capitolo 31: giochiamo al loro gioco

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𝗋𝖾𝗏𝗂𝗌𝗂𝗈𝗇𝖺𝗍𝗈

-hai intenzione di andare?- mi chiede Marcus coricato sul mio letto, rompendo il silenzio che si era creato tra di noi.  

-tu hai intenzione di andare?- li chiedo io, mentre sono seduta sulla poltrona a leggere il mio libro. 

-le feste sono belle, ma se devo avere il fiato sul collo dei tuoi amichetti è una rottura di coglioni- mi dice prendendo una canna dai jeans e accendendola. 

In questi giorni i miei "amici" ci sono stati molto dietro, Ogni spostamento, ogni movimento, ogni lezione.. erano dietro di noi ad osservarci. Non so se fosse gelosia, ma la cosa era alquanto stancante. Fidatevi sono una rottura di palle. Non abbiamo un minimo di privacy, che svoltando l'angola c'è li troviamo dietro.

-ma che te frega, stasera beviamo, ci sballiamo e magari conoscerai qualcuno- dissi innocente, cercando di convincerlo con ancora gli occhi  sul mio libro.

-che palle Elle, non puoi usare i miei punti deboli però!- mi urlò alzandosi dal letto di scatto e guardandomi brusco, e io me la ridevo -va bene- disse dopo un po' arreso 

-siiii- sorrisi e lo andai ad abbracciare, per poi tornare sulla mia poltrona a leggere. 

Sono le 19, tra due orette ci sarebbe stata la festa in sala comune, naturalmente organizzata dai serpeverde. Io e Marcus siamo stai in camera a fumare o a farci venire in mente qualcosa per la festa,  ma lui è stato tutto il tempo a dormire. 

-ti dispiacerebbe se vado a farmi una doccia?- li chiesi, vedendo che si era appena svegliato 

-nono- sbadigliò -io vado in camera a farmene una- disse poi stiracchiandosi 

-non ci metto molto, falla da me... ma vatti a prendere i vestiti- li proposi, mentre andavo nel mio armadio  

-nah, vado a vedermi il mio compagno di stanza nudo- disse fiero, immaginandosi già la scena. che cretino.  

-fai schifo coglione- risi e li lanciai un cuscino in faccio. Lo prese al volo e me lo tirò, per poi uscire dopo avermi salutato. Io adoro quel ragazzo. 

Se ne andò e rimanemmo che alle 21 sarebbe venuto a prendermi. Io mi buttai in doccia e feci le solite cose. Dopodiché uscì e mi asciugai i capelli. Infilo un intimo nero e mi dirigo verso l'armadio. Ho cambiato un bel po' lo stile che avevo, ma per le feste non si è mai sobri no? Vagando un po', opto per un tubino nero che risaltasse le mie forme, notevolmente cambiate,  e mettesse in evidenzia tutti i miei tatuaggi. Tranne quello nascosto, naturalmente.
E' un tubino nero: abbraccia morbidamente il seno, corto leggermente sopra metà coscia, le strisce, dal seno in giù, ricadono sul busto valorizzandolo. 

Metto dei tacchi neri lucidi, con un leggero tacchetto,  e mi trucco andando sul pesante: ombretto grigio chiaro, mascara, correttore e un rossetto rosso scuro

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Metto dei tacchi neri lucidi, con un leggero tacchetto,  e mi trucco andando sul pesante: ombretto grigio chiaro, mascara, correttore e un rossetto rosso scuro. 

𝑇h𝑒 𝑑𝑎𝑢𝑔h𝑡𝑒𝑟 𝑜𝑓 𝑡h𝑒 𝑑𝑒𝑣𝑖𝑙 / 𝑀𝑎𝑡𝑡h𝑒𝑜 𝑅𝑖𝑑𝑑𝑙𝑒Where stories live. Discover now