capitolo 13: isolata

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𝗋𝖾𝗏𝗂𝗌𝗂𝗈𝗇𝖺𝗍𝗈

Questa mattina mi sono svegliata in camera mia con affianco Riddle nudo che dormiva ancora. Sono le 4 del mattino e decido di entrare in doccia e prepararmi, anche se non avrei svolto le lezioni questa mattina. Mentre il getto d'acqua vagava tra il mio corpo, il sogno si faceva più vivo che mai nella mia testa e ad accompagnare l'acqua furono anche le mie lacrime. 

Misi a strofinarmi con la spugna il corpo e passai la mano sulla cicatrice a basso ventre e poi man mano sul bacino. Cerco di coprire quelle cicatrici, ma quando faccio la doccia o mi spoglio per un momento ritornano. Ho cercato di fare una magia per coprire i segni, ecco perché Riddle ancora non sa nulla. Per lui anche stasera sono stata una scopata e via.. anche se forse inizio a provare qualcosa... ma sono una Perez e non posso provare niente. 

Esco dalla doccia e mi asciugo i capelli, dopodiché prendo il mio intimo nero e vado verso l'armadio dove metto dei pantaloni marroni e un maglioncino del medesimo colore più scuro. Mi trucco leggermente, mascara e correttore,  e infilo delle Nike nere.

 Mi trucco leggermente, mascara e correttore,  e infilo delle Nike nere

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Il lago nero alle 6 del mattino è la cosa più bella. C'è l'alba che colora gli alberi e riflette sul lago... colorando anche lo sfondo del castello dove le luci si spengono e lasciano luce ai raggi flebili del sole. Ho lasciato Riddle in camera mia con un biglietto e me ne sono venuta qui dove passerò il resto della giornata, 


MATTHEO
Mi sveglio con un leggero sorriso sul volto ricordandomi della notte precedente... ho scopato con Elle dopo che ha avuto un attacco di panico. Non so nemmeno che mi fosse preso, ma ho colto il momento. Vago con la mano sulla destra ma tutto ciò che sento è un letto vuoto, dopodiché tocco qualcosa.. un biglietto. mi strofino gli occhi e lo apro 

<grazie per ieri Riddle, ci vediamo alle 16 al lago nero per continuare il progetto... porta tu i libri. Perez>

Non capisco perchè sia uscita così. Ma poi sono le 7:30 chissà a che ora si è svegliata. bho. scendo dal letto e vado in camera mia a vestirmi dove poi raggiungo gli altri a colazione. 

-dov'è Elle?- mi chiede JJ appena mi siedo a tavola, preoccupato  

-non lo so- risposi iniziando a mangiare un cornetto mentre sbadiglio e strofino gli occhi. 

-non la vedo da ieri e stamattina non era in camera- disse JJ, chiedendomi ancora di lei 

-sarà uscita prima- affermò Pansy bevendo del caffè

-avete litigato?- chiese Draco  e mossi la testa in segno di negazione 

-strana- ammise mio fratello Tom mentre leggeva il giornale 

-si Elle è così, adora.. Isolarsi... spero solo che stia bene- disse JJ portando gli occhi sul caffè 

"spero solo che stia bene" cosa doveva avere per far preoccupare così tanto JJ? è vero non mi ha spiegato i suoi attacchi di panico... ma quando lo vista ieri il mio cuore ha come perso del battiti. Era sul letto che si portava le mani alla gola, non respirava e cercava di urlare. Come se qualcuno di invisibile la stesse strozzando 

-JJ una domanda...- provai a dire e lui mi guardò -Elle fa spesso incubi?- chiesi e lo vidi sbiancare di colpo. 

Che ho detto di male? 

-i-in c-che senso?- cercò di dire ma balbettò 

-ti ho fatto solo una domanda- 

"𝐸𝑙𝑙𝑒 𝑝𝑒𝑟𝑐hé 𝑛𝑜𝑛 𝑚𝑒 𝑙'h𝑎𝑖 𝑑𝑒𝑡𝑡𝑜.." sentì che pensò lui "𝑑𝑒𝑣𝑜 𝑡𝑟𝑜𝑣𝑎𝑟𝑙𝑎" 

-nono, non so niente- si alzò -ci vediamo a lezione ho dimenticato la bacchetta in camera- disse e poi sparì uscendo dalla sala

-strano... alloraaaa che si fà di Halloween?- chiese Pansy euforica

ELLE
Ero stesa su una roccia e difronte avevo il lago. Ero finalmente tranquilla, gli occhi chiusi, sull'erba, senza pensieri...  ma una voce mi trovò.

-perché non me lo hai detto?- disse JJ appena arrivato, piombandosi davanti a me 

-buongiorno anche a te, detto cosa?- chiesi non capendo di cosa parlasse 

-che sono tornati ELLE!- disse cercando di trattenersi a non arrabbiarsi con me

mi si congelò il sangue...  da chi l'aveva scoperto? 

-non ricominciare JJ- dissi seria, richiudendo gli occhi e abbandonandomi a quell'aria.  

-ELLE LO SAI CHE DOVEVI DIRMELO!- disse ma alzò di più la voce 

-so risolverla da sola questa cosa lo sai- cercai di dirlo con calma, ma non avevo più pazienza

-ELLE CAZZO MA DEVI DIRMELO LO SAI CHE E' SUCCESSO L'ULTIMA VOLTA!- urlò preso dalla furia 

-PENSI CHE NON LO SAPPIA JJ!? eh!? PENSI CHE NON LO SAPPIA!- mi alzai e andai alla sua altezza -SONO TORNATI IERI E MI HANNO RIFATTO VIVERE L'ORRORE NELLA CASA!- urlai e lo sorpassai 

-ora dove vai!- mi sentì dire dietro di me

-vai a farti fottere!- dissi e ritornai correndo nel castello 

Varcai i corridoi mezzi vuoti e le mie gambe mi condussero fino alla porta dell'aula, che avevamo pulito io e Mattheo della punizione. 

Questa volta era ordinata, con una luce pazzesca che la illuminava e riempiva di calore. Mi levai la giacca marrone e l'appoggiai su una sedia restando con la maglietta bianca. Girai tra i vari scaffarli e ancora immaginavo la provocazione che feci a Mattheo, un sorriso comparì spontaneo. Scorsi l'indice sulle varie copertine vecchie e ne trovai una di copertina rigida che catturò la mia attenzione. Mi soffermai, lo presi e lessi il titolo "leggende di morte" con inchiostro nero. Chissà che libro è. Sfogliai le varie pagine e cadde un foglio in pergamena: 

𝖺𝗅𝗅𝖺 𝗆𝗂𝖺 𝖽𝗂𝗌𝖼𝖾𝗇𝖽𝖾𝗇𝗍𝖾.... 𝖳𝗋𝗈𝗏𝖺 𝗊𝗎𝖾𝗅𝗅𝗈 𝖼𝗁𝖾 𝖼𝖾𝗋𝖼𝗁𝗂 𝗂𝗇 𝗍𝖾 𝗌𝗍𝖾𝗌𝗌𝖺 𝗍𝗋𝖺 𝗊𝗎𝖾𝗌𝗍𝖾 𝗉𝖺𝗀𝗂𝗇𝖾...

e c'era il simbolo della mia famiglia, o meglio di mio padre... il simbolo dei doni della morte.... 

𝑇h𝑒 𝑑𝑎𝑢𝑔h𝑡𝑒𝑟 𝑜𝑓 𝑡h𝑒 𝑑𝑒𝑣𝑖𝑙 / 𝑀𝑎𝑡𝑡h𝑒𝑜 𝑅𝑖𝑑𝑑𝑙𝑒Where stories live. Discover now