GRAZIE

96 2 7
                                    

- Vi ho allegato nella descrizione una canzone che vi vorrei dedicare, ascoltatela con il cuore.

È stato un percorso lungo, difficile.
Quando ho avuto l'idea per scrivere questa storia, non avrei mai immaginato che potesse farmi impazzire così tanto, sia in maniera positiva che negativa.
Ci sono stati alti e bassi, molte indecisioni su tantissime cose. Ci sono stati cambiamenti di trama lungo il percorso e ho riscontrato parecchi momenti di difficoltà.
Onestamente sono anche arrivata a un certo punto in cui avevo pensato di non finirla, perché stavo andando fuori di testa così tanto che non pensavo di potercela fare.
Ho fatto tantissime ricerche, così tante che il mio cervello si è ritrovato a fumare per quante informazioni stava assorbendo nel giro di pochissimo tempo. Mi sono documentata su ogni singola cosa che ho scritto, ogni tanto ci penso e mi faccio pure una risata: potrei essere plurilaureata se lo volessi. Legge, psicologia, psichiatria sotto tantissimi aspetti. Disturbi di personalità, dell'umore, dello spettro autistico.

Ci sono tante cose, lungo questo percorso, che mi hanno in qualche modo ispirata.
Victoria è nata così, da una notizia al telegiornale di tanti anni fa. Avevo pensato a come sarebbe stato affrontare il percorso di una ragazza distrutta dalla vita, senza un madre e con un padre che si è preso tutto di lei. Un padre che ha rubato il suo cuore con freddezza, la sua vita, distruggendola lentamente.

Ho pensato a quanto l'amore possa salvare delle vite, l'amore profondo e incondizionato, che ti porta a rischiare tutto. A volte non basta, a volta è fin troppo. Rischiare la vita per amore è qualcosa che va oltre qualsiasi tipo di sentimento, oltre a tutto ciò in cui si possa credere. Così è nato anche Benjamin.
La sua storia è stata ispirata a un personaggio, per quanto possa sembrare assurdo, di una serie televisiva che ho amato da bambina. Ma in realtà Benjamin, è sulla mia pelle e nel mio cuore per tantissimi motivi.
Ci sono così tante parti di me in queste storia, mi sono messa a "nudo" così tanto, che quasi non ci credo.

Per certi versi, leggendo queste righe, è come se foste entrati nella mia testa.
Spero che ogni personaggio, in qualche modo, vi abbia dato qualcosa. Ognuno di loro ha bene o male un suo percorso e un suo perché, senza nemmeno stare qui a nominarli tutti.

Non voleva essere assolutamente una lezione su come affrontare il dolore, anzi. Un modo giusto o sbagliato non esiste. Questo dovete tenerlo SEMPRE a mente. NESSUNO al mondo può e deve permettersi di dirvi come stare male e quando, se il vostro modo per farlo è giusto o sbagliato. Non c'è un modo per affrontare il dolore, per renderlo meno doloroso, per soffrire un po' meno. Bisogna solo affrontarlo e non scappare. Più si scappa, più vi entra sotto pelle e più sarà difficile uscirne. Non dovete chiedere il permesso per stare male, mai. Non dovete sentirvi in errore per il modo in cui affrontate i vostri ostacoli, le vostre ferite.
Questa storia è sempre stata un viaggio alla scoperta di se stessi, delle proprie fragilità e paure, dell'accettazione, delle fasi del dolore.
Anche per me lo è stato. Scrivere di loro è stato un viaggio alla scoperta di me stessa, mi ha aiutato a capire che avevo bisogno di aiuto. E ho chiesto aiuto.

Questo è per dire che le persone deboli non esistono. C'è differenza dall'essere deboli ad avere delle fragilità. Questa cosa me l'ha insegnata una persona con cui io sono strettamente in contatto per motivi personali e no, non è un'amica, ma qualcuno che mi sta insegnando ad amarmi sotto ogni aspetto e ad accettare le mie fragilità.
Se vuoi, puoi.
Se volete uscire dal tunnel, dal buio, potete farlo. Tutto quello che dite per non farlo, sono semplicemente scuse.
Stare seduti ad aspettare che una mano vi trascini fuori di lì non ha senso, è una scusa. Se volete tornare a stare bene, avete tutti gli strumenti per farlo. Già chiedere aiuto e rendersi conto di averne bisogno, è un piccolo passo avanti verso la luce.

Spero che il percorso di questi personaggi, di questi ragazzi distrutti dalla vita e che ne hanno passate di tutti i colori, possa essere un insegnamento per voi. Perché nonostante i mille ostacoli sono arrivati a sentire la libertà e la vita, a sorridere. C'è chi ha fatto piú fatica, chi per farlo ha dovuto toccare il fondo, chi ha rischiato la sua vita, chi l'ha persa per amore.
Con questo voglio dire che avere delle cicatrici è normale, non si arriverà mai alla fine senza cadere nemmeno una volta, senza che ci rimanga un segno. Però ci si può arrivare.

Aggrappatevi a ciò che siete con le unghie e con i denti, lottate e non abbiate paura di mostrare al mondo l'arte della vostra fragilità, è ciò che ci rende unici.

"In una spiaggia resta unico ogni granello di sabbia."

Ricordatevelo sempre.
Lottate e vincete, perché avete tutte le capacità per farlo.

Ringrazio di nuovo dal profondo del mio cuore chi è arrivato fin qui. Chi mi ha seguita dall'inizio di questa storia, chi è arrivato dopo, chi mi segue dai tempi di Ashley e chi, invece, lo fa dai tempi di Sky. Vi voglio bene, grazie di cuore.

Ora, un grazie speciale e immenso a chi, piú di chiunque altro, mi è stato accanto in questo percorso. Come ogni scrittore dovrebbe, avevo un lettore beta. Una persona che mi ha aiutata a costruire uno schema che aveva un senso, facendo domande costanti dal punto di vista di un lettore, in modo che io potessi avere ogni più svariata forma di schema e potessi immedesimarmi anche nelle persone che leggendo non sapevano a cosa andavano incontro.
Questa persona a volte è stata una tortura (scusa ti voglio bene, lo sai), ma comunque mi ha letteralmente salvato la storia un sacco di volte. Quando credevo di non farcela mi urlava addosso e mi ripeteva che sarebbe stato troppo facile mollare così, a quel punto.
Mi ha aiutato a creare una trama con un senso logico, sotto ogni sfumatura. Mi ha aiutato con le scalette dei capitoli, nella loro correzione e mi diceva quando le cose non avevano senso.
Grazie per aver sopportato infinite crisi di pianto, per avermi aiutata a superare i blocchi e per avermi urlato addosso quando era necessario farlo. Grazie per aver portato pazienza, per aver pianto con me e aver amato questa storia ancora prima che uscisse nero su bianco.
Grazie Lele, per essere stato questa persona e questo braccio destro dall'inizio di questo percorso.
Ti sarò grata in eterno per l'aiuto che mi hai dato e per l'amore e la cura che hai regalato a me e a questa storia, fin dall'inizio.
Non è stato facile, come ben sai, ma ce l'abbiamo fatta.
Grazie per avermi supportata e aiutata a dare un senso a tutto, ti voglio bene, tantissimo.

Grazie anche a una delle persone che in questo periodo piú mi sta accanto, nonostante la distanza. Grazie ad Ari, la mia Yuki, per avermi aiutata a cercare informazioni e a sistemare, quando qualcosa non funzionava, i vari passaggi nel percorso psicologico dei personaggi, soprattutto con Victoria.
Grazie anche per aver concesso ai miei personaggi di affiancarsi ai tuoi, anche se solo per poco. Per avergli fatto assaporare la vita. Il prossimo viaggio lo affronteremo insieme e ne sono immensamente felice.

Grazie anche a Wendi, per avermi fornito informazioni essenziali sulla psicologia e sulla psichiatria. Per avermi consigliata e per avermi spiegato, letteralmente facendomi lezioni con i pdf, ogni aspetto dei traumi psicologici e disturbi dell'umore/ della personalità che ho affrontato in questi libri.

E infine, grazie a me. Per non aver mollato ed essere arrivata alla fine, nonostante tutto.

Questa follia è giunta al termine e mi piange il
cuore, ma è ora di lasciarli in pace e farli vivere come meritano.

Grazie a tutti loro, per avermi insegnato l'arte dell'essere fragili, a non mollare e sorridere sempre.
Eternamente grata a tutti voi per tutto questo, spero che possiamo avere il cartaceo fra le mani il piú presto possibile.

Per ogni fine c'è un nuovo inizio, non scordatelo.

C'è sempre una luce che ci guida e alla fine sorge sempre il sole.

Ci sentiamo presto per le novità (sì, ce ne saranno), stay tuned.

love yourself, you're not alone.

sempre vostra,
ila
x

UNCONDITIONALLYWhere stories live. Discover now