23.

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Veniamo svegliati dalla luce che entra dalle finestre, e che invade la nostra stanza. Tiro le tende e lascio che il profumo del mare entri e riempia l'aria.

Sveglio Charles con qualche bacio sulla guancia, e di tutta risposta mi prende per un braccio e mi trascina di nuovo nel letto. Rimaniamo in questa fase dormiveglia per una buona mezz'ora, finché decidiamo di alzarci e di andare a fare colazione.
Indosso un paio di pantaloni leggeri e morbidi, e una maglietta abbastanza corta, in quanto il caldo si sta facendo sentire.

Ci sediamo in un tavolo che si affaccia sulla piscina e ci godiamo il cibo eccellente dell'hotel.
<<Questa mattina cosa facciamo?>>, mi chiede, bevendo l'ultimo sorso della spremuta d'arancia.

<<Non saprei, però l'opzione camminata non rientra nella lista. Ho le gambe distrutte>>, mi lamento, mentre lui si diverte a ridere di me.

<<Allora siccome la signorina non vuole camminare, che ne pensa di un tuffo in piscina?>>, mi domanda, indicandola.

<<Potrebbe essere una valida alternativa>>, affermo.
Terminiamo la nostra colazione e ci mettiamo il costume, prima di scendere e scegliere due lettini.

Charles si butta immediatamente, mentre io opto per prendere un po' di sole, in quanto non fa ancora troppo caldo.
<<Dai! Entra anche tu!>>, mi implora, cercando di farmi cambiare idea.

<<L'acqua è fredda, entro più tardi>> gli rispondo, mentre ritraggo di scatto il mio piede dopo aver sentito la temperatura polare della piscina.

<<L'acqua è fredda, e mi bagno i capelli, e bla bla bla>>, mi imita, facendomi la linguaccia. Per dispetto gli tiro dell'acqua addosso, ma non abbastanza forte perché lo raggiunga.

<<Dai, dammi una mano ad uscire>>, mi domanda, propendendo le sue mani verso di me.
Non appena gliele prendo, sento tirare dalla sua parte, e in men che non si dica, mi ritrovo completamente sotto acqua. Riesco a trattenere il respiro in tempo, e quando riemergo dall'acqua resto per qualche istante immobilizzata dal freddo.
Sono certa di avere i ghiaccioli che mi pendono dal naso.

Mentre cerco di scongelarmi, sento la risata fragorosa di Charles. Si diverte così tanto a farmi i dispetti che ha le lacrime agli occhi.

<<Sei un maledetto>>, urlo, tirandogli tutta l'acqua della piscina addosso, centrandolo, almeno  questa volta.

<<Preparati perché sarò il fidanzato più dispettoso di tutti>>, mi risponde, nuotando verso di me.

<<Mi farai andare fuori di testa>>, gli dico, rendendomi conto che sarà così effettivamente. Ci scambiamo qualche bacio e giochiamo in acqua, come dei bambini, prima di andarci a sdraiare sul lettino.

Ecco perché mi piace il nostro rapporto. Sappiamo divertirci con una spontaneità impressionante. Alcuni direbbero che siamo infantili, però se c'è da essere seri lo siamo, e anche le litigate non mancano. Cerchiamo sempre di cogliere ogni occasione per stare insieme, e trascorrere al meglio possibile le nostre vite.

Nel primo pomeriggio rientriamo in camera e facciamo le valigie. Purtroppo è arrivato il momento di lasciare questo paradiso terrestre, per tornare a casa. Riprendiamo la barca che ci ha portato fin qui, e raggiungiamo l'aeroporto.

Durante il volo Charles si addormenta praticamente subito, accompagnato dalla sua musica. Io invece mi godo il paesaggio che si vede, e guardando il mio anulare ripenso alla serata di ieri sera. Non realizzo ancora ciò che è successo, perché mi sembra ancora impossibile. Sembrava l'altro giorno che ci siamo conosciuti, e invece sono passati ben 3 anni.

Il sole si riflette sull'anello che porto al dito, emanando dei bellissimi raggi colorati. Lo guardo per qualche istante, avvicinandolo ai miei occhi per poterlo osservare in tutti i suoi dettagli.
Il mio pensiero va subito a Charles, che dorme a fianco a me. Guardo la sua espressione rilassata e penso a quanto mi stia facendo felice.

Amore o velocità? || Lando NorrisWhere stories live. Discover now