CAPITOLO TRENTAQUATTRO - TELL ME ABOUT TOMORROW

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"Everyone you meet is fighting a battle you know nothing about. Be kind. Always."

Ci tengo a ricordarvi che qualsiasi sia la vostra battaglia, non dovete per forza affrontarla da soli. Se avete bisogno di parlare con qualcuno potete tranquillamente scrivermi in privato, vi ascolto sempre. <3

vi lascio qui sotto dei numeri verdi da contattare nel caso sentiste di non farcela. sappiate che vi rialzerete, c'è sempre una luce che vi guida, sempre.

TELEFONO AMICO: 02 2327 2327
TELEFONO AZZURRO: 1969
NUMERO PREVENZIONE SUICIDIO: 800 334 343
NUMERO PREVENZIONE DISTURBI ALIMENTARI: 800 180 969
NUMERO VIOLENZA DOMESTICA: 1522
SUPPORTO PSICOLOGICO: 800 833 833
SUPPORTO PSICHIATRICO: 800 274 274
TELEFONO ROSA: 06 375 18282
SUPPORTO PER AUTISMO: 800 031 819

-> spazio autrice:
mi rattrista essere già arrivati qui, comunque sia sono contenta di come è uscito questo capitolo (strano)
GODETEVELO FINO IN FONDO, fate davvero con molta calma e quando arrivate alla fine capirete perché è così speciale questo capitolo.

⚠️ TRIGGER WARNING!!! ⚠️
nel capitolo sono presenti esplicite descrizioni mediche che a qualcuno potrebbero dare fastidio.
+ le emozioni sono molto forti, preparate i fazzoletti.

capitolo 34 - tell me about tomorrow

promise you won't say goodbye right now, hold on when you have your doubts. tell me the things that i don't know, i'll tell you about tomorrow.

Mi avevano detto di pensare positivo.
Più oscure sono le tenebre, più luminosa sarà la luce, dicevano. Per questo mi avevano detto che più intenso era il dolore che provavo, più sarebbe stata intensa la mia felicità una volta raggiunta e mi avevano anche detto che sapevo brillare più di chiunque altro.
Io non ci credevo, non ci credevo affatto. Non ci credevo perché in quel momento provavo un dolore così forte e intenso che il resto delle mie emozioni era offuscato.

Ryan aveva subito un'operazione di dodici ore, il chirurgo si trovava davanti a me con la sua cartella alla mano e sospirava mentre io stavo seduto con le braccia appoggiate alle ginocchia ad osservarlo dal basso all'alto. - Tu sei il fratello di Ryan Walker, giusto? - Domandò il dottore osservandomi. Annuii debolmente sfregandomi i palmi delle mani sui jeans scuri e trattenendo il respiro sperando, di tutto cuore, che mi portasse buone notizie. - Ci sono volute diverse ore di operazione, ma ce l'abbiamo fatta, tuo fratello è salvo. Il proiettile ha colpito una costola che, rompendosi, ha forato un polmone e causato di conseguenza un emopneumotorace. Il polmone stava collassando ed era in arresto cardiaco quando è arrivato, ma lo abbiamo intubato d'urgenza per cui anche quell'intoppo siamo riusciti a risolverlo. Abbiamo fatto un drenaggio che dovrà rimanere finché l'emorragia non sarà del tutto riassorbita, per quanto riguarda il resto lo terremo costantemente monitorato finché non potremmo dimetterlo. Purtroppo una costola rotta ha una convalescenza abbastanza lunga , si parla di diversi mesi, ed è molto dolorosa, però ti posso assicurare che Ryan starà bene. - Sorrise piegando la testa di lato e annuendo dolcemente.

Tirai un sospiro di sollievo e lasciai che le lacrime che stavo trattenendo uscissero, portandomi una mano sul petto e il viso al cielo. Per un istante pensai di abbracciarlo, ma alla fine lasciai perdere e rimasi ad osservarlo grato che avesse salvato mio fratello. - Grazie, grazie di cuore dottore, grazie per averlo salvato - Sussurrai con voce tremante. Mi abbandonai sulla sedia con un'immensa voglia di piangere, così grande che fui costretto a passarmi le mani sul viso per non lasciarmi andare proprio davanti al medico. - Posso vederlo? È sveglio? - Domandai tossicchiando e passandomi le mani fra i ricci.

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