𝘁𝗵𝗶𝗿𝘁𝘆-𝗳𝗶𝘃𝗲// 𝘿𝙞𝙧𝙩𝙮

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«Morti. Tanti morti. Tra impiegati e clienti. Qualcosa di devastante.»
«E perché non ha agito nessuno?» domandò Jimin incuriosito dall'accaduto.
«Park, questa è la mafia.- Rispose Jungkook- Non ti credere che sia tutto un gioco o uno scherzo. È una specie di lotta, un "chi muore perde", prendila come vuoi.»
«Jeon, ora cos'hai intenzione di fare?» domandò Lewis abbassando il finestrino per far entrare un po' di aria nella vettura.
«Proseguiamo verso il confine, come da piano»
«Ma perché quegli uomini ce l'hanno con Min?» domandò il biondo poggiando la guancia sul finestrino freddo.
«E mo ripartono le urla» sbuffò Jin stiracchiandosi.
«Certo che tu dici di aver capito tutto e poi non hai capito proprio un cazzo, ma ci sei o ci fai?» urlò Jungkook voltandosi verso Jimin di volta in volta cercando, però, di non distrarsi troppo dalla strada.
«Ho fatto una semplice domanda, non mi pare di essere onnisciente e sapere tutto» disse di riamando l'altro.
«Io torno a dormire» esclamò il più grande. Gli altri annuirono e lo seguirono poiché non c'era niente di meglio da fare in quella macchina piena di scellerati, anche se, dormire tra quelle urla, non era affatto facile.
«Hai fatto la stessa domanda centocinquantamila volte»
«Significa che ho dimenticato la risposta»
Il corvino prese un gran respiro: «Io devo ringraziare non so quale forza divina che mi dona tanta di quella pazienza che non mi riduce al buttarti in strada e passarti sopra con la macchina finché non ti spezzi»
«Dici che è la pazienza che ti allontana da tali istinti omicidi nei miei confronti?»
Jungkook si voltò verso Jimin intravedendo, però, del suo volto solo il luccichio degli occhi. «Non lo so, spero di sì» ci fu un attimo di silenzio e poi riprese a parlare «Park, Min è uno stronzo»
«Ma se manco lo conosci!»
«Tu che cazzo ne sai se lo conosco o meno! Park, Min è un criminale»
«Tu sei un criminale. Min è a capo della polizia in Corea del Sud»
«Non capisci un cazzo. Quegli uomini sono stati ingannati da lui. Min ha detto loro che io sono l'artefice di quella strage avvenuta nella banca di Hong Kong, ma non è così. Lui ha generato il caos. Lui ha i soldi. Se vuoi credermi, bene. Se non vuoi credermi non me ne faccio una pena»
«Io non capisco. Perché una cosa simile?»
«Ma cosa vuoi che ne sappia»
«Siete due criminali, penso che il pensiero e le modalità di agire siano le stesse»
«Quindi mi paragoneresti a lui? Diamine che acuto osservatore» Jungkook passò la lingua sull'interno guancia accentuando la mandibola. Jimin lo guardò rapito dalla sensualità di quei gesti.
«No che non ti paragonerei a lui. Assolutamente no»
«Lui è meglio, hai ragione»
«Ma cos'è, sei geloso?»
«Perché dovrei? Ti senti come un protagonista di un cartone animato?»
«Min allora mi ha mentito tutti questi anni»
«Oddio finalmente ci sei arrivato»
«Ha veramente ucciso tutte quelle persone per dei fottuti soldi?»
«Ha fatto anche di peggio, sappilo»
I due si voltarono in sincro l'uno verso l'altro e rimasero a fissare quelle luci che erano nei loro occhi. Poi il clacson di un camion. Poi delle urla. Poi rumore di gomme che slittano sull'asfalto. Poi un tonfo.

ANGOLO AUTRICE
CIAO GENTE DA QUANTO TEMPO. È passato un po' di tempo da quando non aggiorno qui su Wattpad. Devo dire che mi mancava. Le origini di questa storia risalgono al lontano 27 dicembre 2021. Continuerà? Certo che sì.
Ora posso andare a nanna tranquillamente 💗
Bonne nuit mes chéries 💓

ig: @camilladeusanio

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