le origini di Ayla

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Ayla: Grazie ancora per essere rimasto con me tutta la notte nella stanza dei
guaritori.
Elijah: Stai scherzando? dove altro avrei potuto mai essere? sei sicura che tu e Roxane stiate bene da sole?
Ayla: Non ho mica l'influenza, Elijah.
Ayla: Posso fare una passeggiata.
Elijah: Ok.Chiama se hai bisogno di qualcosa.
Ayla:❤

ELIJAH
Mi trovavo in cucina con Josh, guardando fuori dalla finestra Ayla e Roxane ai margini del terreno, dirette verso un sentiero.
"Se la caveranno, amico", disse Josh. "Non preoccuparti".
"È quasi buio, tutto qui", risposi, guardando il sole che tramontava. "E dopo che quel tipo strano è apparso ieri..."
"Comunque, di cosa si trattava?"
Scossi la testa. Non mi andava di percorrere una strada senza conosceme tutte le svolte.
C'erano ancora così tante cose non dette tra me e Ayla. Quello che lei aveva detto sul perché aveva perso il bambino, per esempio.
Non riuscivo a tenere tutto a mente. Così tornai a tagliare le verdure.
"Lascia perdere", dissi. "Cosa dovremmo fare con queste?" "Buttarle in una ciotola. Boom. Ecco che viene fuori un'insalata". "Sono senza speranza".
Josh rise un po'. "Neanche io sono un gran cuoco. Mi sono appena accorto di aver marinato tutta la carne come se dovessimo grigliarla. Ma useremo il forno".
"Siamo entrambi senza speranza".
Ridemmo entrambi. Era bello riavere il mio Beta. O, meglio ancora, avere indietro il mio migliore amico, che cercava disperatamente di cucinare la cena per le nostre due signore
quando entrambi eravamo del tutto incapaci.
Guardai Josh, chiedendomi dove fossero stati esattamente lui e Roxane negli ultimi giorni.
"Cosa è successo tra voi due?" Chiesi. "Dove siete andati?"
"A caccia di Konstantin. Ma questo lo sapevi già".
Ecco che ci risiamo, pensai.
Di nuovo le teorie folli di Josh e le sue cacce ai fantasmi. Anche se avevo accettato di prendere sul serio le sue idee, ora, alla luce di tutto quello che era successo a Ayla, mi risultava difficile.
Aveva dimenticato il nostro viaggio nella casa negli Hamptons, quando avevo fatto a pezzi il vampyr con i miei stessi denti da lupo?
"Ora ricordo. Pensi ancora che sia vivo", dissi, sospirando. "Anche se l'abbiamo ucciso".
"Elijah", disse Josh, diventando serio. "Ora sappiamo per certo che è ancora vivo. E cosa sta cercando".
"Di cosa stai parlando?"
Josh, con i guanti da forno, prese il piatto di pollo e lo mise sul fuoco.
"Ricorda il timer", sottolineai, ridendo dentro di me a questa immagine. Josh, con i guanti da forno, che preparava la cena, mentre cercava di dirmi qualcosa di così stupidamente importante.
Non si sarebbe potuto inventare una scena più strana.
"Ok, il timer è acceso", disse. "Dove eravamo rimasti?" "Sai che Konstantin è vivo e cosa sta cercando".
"Esatto. Abbiamo seguito una pista che ho trovato in un giornale, fino a un ospedale psichiatrico sperduto. C'era un tizio li... un tizio inquietante di nome Gregory Grantwell. Ha confermato che Konstantin è vivo".
"Mi stai dicendo che questo Gregory era un paziente del manicomio?"
"Ospedale", corresse Josh. "Comunque si". "Quindi ti aspetti che ci fidiamo della parola di... un pazzo". "So che suona male, ma..."
Sospirai, mettendo da parte l'insalatiera. Dopo l'aborto di Ayla, non potevo sopportare tanta follia in una volta sola. Queste teorie su Konstantin cominciavano a distrarmi.
Josh lesse la mia espressione, perché si fermò a metà frase e scosse la testa.
"Non mi crederai mai, vero?" "Josh", dissi. "Certo, ti credo. È solo che..." "C'è di mezzo un bambino, Elijah".
Mi fermai. La menzione di un bambino, dopo quello che Ayla e io avevamo appena perso, mi paralizzò. Intuii che Josh si sentiva a disagio a parlarne.
Ma doveva farlo.
"Gregory Grantwell lavorava in un orfanotrofio. Stava proteggendo un bambino. Un bambino che Konstantin stava cercando".
"Cosa vorrebbe il vampyr da un bambino?" Chiesi, turbato.
"Cosa voleva da Ayla?"
Josh aveva tirato in ballo un buon argomento. Guardai fuori dalla finestra il sentiero che Roxane e Ayla stavano percorrendo.
C'era una ragione per cui Konstantin era andato a cercare, per prima cosa, la mia compagna. Qualcosa che aveva a che fare con la sua infanzia, con i suoi genitori.
Mi rivolsi al mio Beta in tono serio. "Dimmi tutto quello che è successo".

La Vergine Del BrancoWhere stories live. Discover now