capitolo 16: "sono piena di cicatrici"

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Ho passato tutta la notte sulla torre di astronomia a cercare un fottuto pensiero che mi collegasse a quello che era successo nelle ore precedenti. Sono le 2 di notte e qui il vento tira sentendo solo l'eco nella torre. Sono con le mani sulla ringhiera e il cuore che batte forte pensando a quello che io e Mattheo potevamo fare. Non so cosa mi porterà questa decisione ma ho deciso. 

Esco dalla torre e mi dirigo nel dormitorio maschile, busso alla camera di Mattheo, Tom e Draco e mi apre un Tom assonato

-tuo fratello?- chiedo seria, puntando lo sguardo dalla stanza a lui.

-lo sentito uscire prova a vedere al lago nero- disse roco, strofinandosi gli occhi

annuì e mi scusai per l'intrusione, ma mi chiuse la porta in faccia. educato devo dire.

Corsi a più non posso al lago e finalmente, con il fiato corto, lo trovai disteso a terra con la testa sul masso e gli occhi puntati verso il lago. Avanzai lentamente verso di lui e mi sedetti accanto 

Il silenzio traboccava tra di noi, ma se solo il mio cuore si potesse sentire in quel momento sarebbe come milioni di tamburi a una fiera babbana. 

-posso parlarti?- chiesi e lui non mi rivolse sguardo.. sicuramente era incazzato -Mattheo io non sono la principessa delle favole...-iniziai e vidi, che anche con lo sguardo sul lago, mi ascoltava -non sono la perfettina o la "brava ragazza". Per anni mi sono sempre stata zitta e ascoltavo mio padre senza ribellarmi, se mi ribellavo mi faceva male e non volevo ammucchiare dolore già per il mio passato. Quando ti ho incontrato eri l'unico a tenermi testa e non avere paura di me. Per anni JJ è stato l'unico amico che mi potevo permettere, perchè tutti mi portavano male per il mio cognome. Col tempo non ci ho fatto più peso, ma entrando qui vedevo che eri l'unico a non cadere nelle trappole e a tenermi testa in tutto. Ti provocavo e tu mi provocavi. Urlavo e tu urlavi. Mi sono sentita, come una parte mancante ritrovata- mi fermai e presi fiato -ma so che forse non potrebbe esserci niente, perchè ho mille problemi e mille azioni di bipolarità che nessuno ha mai accettato. Io volevo scoparti ma quando ho sentito le tue mani sotto la mia maglietta, avevo paura che potessi vedere qualcosa..- alzai lo sguardo e vidi che lui mi guardava attentamente senza parlare. 

decisi di farlo 

mi alzai, levai la felpa e restai in canottiera.. mi girai verso di lui facendoli vedere i segni delle spalle 

-ecco perchè le copro sempre e avevo paura che qualcuno le vedesse. Per questo... sono un mostro Mattheo... solo un mostro- dissi rimanendo così senza altre idee nella testa 

sicuramente e schifato e non mi vuole vedere. Stava zitto difronte a me, sicuramente a pensare a un modo per scappare.

Cercai di trattenere le lacrime e prima che me ne andai una mano tocca il mio polso. 

Mi volto verso di lui e ha gli occhi lucidi, poi mi accarezza la guancia e va dietro di me dove scorre una mano sulle mie cicatrici. Il mio battito accelera e un sospiro esce dalla mia bocca. Lui pian piano mi abbraccia da dietro e porta la bocca dal mio collo al mio orecchio 

-siamo uguali io e te Perez- dice dopo un po' -anch'io ho cicatrici sul petto che mi faceva male... e anche se siamo in vite diverse simo cresciuti con famiglie uguali... anche a me fa paura- ritorno difronte a lui con lo sguardo incastrato verso di me -non so nemmeno io questa connessione fra di noi ma a me piace- mi accarezza la guancia 

-ci vuoi provare Riddle?- chiesi incerta. le parole mi uscivano spontanee senza senso logico. 

-si Perez voglio provarci- disse avanzando su di me. mi meravigliai della sua risposta. 

-sei cosciente che sono un errore?- 

-forse per te... per me sei l'errore più bello- disse per poi portare le sue labbra sulle mie 

Avevamo entrambi foga, entrambi piacere ed entrambi voglia di sentirci insieme, uniti in una cosa sola. 

Per la foga mentre lo baciavo li morsi il labbro e questa cosa fece saldare la presa su di me. 

-non vale dolce Perez- disse roco mentre succhiava la pelle del mio collo, e un sospiro lasciò le mie labbra 

Quella sera la passammo a baciarci al lago nero fino all'alba, dove ammirammo la luce riflettere sul lago e questa volta con un calore nel petto in più 


-Questo?- mi chiese Pansy tirando fuori il millesimo vestito 

-noooo nn sto bene!- li dissi ancora verso quel vestito rosso fuoco, con una spallina

io e i vestiti siamo una cosa particolare. Si metto cose aderenti che risaltano il corpo ma solo quando mi sento... questa festa mi darà alla testa 

Pansy aveva già trovato tutto, mancavo solo io... i ragazzi erano in giro in qualche negozio e tra tipo mezz'ora ci dovevamo vedere per pranzare in un fast food babbano. Infatti eravamo fuori Hogwarts

-giuro che se tra questi due me lo neghi ti uccido- mi disse portando altri due vestiti, uno bianco e uno nero... il bianco non mi convinse: lungo, leggermente scollato e smanicato.. ma il nero...sembrava per me. 

Era nero aderente leggermente scollato che risaltava il mio seno, le maniche di un velluto aderente, corto a metà coscia. Naturalmente per Halloween ci avremmo aggiunto delle ferite finte sul collo ed io avrei aggiungo delle corna da diavolo con il rossetto rosso. Pansy era un angelo ma aveva il tubino più scollato. Aggiunsi dei tacchi lucidi e uscì dal camerino 

-sei... sei.. sei..- cercò di dire Pansy 

-orrenda? terrificante? brutta? PARLA!- la incitai 

-uno schianto!- urlò e metà del negozio si girò 

PANSY TI UCCIDO 

Mentre uscivamo dal negozio, ridevamo ancora per la figura che avevamo fatto. Ognuna di noi aveva un sacchetto con vestiti, scarpe, accessori e altri vestiti carini che avevamo trovato. raggiungemmo i ragazzi che avevano già ordinato

-avete svaligiato i negozi?- chiese Blaise seccato 

-e tu mezzo negozio di caramelle?- lo sfotte Pansy 

Draco, Tom e Mattheo sorrisero. 

Eravamo a un tavolo dove io e Mattheo dalla parte del divanetto. Pansy a capo tavola e Draco e Tom vicini e Blaise dall'altro lato di Pansy. Mentre osservavo il menù mi accorsi di una mano che iniziò a vagare sopra il mio jeans, abbassai lo sguardo e vidi che era Mattheo con un sorrisino sul volto . Sorrisi anch'io e tornai con gli occhi sui ragazzi che ridevano mentre Blaise e Pansy litigavano.. era veramente la più bella uscita che abbia mai fatto. 

𝑇h𝑒 𝑑𝑎𝑢𝑔h𝑡𝑒𝑟 𝑜𝑓 𝑡h𝑒 𝑑𝑒𝑣𝑖𝑙 / 𝑀𝑎𝑡𝑡h𝑒𝑜 𝑅𝑖𝑑𝑑𝑙𝑒Where stories live. Discover now