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Giunge al termine anche la terza sessione di prove libere, che si è conclusa in modo impeccabile.

Una volta scesa dalla macchina, saluto momentaneamente i meccanici e i tecnici prima di scappare in pausa pranzo, che è già iniziata da un quarto d'ora abbondante.

È da quando sono uscita dai box che non riesco a pensare ad altro che alle qualifiche di oggi pomeriggio.
Il tempo sembra essersi fermato, e i minuti sembrano diventate ore tanta è l'ansia che sta percorrendo il mio corpo in questo momento. Tento di tenermi occupata in tutti i modi possibili, ascoltando musica, parlando con Charles, con la mia manager, ma niente sembra aiutarmi a tranquillizzarmi, come lo facevano gli scherzi e le battute di Lando che ci scambiavamo prima di entrare in pista.

Non fraintendetemi. Adoro passare il tempo con Charles, ogni minuto con lui è sempre unico, ma in questo momento lui è agitato il doppio di me, e la cosa non aiuta nessuno dei due. Angelica non è da meno, in quanto per cercare di distrarmi, parla solamente degli impegni che avrò nelle prossime ore e nei prossimi giorni. Non so perché sono così impaziente, e agitata per queste qualifiche, lo sono molto raramente. Sarà per il fatto che è il circuito del paese nel quale vivo da parecchi anni ormai, o sarà perché so che per Charles questa gara potrebbe essere la sua occasione per brillare come ha sempre sognato fare, ma sta di fatto che avrei solamente bisogno di andare con la mente da un'altra parte, almeno per qualche istante.

Potrei entrare nel camerino di Lando e sedermi semplicemente sulla sedia, e lui saprebbe già il motivo per il quale sono li. Inizierebbe a raccontarmi una delle sue solite barzellette, senza che io gli debba dire niente. Siamo fatti così, o meglio, è fatto così. Riusciamo a capirci anche stando in silenzio. E anche se so che lo farebbe anche adesso, nonostante la tensione che c'è tra di noi, decido comunque di non azzardare troppo, quindi vado nel mio stanzino, e attendo che arrivino le qualifiche.

<<Eva, devi uscire!>>, sento chiamare da dietro la porta. Il tono della voce è molto alto, è mi rendo conto di avere ancora addosso le cuffie con il volume al massimo.

Abbasso la maniglia e vedo la testa di Zak, che sbuca da dietro l'angolo.

<<Perdonami Zak, stavo ascoltando la musica e non ti ho sentito>>, mi scuso, vedendo la sua espressione un po' scocciata.

<<Tranquilla, volevo farti prendere paura apposta. Hai ancora tempo, sistemati con calma>>, scherza, e lo sguardo serio e marmoreo che aveva prima, lascia posto ad un sorriso smagliante e ad una risata che mi contagia immediatamente.

Mi rilasso, sapendo di non aver combinato un guaio, maledicendomi per non riuscire a cogliere i suoi scherzi, e mi metto la tuta. Pochi minuti dopo sono accanto ad Andreas, intento ad osservare la miriade di dati sugli schermi davanti a se.

Arriva anche Lando, e facciamo appena in tempo a scambiarci un cinque e un sorriso teso, prima di salire in auto. Alle 15 spaccate le qualifiche iniziano, e fin da subito riesco a fare dei tempi eccellenti.

Dopo aver passato le Q1 e le Q2, è il momento dell'ultima parte, quella che confermerà la griglia di domani. Giro dopo giro mi piazzo sempre più in alto.

- P3 Eva! Lavoro fantastico! -, sento dire dai box. Un sorriso di soddisfazione spunta sotto il mio casco, e non potrei essere più contenta di così. Immediatamente i miei pensieri vanno a Charles e Lando.

- Ottimo lavoro di squadra ragazzi, grazie mille. Lando e Charles dove sono? -, chiedo, sentendo ancora in sottofondo l'eccitazione del team.

- Allora, fammi controllare... Lando P4, mentre Charles... P1! -, esclama Jacques nel mio orecchio. Resto per un istante senza parole, e posso capire che è sorpreso anche lui dal tono di voce con cui l'ha detto.

- Aspetta però, pare che sia andato addosso al muro poco dopo il traguardo, ma non dovrebbe essere nulla di importante -, continua, dopo qualche secondo.

La preoccupazione inizia a farsi largo nella mia testa, ma la ignoro, sperando che i meccanici possano risolvere il problema in fretta.

- Grazie Jacques, termino il giro e sono da voi -, dico, mentre percorro le ultime curve del tracciato, seguita da altri piloti.

- Sei stata un fulmine Eva, a malapena riuscivo a starti dietro -, prende la parola Lando, collegandosi al mio auricolare. Resto piacevolmente sorpresa da questo suo commento, e mi congratulo a mia volta.

- Spero ti sia piaciuto il retro della mia macchina -, affermo, con una nota di ironia. Capisco che ha colto la presa in giro, quando prima di staccare il collegamento, ride sommessamente.

Amore o velocità? || Lando NorrisDove le storie prendono vita. Scoprilo ora