𝗳𝗼𝘂𝗿// 𝙃𝙤𝙣𝙜 𝙆𝙤𝙣𝙜

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«Agente Park, torni presto» disse per un'ultima volta Yoongi abbracciando il biondo.
«Tornerò il più presto possibile»
«Sto per piangere» disse Joonwon coprendosi il viso e abbracciando Taehyung che lo strinse a sua volta.
Torna per favore, si augurò il bruno salutando Jimin che saliva sull'aereo, fa buon viaggio.

Hong Kong,Cina, 21/05/2023
«Così arriverà un agente direttamente dal distretto di polizia coreano?»

«Così si sente dalle cassette lasciate in fabbrica»

«Sarà uno solo?»

«Esattamente signore»

«Peccato» una fragorosa risata echeggiò nella stanza. «Peccato, peccato» si sistemò la cravatta e si schiarì la voce. «Volevo divertirmi un po' di più ma a quanto pare Dio non me lo ha concesso. Mi accontenterò» si scrocchiò le dita. «Lo aspetteremo con ansia» si accese una sigaretta e iniziò a fumare.

In volo per Hong Kong, 22/05/2023
Guardava le nuvole attentamente. Da una parte, non voleva mai essere partito per quel viaggio, soprattutto in solitudine, ma dall'altra voleva far sparire la Black Rose una volta per tutte.

L'ansia gli aveva chiuso lo stomaco, tanto che rifiutò il pasto offerto sull'aereo.

Hong Kong, 22/05/2023, 12:30 pm.
Una volta a terra uscito dall'aeroporto di Hong Kong, decise di godersi l'enorme città cinese.

Trascinava la sua valigia mentre il suo sguardo era fissò sui grandi grattacieli che lui stesso credeva sfiorassero le nuvole.
Gli bastava chiamare un taxi e giungere l'appartamento affittato, tutto qui.

I semafori invadevano la città somigliante ad un labirinto.

Si trovava ora davanti al Bank of China Tower, circondato da turisti da tutto il mondo.
Tra quelli potevano nascondersi i membri della Black Rose o addirittura Forbidden Flower e a questo pensiero, Jimin iniziò a scrutare la folla. Erano tutti per lo più di origine occidentale provenienti dall'ovest dell'europeo oppure dall'America.
Le persone di origine orientale erano molte, alcuni abitanti ma molti altri turisti.
Qualcosa attirò la sua attenzione. O meglio qualcuno. Era un ragazzo che indossava gli occhiali da sole dello stesso colore del completo da lui indossato, nero.
Lo seguì con gli occhi, ma sparì.

Sarò stanco, pensò.

Chiamò un taxi per raggiungere l'appartamento.

Entrato nella nuova "casa", chiuse la porta controllando che non ci fosse nessuno.
La prima cosa che fece fu quella di togliersi che scarpe.
Iniziò ad esaminare l'appartamento per controllare ci fossero dei cip. A ciò era stato addestrato in centrale. I cip potevano registrare le conversazioni che avrebbe fatto al telefono e qualunque altra cosa.
Ne trovò uno sotto il letto, uno dentro una lampada, uno in bagno, uno dentro il frigorifero e un altro sotto il tavolo.

«Credo che siano finite» disse allungandosi sul letto.
Dopotutto era a casa, ma non si sentiva al sicuro.
Chiuse le tende e chiamò la centrale.

«Signor Min?»

"oh, Jimin, finalmente. Come procede?"

«Fino ad ora, tutto liscio» spostò di poco la tenda e si affacciò. «Ho notato qualcosa di sospetto»

"Del tipo?"

«Un uomo vestito di nero. Ho cercato di tenerlo d'occhio ma era già sparito tra la folla»

"Jimin, forse sarà la stanchezza del viaggio, non credi?"

«Probabile».

~

«Hai scattato le foto come richiesto?» domandò il corvino seduto alla sua scrivania.

«Certo signore. Abbiamo scattato delle foto mentre era all'areoporto, mentre camminava per Hong Kong e nel suo appartamento. Abbiamo registrato una sua conversazione al telefono» mostrò le foto. «C'è solo un problema. Credo abbia notato uno dei membri»

L'altro sbatté le foto sulla scrivania e portò una avanti con l'indice.
«Così è lui?»

«Sì, signore»

«Mh. Chi è stato lo stronzo avvistato?»

«É stato lui, signore» indicò un uomo in stanza con il viso terrorizzato.

«Uno dei più fidati» disse il corvino ridendo. «Vieni qui, non aver paura» tirò fuori da un cassetto una pistola carica. «Per favore, bloccatelo»

«Signore, la prego»

«Sh, non farà male. Forse un pochino. Sarà molto veloce, non aver paura»

Altri uomini si affrettarono a bloccare il membro accusato facendolo mettere in ginocchio.

«Bonne nuit»

L'uomo si accasciò a terra.

«Signor Jeon, cosa dovremmo fare ora?»

«Lewis, spero che con te non accada mai ciò» si tolse i guanti facendoli cadere a terra. «Trova il modo più adatto per poter parlare con quel ragazzo».

🅑︎🅛︎🅐︎🅒︎🅚︎ & Ⓦ︎Ⓗ︎Ⓘ︎Ⓣ︎Ⓔ︎ || ʲⁱᵏᵒᵒᵏNơi câu chuyện tồn tại. Hãy khám phá bây giờ