capitolo 27: decisioni

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𝗿𝗲𝘃𝗶𝘀𝗶𝗼𝗻𝗮𝘁𝗼

L'acqua della vasca scorre lungo la mia schiena, concedendomi un senso di tranquillità. Ho perso la cognizione del tempo per quanto io sia qui, nella vasca a godermi l'acqua calda piena di sapone. Sono andata in piscina solo per restare lì e pensare, ma ciò mi ha riportato nella mia camera ha fare un bagno caldo. Il problema che la divido anche con le ragazze, ma per fortuna il bagno è a parte. Mi trasporta la quiete e i miei occhi puntano sulla finestra, in alto, dove si vede qualche albero pieno di neve, penso a come sarebbe vivere qui da soli... senza pensieri.
Solo tu, la neve e il mondo scompare. 
A interrompere i pensieri fù Pansy, che bussò alla porta 

-Elle tutto ok? sei chiusa lì da un oretta e passa. Vedi che sono le 21. Io e Bel ci siamo sbrigate, ma andiamo con i ragazzi a prendere del cibo in paese.- disse avvisandomi, per poi salutarmi insieme a Bel dall'altro lato della porta. 

Perfetto direi, quello che cercavo. Uscì dalla vasca e mi tamponai il corpo delicatamente, legandomi i capelli con un asciugamano. Infilai il mio intimo e uscì dalla camera con una giacca nera felpata, fino a metà coscia. Andai nel mio armadio in cerca di un vestito, ma ne scorsi uno sul letto con un biglietto 

<metti questo per la serata di capodanno, consideralo il regalo in ritardo per natale

da Pansy e Bel> 

Era un abito nero di seta, leggermente scoperto sul seno, lo risaltava molto, era fino a metà coscia, le maniche di un  velluto morbido e caldo, la gonna era a "fazzoletto" ma con uno spacco avanti, scopriva notevolmente le gambe e, grazio a dio, copriva bene. loro quando scelgono i vestitini sono micidiali.

lo infilai e mi calzava a pennello, ci abbinai degli stivaletti neri, i miei orecchini pendenti argentati, dopodiché asciugai i capelli lasciandoli naturali mossi, misi un po' di mascara e il corettore per le occhiaie

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lo infilai e mi calzava a pennello, ci abbinai degli stivaletti neri, i miei orecchini pendenti argentati, dopodiché asciugai i capelli lasciandoli naturali mossi, misi un po' di mascara e il corettore per le occhiaie. Non volevo "abbondare", infondo era solo la festa di capodanno. 

Guardai l'ora sul mio orologio: le 22. Iniziai a scendere le scale e vidi delle candeline portare verso il salotto... strano

-Pansy? JJ? Tom?.. ragazzi?- inizia a chiamarli preoccupata, mentre percorrevo le scale con le candele -se è uno scherzo uscite- dissi infuriandomi.

Arrivai finalmente in salotto e notai una scatola, sul tavolino, con un bigliettino rosa sopra. 

<apri piccola Perez> 

Feci come diceva e dentro era posto un bracciale con un serpente, quelli che fanno un effetto come se il serpente ti stringesse il polso. Lo ammirai molto stupefatta e poi sentì una presenza dietro di me. 

-non dovevi farlo- dissi girando tra le mani quel bracciale stupendo -ci avrai speso una fortuna- aggiunsi ancora, osservandolo e girandolo tra le mani delicatamente  

𝑇h𝑒 𝑑𝑎𝑢𝑔h𝑡𝑒𝑟 𝑜𝑓 𝑡h𝑒 𝑑𝑒𝑣𝑖𝑙 / 𝑀𝑎𝑡𝑡h𝑒𝑜 𝑅𝑖𝑑𝑑𝑙𝑒Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora