Capitolo 32

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Bastian

La notte arrivò prima ancora che Bastian potesse rendersene conto. Il suo corpo era incrostato di sangue e fango e la leggera pioggia che continuava a scendere da tutto il giorno non era capace di pulirlo. Avrebbe voluto allontanarsi dall'accampamento per trovare un ruscello dove rinfrescarsi ma non avrebbe mai lasciato Eirian e Shiba soli, non dopo l'attacco che avevano subito. Non gli importava che la principessa non volesse sapere niente di lui. Bastian le aveva promesso di uccidere per lei e cercarla se fosse sparita, e l'avrebbe fatto.

Si sedette davanti al fuoco ad ammirare il profilo della ragazza. Si era accovacciata contro la lupa, dormendo tranquillamente in sua presenza. Il suo viso era rilassato, il suo sonno privo di incubi. Bastian, d'altro canto, non riusciva a chiudere occhio senza ritrovarsi tra le fiamme dell'ade. Era una tortura lenta e perenne che ogni giorno lo portava sempre più vicino alla pazzia. L'istinto di uccidere si faceva più grande a ogni vita che prendeva e persino stando seduto lì aveva voglia di prendere un coltello e pugnalare la ragazza finché il suo sangue non avesse tinto l'erba della radura.

Ma non l'avrebbe fatto, non a lei.

La fissò perché era l'unica cosa che poteva portargli pace, lei era il suo posto sicuro, un riparo dalla tormenta. La ragazza che dormiva con i lupi e non aveva paura. Bastian non poté fare a meno di guardarla come se fosse fatta di oro puro e quasi la svegliò solo per baciarla.

Ma non lo fece.

Il figlio di Ade non era mai debole o sdolcinato, ma lei aveva questo effetto su di lui.

Bastian si allontanò senza fare rumore, i suoi passi attutiti dalle tenebre e dallo scoppiettio del fuoco.

La pioggia era piena di fantasmi quella notte. Bastian poteva sentirli chiamare il suo nome. Avrebbe potuto parlare con loro se solo avesse voluto, ma non avrebbe trovato sollievo nelle conversazioni con i morti. Il loro tempo sulla terra si era esaurito e il pirata trovò un po' di sollievo nel pensare che lui non li avrebbe mai raggiunti. Era così vicino a ottenere l'immortalità, una vita infinita priva di preoccupazioni e responsabilità che lui non aveva chiesto e non voleva.

Eirian aveva fatto un passo indietro dopo averlo visto sporco di sangue. Il pirata non riusciva a scacciare il dolore che lo pervase quando vide il terrore nei suoi occhi, la paura che la fece rabbrividire. Come poteva essere stato così stupido da pensare che qualcuno come Eirian Lancaster potesse provare qualcosa per un mostro come lui?

"Ti sei mai innamorato?" aveva chiesto quel pomeriggio a Shiba, mentre Bastian li guidava lungo dei pendii rocciosi tra il fitto degli alberi.

Sapeva che Eirian non stava parlando con lui, ma non poté trattenersi dal passarle affianco e dire, "Ogni giorno quando mi guardo allo specchio"

Nella sua mente comparve il viso di Davina, la sua pelle dorata, le labbra rosse come lamponi maturi e i capelli color rame. La semidea scomparve, rimpiazzata dalla Fanciulla, dalla Cacciatrice che gli dava sui nervi perché era l'unica che aveva il coraggio di sfidarlo, lo stesso coraggio che lui aveva imparato ad apprezzare. Bastian voleva che tornasse tutto come prima tra di loro, un susseguirsi di minacce, lame contro la gola e notti insonni passate nella compagnia reciproca.

"Non puoi parlare di amore quando conosci solo la guerra" gli rispose la principessa e le sue parole lo colpirono come dardi di veleno.

Forse era meglio così, Bastian si sarebbe risparmiato numerose fatiche non avvicinandosi troppo a quella ragazza. Che Eirian lo odiasse o lo amasse non faceva differenza, Bastian già sapeva come quella storia terminava, dove sarebbe stata scritta la parola 'fine'.

Si sedette con la schiena contro una roccia e alzò lo sguardo al cielo, le stelle erano coperte dalle nuvole. Lacroix si sentiva così, come una nuvola grigia e minacciosa che impediva alla principessa di brillare. Lei sarebbe stata meglio senza di lui e lui, senza di lei, avrebbe continuato a essere miserabile come sempre. Bastian aveva imparato tanto tempo prima che tutte le storie più belle giungevano a una fine. Eirian sarebbe sempre stata la principessa arrogante che il Capitano Lacroix aveva rapito in uno squallido vicolo di Doraport. Bastian sarebbe sempre stato il cattivo della storia, il terribile figlio della Morte venuto a reclamare le anime di colore che incrociavano il suo passaggio.

Regno di Rovine 1Tahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon