capitolo 36: "nono non di nuovo"

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𝗋𝖾𝗏𝗂𝗌𝗂𝗈𝗇𝖺𝗍𝗈

-e queste tre settimane di studio se né sono andate finalmente- disse Pansy buttandosi sul mio letto 

-non me ne parlare... non sopporto più niente- disse Bel buttandosi anch'essa, affianco a Pansy

-cavolo devono per forza spremerci così?- disse Blaise, mentre iniziò a mangiare delle patatine  di ieri.

-ma che ne so sono pazzi- rispose Bel stendendosi meglio su JJ

Eravamo in camera mia e c'erano tutti. In queste tre settimane ci hanno tartassato di compiti e verifiche solo per un riquadro generale. La cosa positiva, oltre ad averli terminati con successo, è stato studiare insieme. Essendo che non condivido la camera con nessuno, la mia camera è diventata un covo. Ogni sera ci rifugiavamo per studiare e nel fine settimana a vederci dei film. Io e Mattheo facevamo sesso e ci divertivamo, il nostro rapporto sta crescendo bene e per un momento mi sono sentita bene

-chi vuole farsi una canna? o anche dell'erba nuova- chiese Marcus, tirando fuori dallo zaino varie bustine

Marcus si è adattato bene con tutti e, anche se ci è voluto un po', ormai fa parte definitivamente del gruppo. 

-ragazzi appena mi cambio scendo giù a prendere del cibo, volete qualcosa?- chiesi alzandomi dalla poltrona 

-i biscotti al cioccolato e credo che sia avanzata molta pizza di stasera- disse Pansy 

-prendi anche il cioccolato- mi rispose JJ, mentre teneva in braccio Bel 

-va bene, spero di portare tutto- dissi ridendo 

-ti do una mano io amore- mi rispose Mattheo, alzandosi anch'esso.

Annuì e andai prima in bagno a cambiarmi. Misi una felpa, rigorosamente di Mattheo, e del leggings per stare più comoda. Alzai i capelli in una coda e uscì dal bagno. Feci cenno a Mattheo e uscimmo dalla sala comune. Mentre percorrevamo i corridoi ormai deserti, raggiungemmo la parte del giardino nel castello dove mi persi a guardare le stelle di quella sera. 

-al ritorno passiamo di nuovo piccola- mi sussurrò Mattheo e mi lasciò dei dolci baci, che finirono per  trasformarsi in limoni 

Arrivammo in cucina ed era vuota, per fortuna. Mattheo riuscì a prendere i biscotti e la pizza.. io trovai il cioccolato e mi si illuminarono gli occhi, appena vidi la ciotola di caramelle. La presi e riuscì anche a prendere una bottiglia di vodka. 

-preso tutto?- mi chiese sussurrando e io annuì 

Mentre ritornavamo mi stavo per scontrare con qualcuno, ma mi riuscì a prendere per le spalle e a non farmi cadere 

-ehi piccola Perez attenta- mi disse sorridendo, era un ragazzo. 

Alzai lo sguardo e incrociai gli occhi di Diggory. 

-ehi Ced come va?- li chiesi, mentre con le man trattenevo le cose. 

-bene bene Elle- rispose sorridendo 

io e Cedric non eravamo tanto amici, ma scopavamo qualche volta. Anche quando non avevo niente da fare. E' un ottimo ragazzo, mi ascoltava e una volta mi presi una bella cotta. Ma capì che non era per me. 

-qualche problema amore?- chiese Mattheo, venendo vicino a me e guardò Cedric dall'alto verso il basso

-nono salutavo un amico- dissi, sorrisi a Mattheo che si tranquillizzò leggermente 

-ehi Riddle- lo salutò ma in cambio ricevette un occhiata -va bene... Comunque domani sera ci sarà una festa nella casa dei corvonero, spargete la voce e cercate di portare da bere. Il tema è l'elegante sapete come sono loro- ci informò 

-va bene.. ci saremo e porteremo anche altri serpeverde- dissi sorridendo e ricambiò

-va bene- mi sorrise -Riddle- lo salutò con un cenno -Elle- disse a me con un sorriso -ci vediamo ragazzi- aggiunse e poi se ne andò, girando l'angolo

Subito dopo che lo girò, noi percorremmo i corridoi e vidi lo sguardo di Mattheo bruciarmi addosso. Chiamatela gelosia, ma questa è gelosia al 110%

-che c'è- chiesi girandomi e guardandolo

-tu e Cedric- chiese iniziando a trarre ipotesi

-si, ma molto tempo fa Mattheo- dissi diretta, continuando a camminare 

-ah perfetto- mi rispose infastidito

-dai non iniziare... come se tu eri santo quando non stavamo insieme- dissi e mi girai, vedendolo che rimase zitto -come immaginavo- dissi, proseguimmo per poi arrivare in camera 

restammo lì a vederci un film e io a ingozzarmi di caramelle. Mattheo mi ha rivolto qualche occhiata, ma era seduto vicino al fratello e io tra Marcus e JJ. Odio quando fa il geloso, ma spero si calmi perché non è l'unico a non aver fatto cose quando non stavamo insieme. 

il giorno dopo...
oggi è sabato e sono le 5 del mattino. Non ho chiuso occhio tutta la sera. Ero sovrappensiero e i ragazzi dopo il film si sono addormentati qui. Decido di alzarmi e andare verso il bagno dove mi faccio una doccia calda. Il mio problema è che quando sono sovrappensiero mi salgono pensieri su pensieri, tant'è che mi distruggono e mi vengono gli attacchi di panico. Non so come spiegarlo ma è come se ti tieni tutto troppo dentro e solo quando sei in "pace" o "calma", ritorna come una palla al balzo.
Mentre ero in vasca sento il bisogno di respirare. Mi asciugo, infilo un jeans e una maglietta e mi smaterializzo verso il lago nero. Un venticello di brezza fresca mi travolge fino le ossa ma sono così incasinata sui pensieri che non so come controllarmi. 
I miei pensieri iniziano a ripercorrere il passato, mi sento soffocare ed è come essere punti da mille aghi dentro di me. Sento una scarica elettrica percorrermi la spina dorsale e cado con le ginocchia a terra, sentendo subito dopo mancarmi il respiro. 

poi successe, quello che non doveva succedere

Dalle mie mani uscì una scia di fuoco, che si trasformò in un cerchio introno a me. Mi sentì mancare il respiro e il battito iniziò ad accelerare più del normale. 

-nono non di nuovo- sussurrai iniziando a perdendo il controllo 

Le fiamme si alzano e appena le vedi, mi tornarono in mentre le urla di mia madre e mia sorella. L'immagine della casa che va a fuoco e io lì che la guardavo, vedendo le finestre spaccarsi e le urla dopo un po' cessare. Subito dopo sento delle voci, alzo lo sguardo e vedo i ragazzi guardarmi preoccupati e Mattheo spaventato, che non capiva cosa succedesse  

-allontanatevi- urlo, cercando di non perdere il controllo 

Le mie mani stringono il terreno sotto di me e io, ancora in ginocchio, cerco di respirare. 

-Elle ascoltami- cerca di parlarmi JJ -Tranquilla va tutto bene. Elle respira e calmati ti prego- cercai di dirmi piano, ma in compenso ricevette delle fiamme più alte e vedi che si allontanarono tutti di scatto 

-JJ- cercai di dire respirando -allontanatevi non voglio farvi male- dissi ancora e si allontanarono piano, eccetto Mattheo -va via- dissi trattenendomi 

-no! So che non mi farai male Elle, lo so- disse lui tranquillo avanzando 

-Mattheo ho paura- dissi iniziando a piangere, le mie mani imprecavano pietà mentre inforcavano nel terreno e le fiamme intorno a me si fecero più vive.

-lo so ma ora respira e cerca di calmarti Elle... pensa alle sere al lago, le notti passati insieme, pensa a quando ti calmavi tra le mie braccia, Elle- continuò a dire e iniziai a respirare più Tranquilla -brava continua così amore perfetto- disse vedendo le fiamme cessare, e avanzò lentamente. 

Vidi che tutto cessò, ma mi sentì esausta e senza forze di vita. Credo che sussurrai il nome di Mattheo prima di cadere in un buio totale.

𝑇h𝑒 𝑑𝑎𝑢𝑔h𝑡𝑒𝑟 𝑜𝑓 𝑡h𝑒 𝑑𝑒𝑣𝑖𝑙 / 𝑀𝑎𝑡𝑡h𝑒𝑜 𝑅𝑖𝑑𝑑𝑙𝑒Where stories live. Discover now