capitolo 26: "collegamento "

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𝗿𝗲𝘃𝗶𝘀𝗶𝗼𝗻𝗮𝘁𝗼

Questa sera si sarebbe celebrato il Capodanno ed io sono qui, rinchiusa in camera da ieri pomeriggio in cerca di indizi o opzioni per i miei 18 anni. Mi sono fatta spedire il libro, che avevo lasciato ad Hogwarts, ed ora sto qui a complicarmi la vita.
Con Mattheo non ho risolto e non so nemmeno se risolvere.
Se risolvessi con lui significherebbe metterlo contro suo padre e renderlo "complice" di un potere che non spetta a lui decidere. Credo mi ci voglia del tempo, ma qualcosa mi dice che i miei poteri si manifesteranno presto.
Mentre scrivo su un foglio, su cui studio, con di lato il mio libro ho l'impulso di girarmi sempre la collana di mio padre. Lo faccio sempre quando sono nervosa, ma questa volta ho come una sensazione... anche se vorrei riavere mia madre qui e chiederli cosa fare.
Rigiro la collana e chiudo per un po' gli occhi immaginando di quand'ero, con mia madre in biblioteca a discutere sui romanzi. 

qualcosa di strano successe 

Quando riaprì gli occhi, non ero più in camera mia, ma in biblioteca della mia casa. Per un momento ho pensato che mi fossi teletrasportata, ma la mia affermazione fù negata quando vidi la donna, che entrò dalla porta con un vassoio di thè caldo e biscotti al miele. 

mia madre 

Era bellissima: alta, capelli castano, tendente al chiaro, occhi verdi e marroni, labbra perfette, viso sorridente e un corpo slanciato. Nascosto dalla vestaglia color panna.
Non capivo se era un sogno, una visione o la realtà... ma era ciò che desideravo. 

-allora hai letto il libro di Stephen King?- disse versando del thè nella tazzina -lo so è un po' "casinista" ma lascia del segno vero?- mi chiede porgendomi la tazza 

ma era una visione? cos'era? Il rumore della sua voce calda, quella che avevo dimenticato, mi fece venire la pelle d'oca. Lei era lì, davanti a me, che mi guardava in cerca di una risposta. 

-amore tutto ok? sei pallida- disse avvicinandosi con il pollice verso la mia guancia e sfiorandola. 

Il calore lo sentivo... e come se lo sentito. Era come se eravamo lì, nella biblioteca della casa, come un normale pomeriggio che trascorrevo con lei. Li unici pomeriggi in cui spettegolavamo e parlavamo di libri. 

-ehmm sisisi l'ho letto- dissi cercando di non piangere, mordendomi il labbro.  

-uu perfetto- mi sorrise fiera -oggi vogliamo parlare di quello o preferisci finire il tuo "punto di vista" su "Orgoglio e pregiudizio"?- mi chiese, posizionandosi meglio sulla poltrona.  

-nono parlami del tuo punto di vista m-mamma- dissi e ripensai sull'ultima parola

Non avevo conferma che fosse lì con me, ma ciò non mi negava quel momento con lei.. dopo anni. Ciò non negava l'idea che, dopo anni, avrei ridetto quella parola.

-altro thè?- mi chiese, dopo aver passato due ore, a discutere su quel libro e annuì stringendomi la coperta, precedentemente posta sulla poltrona. 

Era come se fosse tornato tutto alla normalità e se lei in realtà non fosse morta. Mi portai una mano sul ciondolo, come faccio sempre, e mentre lo giravo tra le dita pensavo a cosa facessero loro ad Hogwarts... lui
Richiusi gli occhi e quando li riaprì cercai di abboccare l'aria. Come si fa quando si ha un brutto incubo, che ci si sveglia di soprassalto. O quando sei annegata e devi ritrovare ossigeno.  Quando ripresi fiato, vagai con lo sguardo il posto in cui mi ritrovai. Ero in camera mia, li schemi erano ancora lì  e il libro davanti aperto. 

allora era un sogno... 

Decisi di prendere il libro e andare al capitolo "poteri" e cercare tra i vari paragrafi. Finchè non comparse ai miei  occhi il paragrafo "collegamento spirituale mondo parallelo". Girai verso quella pagina e trovai il pezzetto che cercavo 

𝑇h𝑒 𝑑𝑎𝑢𝑔h𝑡𝑒𝑟 𝑜𝑓 𝑡h𝑒 𝑑𝑒𝑣𝑖𝑙 / 𝑀𝑎𝑡𝑡h𝑒𝑜 𝑅𝑖𝑑𝑑𝑙𝑒Where stories live. Discover now