capitolo 22: il ballo del ceppo

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𝗿𝗲𝘃𝗶𝘀𝗶𝗼𝗻𝗮𝘁𝗼

Finalmente dopo due ore di preparazione eravamo pronte. Io avevo un abito che mi risaltava il seno e le mie curve delicate. Avevo il petto e le spalle scoperte, perchè il vestito ricadeva dolcemente aderendo sulle parti "desiderate": seno, bacino e fianchi. Ricadeva, dal bacino in giù, molto morbido. Aderiva sui fianchi e lasciava la gamba destra scoperta dall'enorme spacco. Era di un colore verde smeraldo, per richiamare il colore della casa. Dietro era scoperto leggermente, dalle spalle ma che risaltasse molto il lato B. 

Aggiustai i capelli con delle onde più mosse e decisi di fare un trucco leggero

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Aggiustai i capelli con delle onde più mosse e decisi di fare un trucco leggero.
 Misi un ombretto brillantinato scuro verde, mascara, corettore, terra e finì il tutto con un rossetto rosso scuro. (si lo so esagerai un po', ma era un ballo, no?)
Aggiunsi la mia collana e ci abbinai degli orecchini pendenti a gocce argentate. 

perfetto 

Mi guardai allo specchio e quasi quasi non mi riconoscevo più: ero veramente io? 

Mentre mi sistemai i capelli entrò Pansy, con il suo vestito di un verde pino.
Era quasi uguale al mio, solamente che lei aveva le spalline sottili, una scollatura notevole che risaltava il suo seno nella media, i lineamenti del bacino e ricadeva morbido ad abito principesco. Aveva i capelli raccolti in modo "disordinato", un trucco più pesante del mio, ma che la risaltasse notevolmente. Era lì sulla soglia della porta, che mi fissava incantata. 

-ho qualcosa fuori posto?- chiesi non capendo del perchè mi guardasse così, da circa dieci minuti

-nono- rispose subito -sei perfetta- aggiunse ammirandomi -guardati- mi urlò -che fregna da paura- mi prese per un braccio e mi fece girare, ammirandomi ancora di più. 

Lei era nella mia camera che saltellava, per quanto stavo bene con quale vestito. Io che ancora, la guardavo confusa, non capivo se mi stava veramente bene o no.  

-quindi sto bene?- richiesi fissandomi allo specchio, stirandomi il vestito 

-sei bellissima Elle- sussurrò per poi abbracciarmi e ricambiai  -andiamo ci aspettano!- aggiunse dopo un po' tirandomi dal braccio 

Uscimmo dalla porta della mia camera e mi trascinava entusiasta. Aveva un sorriso bellissimo e forse questo ballo l'avrebbe portata veramente a divertirsi come meriterebbe.  Io non sono mai stata ad un ballo, quindi non so nemmeno come comportarmi.

-se sbaglio?- li dissi, una volta arrivata alle scale, prima di scendere 

-se non lo fai?- mi chiese lei e io la guardai preoccupata per poi guardare verso le scale -è solo il panico a dirtelo. Ora respira e scendi con me- sorrise, mi prese a braccetto e scendemmo lentamente le scale. Tenevo una mano a braccetto a essa e con l'altra accarezzavo il corrimano della scala, decorato con tanti fiori.

Ai piedi, delle scale, c'era Mattheo in smoking di spalle e Blaise difronte che li parlava. Appena Blaise si accorse di noi, i suoi occhi si fermarono sulla figura di Pansy che sorrise, ricambiando, e portò lievemente lo sguardo a terra, per poi riportarlo su di lui. Mattheo si fermò a parlare con Blaise, perchè si accorse che non lo stava calcolando. E poi successe.
Si girò, seguendo lo sguardo di Blaise, e mi vide. I suoi occhi si spalancarono e mi guardò stupito e innamorato. Aveva lo sguardo perso nei miei occhi color smeraldo e io nei suoi color cioccolato. 
Avete presente quando nei film diventa tutto a rallentatore, in quel momento siete solo tu e lui, il resto scompare o sparisce. Non siete capaci di guardare altrove, perchè i vostri occhi non vogliono guardare altro. Sentite solo il battito del vostro cuore e niente più.
I film non mentono mai ragazzi.
Arrivai finalmente da lui. Pansy andò con Blaise, che se lo portò a braccetto e noi eravamo ancora lì incapaci di continuare o capire cosa fare. I nostri sguardi già parlavano e, senza aprire bocca, le nostre anime si dichiaravano amore eterno.

-sei bellissima- disse finalmente, ingoiando il groppo che li si era creato in gola, ammirandomi 

Abbassai subito lo sguardo diventando rossa, ma due mani si posarono sotto il mio mento.  

-non nasconderti sei bellissima- si avvicinò a me e le nostre bocche si toccarono come la prima volta. come il primo giorno.  

Le sue mani si posarono sui miei fianchi e le mie mani sulle sue spalle. Le nostre bocche erano incondizionate dal piacere e non si vollero staccare. Mi dispiaceva spezzare quell'armonia creata fra di noi. 

-amore dobbiamo andare- li dissi staccandomi, per poi guardandolo mi resi conto di averli lasciato il rossetto sulle labbra -scusa- li dissi pulendolo 

Mi sorrise e mi fece andare avanti, mettendo una mano sulla mia schiena, con l'altra mi indiò l'uscita e trasportandomi verso essa uscendo dalla  nostra casata. Intrecciai la mia mano tra la sua e ci avviammo verso la sala grande.
Arrivammo davanti l'entrata ed ero con il fiato a mille e il cuore che implorava di uscire dal petto. o almeno di cercare una sosta o un punto di ossigeno.

-io ho paura- pronunciai dando libero sfogo ai pensieri, mentre stringevo la mano di Mattheo e guardando fisso la porta.

-non devi- mi disse Mattheo avvicinandosi a me -ci sono io e ti divertirai- mi sussurrò prima di baciarmi, tranquillizzandomi di più

Entrammo nella sala ed era qualcosa di magnifico... il tema era il ghiaccio credo.
Era come se una tempesta di neve si fosse soffermata nella sala, alzai lo sguardo e le stalattiti ricadevano dolcemente verso di noi, i tavoli erano imbiancati e con delle tovaglie di seta bellissime, la pista era ampia piena di ragazzi che ballavano e infondo c'era un albero di natale stupendo.
Ero incantata da quella magia, incantata da quello che si potesse trovare quella sera. Mi sentivo come una bambina nel suo piccolo mondo, al sicuro. Tutto era perfetto: Mattheo come principe azzurro, io in un abito bellissimo e questo posto che sembrava il mio regno di ghiaccio. Era come, se la favola che immaginavo da bambina, si fosse realizzata tirando fuori i miei sogni più belli. Era come se per una sera, il destino volesse regalarmi la serata che sempre sognavo, senza il bisogno di soffermarmi troppo sui pensieri e lasciando fuori il portone i problemi, che in quel momento non mi sarebbero serviti.
Raggiungemmo il tavolo, a metà sala sulla destra, dove c'erano: Draco e Astoria, Blaise e Pansy, JJ e Bel (la corvonero), Tom e una serpeverde. 

-buonasera ragazzi- dissi con un sorriso, staccandomi dal braccio di Mattheo, andando a salutare tutti i rimanenti. 

-ehilà bellissima!- disse JJ, staccandosi dalla ragazza, venendomi ad abbracciare -stupenda- mi sussurrò mentre mi baciò la fronte. 

-come va Cogliona?- disse Draco abbracciandomi, con la sua solita aria di sbruffone da biondo platino. 

-tutto ok coglione- li risposi ridendo e lui ricambiò notevolmente.  

-ancora non lo hai ucciso da parte mia, mi deludi mia cara- disse Tom, facendo il serio per poi sorridere e abbracciarmi. 

-nah forse lo farò dopo, devi aiutarmi con il corpo- li risposi, sussurrando l'ultima frase, e ricambiai il sorriso

Salutai anche le ragazze, o meglio le "accompagnatrici" che mi sorrisero, falsamente ovviamente. Prima di sedermi, posai lo sguardo sulla pista da ballo che si iniziò a riempire di gente e coppie che si trascinavano avvicenda.

-balliamo un po'?- mi sussurrò Mattheo vedendomi evidentemente incantata da quell'atmosfera. Portando una mano dietro la schiena.

Annuì e mi trascinò in pista.
Era tutto veramente magico. Io e Mattheo a ballare un lento, i violini sotto fondo, le coppie che giravano sulla pista, i professori divertiti, ragazzi che si richiudevano tra di loro assaporando a pieno quel momento, l'atmosfera calda e profonda che si sentiva e quella magia di Natale che non avevo mai sentito in vita mia. 

-ti amo piccola- sussurrò tenendo saldi le mani sui fianchi, mentre io ero attaccata a lui, lo sguardo sopra di me ammirando il soffitto, dalla magnifica proiezione di una tempesta di neve. 

-anch'io amore- dissi abbassando lo sguardo, per poi osservarlo e rimanendo imbambolata verso di lui.

Si avvicinò a me e ci baciammo. Questa volta era un bacio passionale e pieno di emozioni che si trasformò in un limone delicato ed eccitante allo stesso tempo. Appoggiammo le nostre fronti, incastrate tra noi due e ci sorridemmo avvicenda. Sembravamo dei bambini. Poggiai la mia testa sulla sua spalla accoccolandomi a lui, mentre la musica ci trasportava tra le note calme e coinvolgenti di un bellissimo lento.
Forse con Mattheo è diverso, forse lui è il principe nascosto di ogni fiaba. Quel principe che all'inizio è il cattivo della situazione, che vuole solo il perdono o l'amore non concesso. Infondo tutti siamo  cattivi, solo perchè meritiamo ciò che ci è stato tolto, tutti meritiamo la fiaba della nostra vita. Dobbiamo solo trovarla senza arrenderci. Certe volta viviamo nell'oblio, ma bisogna cercare la giusta fiaba. Lui è la mia e ora fa parte della mia vita.

𝑇h𝑒 𝑑𝑎𝑢𝑔h𝑡𝑒𝑟 𝑜𝑓 𝑡h𝑒 𝑑𝑒𝑣𝑖𝑙 / 𝑀𝑎𝑡𝑡h𝑒𝑜 𝑅𝑖𝑑𝑑𝑙𝑒Where stories live. Discover now