capitolo 5: Ridlle

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𝗋𝖾𝗏𝗂𝗌𝗂𝗈𝗇𝖺𝗍𝗈

-signorina Perez la pregherei di prestare attenzione alla mia lezione- disse il professor Piton con l'aria di altezzoso 

-sisii professore- li risposi non staccando gli occhi dal mio quaderno, dov'ero intenta a fare disegni per distrarmi da questa lezione insignificante. 

-mi guardi in faccia quando le parlo- disse sbattendo il libro di pozioni sul mio banco, provocando un tonfo che rimbombò in tutta la classe 

-la sto seguendo la sua insignificante di lezione- dissi e poi alzai gli occhi verso di lui -va bene ora professore?- aggiunsi accigliata verso di lui. sottolineando disgustata l'ultima parola

-non mi manchi di rispetto Perez! Questo pomeriggio in punizione!- disse per poi girarsi con il suo mantello e andare verso la cattedra 

-ma si fotta!- li dissi prima di alzarmi e uscire dall'aula sbattendo la porta. 

che prof di merda che è Piton. Ma con quel mantello al posto di girare come coglione perché non se lo attacca in bocca e si sta zitto? 

ho bisogno di fumare 

Questa mattina non c'era nemmeno JJ, non so che fine ha fatto. Ieri dopo che mi ha preparato una tisana, dopo che ho vomitato, ha detto che si scopava qualcuno, bho. 

Percorro i lunghi corridoi e decido di uscire da scuola per dirigermi al lago nero. Lo sempre visto un luogo calmo e tranquillo, ma aimè mai parlare troppo presto. 

Scorgo un ragazzo ricciolino in piedi sulle rive del lago, intento a lanciare sassi che producevano tanti cerchi fino ad affondare. Decido, senza produrre rumore, di girare i tacchi e andare. 

-già te ne vai?- disse il ragazzo ancora di spalle intento a tirare sassolini

-tranquillo ero qui per fumare ma andrò nella foresta- dissi 

-puoi fumare- questa volta si girò -non mi disturbi- per poi sedersi sull'erba 

quegli occhi marroni

erano calamite per i miei verdi, ma che sapevano combaciare per bene 

non sentendomi dire più niente, mi sedetti di fianco a lui e iniziai a fumare 

un tiro, due... e subito mi sento libera. Decido di stendermi e mettere una mano dietro la nuca assaporando la dolce nicotina che usciva dalle mie labbra. Vedevo che il moro mi fissava così con lo sguardo li dissi se ne voleva un po' e la sua mano si avvicinò per fare due tiri e riddarmela. 

il silenzio però rimbombava tra di noi, così, per una volta, decisi di fare ""l'educata"" e parlare 

-Riddle giusto?- chiesi con nonchalance e lui annuì -come mai solo?- dissi continuando ad aspirare, questa volta incrociando il suo sguardo già posto verso di me

-non mi va di seguire le lezioni, tanto anche se faccio assenze meglio per loro. il mio cognome fa più paura di me stesso- disse prima di riprendermi la sigaretta -te? come mai in giro Perez?- 

-Piton- sbuffai e ripresi la sigaretta -mi stava rompendo i coglioni e gli ho risposto, così me ne sono andata. io dico.. una non può nemmeno disegnare in santa pace ed ora mi aspetta la punizione dopo pranzo- dissi ripensando e ridendo allo stesso tempo

-abbiamo una fuori legge- disse altezzoso ridendo, sarcasticamente 

-e lei signor Riddle? non è così santo come crede- li risposi altezzosamente, di ripicca

rimanemmo lì per vari minuti fino al termine delle lezioni, dove sentimmo i ragazzi uscire e andare verso la sala comune, come lo sapevamo? be' c'erano ragazzi sulle scope in giro per il castello. 

-dovremmo farlo spesso Perez- disse alzandosi, spolverandosi il mantello dai ciuffetti d'erba

-quando vuole Riddle, infondo non è così coglione- dissi rimanendo stesa senza alzarmi, mettendo l'altra mano dietro alla nuca

-non vieni?- mi chiese prima di andarsene 

-nono la punizione e fra un po' e non vorrei tardare- dissi e ci salutammo 

il figlio del signore oscuro. Cavolo ha preso il cognome ma sembra non aver preso niente da lui. Credo che in fondo io e lui siamo uguali: genitori severi, famiglia irascibile, caratteri di merda, bipolari...  da quando sono qui ci siamo scontrati solo due volte perchè siamo entrambi stronzi ma niente di particolare. 

Decido di alzarmi dall'erba e andare verso la stanza di pozioni dove Piton mi aspettava. Prima di entrare ordino per bene la divisa dai ciuffetti d'erba ed entro. Piton si gira e di lato c'è.. Mattheo!? che ci fa qui 

-Riddle e Perez andrete nell'aula infondo al corridoio, una che non si usa mai e la ordinerete di cima affondo... prego- disse e andammo in quest'aula 

-perchè non mi hai detto che c'eri anche tu?- dissi sussurrando mentre percorrevamo i corridoi con Piton dietro 

-era una sorpresa Perez- mi fece l'occhiolino, con il suo sorriso di conseguenza

che pazzo... pazzo ma sexy 

-ok resterete qui due ore e le bacchette le troverete nelle vostre camere.- disse prima di chiuderci in questa stanza polverosa 

era una stanza simile a quella delle necessità ma più piccola. C'erano scaffali con album di ogni anno di studenti ad Hogwarts, trofei vari e molti banchi impolverati. Due finestre alte e maestose si imponevano nei muri, ma avevano delle tende nere davanti, decisi di prendere l'enorme corda a lato della finestra, tirarla così che le tende si aprissero...  ma al posto di una stupenda vista ricevetti tutta la povere in faccia 

-dio santo!- imprecai mentre tossivo e sbattevo gli occhi per la troppa polvere 

Però in compenso ricevetti un enorme luce che iniziò ad espandersi in tutta l'aula. I colori degli scaffali regnavano, delle bandiere in fondo all'aula prendevano colore... in fondo era una stanza piacevole. 

-Riddle aiutami su- dissi rivolgendomi verso di lui che è stato tutto il tempo seduto su un banchetto 

-ma ti pare che io pulisco!? ma va va- disse prima di accendersi una canna, accavallando le gambe su un banchetto, mentre con l'altra mano si sistemava i ricci. 

eccolo il Riddle sbruffone di sto cazzo. 

Non volevo sprecare fiato, quindi decisi di alzarmi i capelli in uno chimion disordinato, levarmi il mantello e iniziare a pulire. 

𝑇h𝑒 𝑑𝑎𝑢𝑔h𝑡𝑒𝑟 𝑜𝑓 𝑡h𝑒 𝑑𝑒𝑣𝑖𝑙 / 𝑀𝑎𝑡𝑡h𝑒𝑜 𝑅𝑖𝑑𝑑𝑙𝑒Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora