mentre piange disperata, e delle lacrime escono anche a me.

"Sei... Sei tornata" e de così che ci ritroviamo a terra in ginocchio mentre ci stringiamo a vicenda.

"Non farlo mai più, non sparire mai più, promettilo! Anzi giuralo non farlo mai più"

"Te lo prometto!"

Apro gli occhi e mi ritrovo in un letto che non è mio, e il panico mi assale dinuovo, ma poi sento una presenza vicino a me e mi rendo conto che avvolta dalle coperte come fosse in lombrico nel suo bozzolo c'è la mia amica.

"Non la svegliare!"
Mi dice Logan che e magicamente comparso davanti alla porta.

"Dovete smetterla di essere così maledettamente veloci"

Lui in tutta risposta mi sorride.

"Ti ho messo dei vestiti di Viki sulla sedia se vuoi farti una doccia, il bagno e di la."

"Ok... Grazie"

"Cassandra"

Torno a guardarlo.

"Fatti una doccia perché puzzi di vampiro, e il padre di Stefan ti vorrà parlare e avere quell' odore addosso non è di aiuto per nessuno"

E dicendo questo se ne va.

Appena finisco la mia doccia mi vesto e appena uscita dal bagno, sulla porta mi ritrovo Stefan.

"Ciao"

"Ciao"

Rispondo titubante.

"Ti va di parlare?"

"Qui?"

"Forse qui non è il luogo adatto, vieni in camera mia" lui accorgendosi del mio tentennamento mi afferra per un polso e mi trascina.

"Fermo...cavolo fermo" alla fine mi  scoccio e provo a fargli lo sgambetto per farlo cadere per poi fargli un altra mossa ma la mia tecnica non funziona, anzi lui ribalta la situazione e usa la mia forza contro di me per farmi ritrovare dentro la sua camera contro la porta che ha richiuso con un tonfo.

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