Capitolo 27

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Isobel

La serata stava andando nel migliore dei modi, con i Lord e i loro primogeniti che facevano a gara per ballare con la principessa, alle loro mogli e figlie che intrattenevano lunghe e complicate conversazioni con Isobel, al pirata che era sparito senza lasciare traccia. Per quanto Isobel necessitasse che tenesse d'occhio Eirian, Aislyn sembrava aver preso sul serio il suo ruolo di dama. Adesso che la Madre si era liberata dell'appiccicosa figlia di Lord Taggart, era al fianco della principessa mentre parlavano con Lord Calhoun e suo figlio Tomas.

"Quando deciderete di visitare la Capitale gradirei mostrarvi i miei luoghi preferiti, Milord." disse Eirian con un sorriso capace di uccidere e resuscitare allo stesso tempo.

Isobel era preoccupata per la principessa, per il modo in cui i suoi occhi nascondevano un tipo di magia oscura che stava offuscando la sua purezza. Ma in quel momento Eirian era un soldato, una regina senza trono, e Izzy non poteva distrarla.

"Ci farebbe molto piacere, vero Tomas?" il padre mise una pesante mano sulla spalla del figlio, il quale stava ancora passando lo sguardo tra Izzy, Eirian e Aislyn. Le tre erano più belle di qualsiasi altra persona in quella sala, ma il ragazzino stava esagerando e Isobel era stanca della sua poca reattività.

"Certamente!" esordì il ragazzo sbattendo le palpebre, come per risvegliarsi da un sogno troppo intenso.

Isobel si trattenne per non roteare gli occhi al cielo e disse, "Tuttavia, credo le relazioni tra re Edmund e il Consiglio siano un po' tese, non è così?"

Il Lord passò lo sguardo su di lei e sospirò. "Il re chiede fondi che noi non abbiamo."

"Lo capisco" disse Eirian con faccia pensierosa. "A dire il vero mio padre è andato troppo oltre con questa guerra. Quando diventerò regina, come prima cosa metterò fine al conflitto con Achaestan e Apristan. Askos si merita la pace dopo tanto tempo."

Lord Calhoun non sembrava convinto. "Voi donne! Sempre pronte ad abbandonare un conflitto. Credo il re avrebbe dovuto imporre tutta la sua forza molto tempo fa."

Eirian sembrò sul punto di maledire lui e tutta la sua stirpe, ma una luce nei suoi occhi si accese. Il legame tra di loro vibrò, e Isobel temette la ragazza stesse per evocare i lupi.

Se vuoi il sangue, lo avrai. Ma non scappare correndo, Milord, quando la principessina si trasformerà in un mostro. Disse attraverso il legame.

Isobel sobbalzò per l'intensità dei pensieri della sua amica. "Sono certa che la principessa avrà dei consiglieri capaci di suggerirle la tattica migliore"

"Certamente" concesse il giovane, cercando di prendere parte alla conversazione. Suo padre non sembrò altrettanto convinto.

Il Lord amava essere forte, Isobel lo sentiva nella sua testa, tutti i pensieri che faceva riguardanti lei e le due ragazze al suo fianco. Il vecchio credeva di poterle sopraffare senza alzare un dito, fare con loro ciò che voleva. Isobel quasi scoppiò a ridergli in faccia. Aislyn era bella, ma era una pirata e sotto il suo vestito si nascondevano due pistole cariche e una daga. Eirian era bella, ma non in modo convenzionale. Era bella come solo le cose mortali e pericolose potevano essere. E Isobel, lei poteva spezzare la mente di un uomo con un solo sguardo. Nessuno avrebbe posato un solo dito su di lei senza il suo consenso.

"Sono felice non l'abbia fatto" esclamò Eirian dopo qualche secondo di riflessione. Isobel non sapeva cosa avrebbe potuto dire.

"Per quale ragione?" domandò Calhoun, intrigato dalla principessa. I suoi pensieri cambiarono, domandandosi quale razza di donna fosse Eirian per avere il coraggio di sfidarlo.

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