La fiera

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                                      AYLA

Una parte di me non poteva credere a quello che stava per succedere, a quello che stavo per fare. Era la prima volta che toccavo un uomo in quel modo, e mi sentivo pronta.
Mi sentivo bene.
"Voglio farlo. Per te", dissi, e il suo sguardo mi fissò. Dritto dentro di me. Il mio calore era affamato, e se non fossi riuscita a soddisfarlo completamente, questo avrebbe funzionato abbastanza. Cosi abbassai le labbra sui suoi fianchi e continuai a lasciare morbidi baci lungo il bordo della sua tuta. E poi le mie dita tirarono lentamente la cintura verso il basso finché non potei vedere tutto di lui.
E quando lo feci, mi si bloccò il respiro in gola. Era grande e grosso, esattamente come ci si aspetta che sia un Alfa. Avevo guardato dei porno prima. certo, quindi conoscevo le dimensioni delle pornostar. Ma vederlo da vicino, quello di un uomo che conoscevo - un uomo che mi piaceva - era diverso. Molto, troppo diverso.
Prima feci scorrere le mie dita sulla sua lunghezza, guardandolo diventare sempre più duro.
"Merda, Ayla", mormorò Elijah. "Hai mai...?"
"No" dissi dolcemente, espirando aria calda su di lui. E poi tirai fuori la lingua, per prenderne un assaggio. Sentii Elijah emettere un rantolo e presi quel suono come motivazione per infilarlo nella bocca. Succhiai delicatamente per qualche istante, e poi ne presi di più. Più che potevo.
Mi muovevo su e giù a ritmo. Non l'avevo mai fatto prima, ma ero una ragazza di diciannove anni. Ero diventata quasi sorda, a furia di sentire racconti di pompini dalla bocca delle mie amiche, e di quelli ce n'erano stati molti. Quindi ero abbastanza sicura di sapere esattamente cosa fare, e dal modo in cui lui stava reagendo, non ero poi così male.
Stava emettendo sempre piu gemiti, sempre più forti. Mi piaceva esserne la responsabile. Era una bella sensazione farlo impazzire.
Dopo qualche altro minuto, sentii le sue mani raggiungere la mia nuca. Stava cercando di allontanarmi da lui. Sapevo il perché.
Non voleva che ingoiassi quello che sarebbe venuto dopo. Ma io volevo farlo. No, ne avevo bisogno. Volevo assaggiare tutto di lui, conoscere ogni briciola del suo essere.
Così scacciai le sue mani e mossi la mia testa su e giù ancora più velocemente, disegnando dei cerchi con la lingua. Ci vollero solo pochi secondi, ma poi venne, e una sostanza densa e salata, dal sapore niente male, mi riempi la bocca.
La ingoiai e lo guardai il primo uomo a entrare nella mia bocca in quel modo.
Stava riprendendo fiato, ma i suoi occhi danzavano. Mi tirò verso di sé e mi mise una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
"Sei spettacolare", disse, la parola in qualche modo conteneva più adulazione di ogni complimento che avessi mai ricevuto messo insieme.
                                        ***

Josh: alfa sbrigati
Josh: siamo già tutti qui
Elijah: sto arrivando.
Josh:gli alfa non possono essere elegantemente in ritardo.
Josh: lol
                                     ELIJAH

Ayla mi aveva appena fatto esplodere la testa. Non c'era altro modo per descriverlo. Certo, sapevo che la ragazza era sexy da morire. Questo non era mai stato messo in discussione.
Ma sapendo quanto era inesperta, quanto sembrava essere innocente, non mi aspettavo questo. Nemmeno le ragazze che avevano fatto il giro dell'isolato mille volte mi avevano dato qualcosa del genere.
Ora era nella stanza degli ospiti a prepararsi.
Potevo sentirla muoversi al suo interno, e la mia immaginazione pensava a lei che si vestiva. L'aspetto che aveva il suo corpo completamente scoperto, il modo in cui guardava mentre si tirava su un paio di mutandine...
Stop, mi ordinai. Era come se non potessi controllarmi affatto quando eravamo nella stessa casa. Deve essere il calore.
Indossai un maglione e poi mi fiondai in corridoio, bussando una volta alla porta dietro la quale c'era Ayla. "Ayla? Sei pronta?"
Neanche un secondo dopo la porta si apri, e lei era li. Indossava un'elegante camicetta nera e jeans, i capelli rossi che le cadevano sulle spalle. Le sue curve... il modo in cui il tessuto aderiva sulla sua pelle in tutti i punti giusti... era troppo. Ringhiai, tirandola a me.
"Non andiamo. Restiamo qui e..." mi interruppi, il mio suggerimento indugiava tra i nostri respiri pesanti.
"Ok, signor Alfa". Lei alzò gli occhi al cielo. "Come se potessi perderti la fiera".
Aveva ragione. Non potevo.
"Se fosse per me, staremmo qui tutto il giorno. Fanculo al servizio fotografico" dissi, baciandola.
"Fanculo il servizio fotografico", rispose lei, guardandomi negli occhi. Ma non potevamo. Perche io ero l'Alfa e la fiera era l'evento precedente al ballo di Yule che riuniva tutta la comunità. E cos'è una comunità senza il suo leader?
                                        AYLA

La Vergine Del BrancoWhere stories live. Discover now