5 - Vipera in fuga

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Chuuya stava passeggiando a passo lento attraverso il più grande (e l'unico) parco del paese. Era una fresca domenica di primavera, non usciva di casa dal ballo del sabato precedente. La sua prima settimana nella villa non era stato affatto riposante. L'aveva trascorsa, infatti, occupandosi di diverse faccende burocratiche. Giovedì e venerdì aveva ospitato il notaio per sistemare il trasferimento della proprietà e per preparare una richiesta per edificare un gazebo nel cortile. Gli altri giorni li aveva passati sistemando gli affari, firmando scartoffie e scrivendo lettere sia di piacere che di lavoro. Con tutto quel lavoro da fare aveva persino trascurato l'esercizio fisico, cosa che non era assolutamente da lui.

Quella domenica l'avrebbe volentieri passata al caldo, in casa sua, ma Tachihara l'aveva praticamente sbattuto di casa ritenendo che il sole fa bene alla pelle e l'aria fresca alla salute. Chuuya era talmente stravolto che non aveva avuto voglia di arrabbiarsi e ribattere. Tachihara dopo tutto aveva pienamente ragione, quella tranquilla passeggiata domenicale si stava rivelando un vero toccasana.

Chuuya si guardò intorno sospirando. Era così silenzioso quell'angolo del parco, tranquillo ed ombreggiato. L'ideale per rilassarsi. In lontananza lungo i sentieri che attraversavano la macchia verde c'era qualche nobile che come lui si stava godendo una passeggiata. C'erano anche ragazzi e bambini di più umili origini che in lontananza giocavano calciando una palla di cuoio. A quella vista Chuuya sorrise.

Poco più in là, fuori dal parco intravide un bar dall'aria tranquilla ed invitante. Forse poteva fermarsi a fare colazione. Un croissant e un cappuccino non sono mai di troppo.

Stava contemplando l'idea di uscire dal parco per mangiare qualcosa quando un grido esasperato lo fece sobbalzare. Si girò di scatto solo per vedere miss vipera in compagnia del duca Dazai sul sentiero poco distante da lui.

Non potè evitare di osservarli incuriosito. Lei parlava indignata così forte che Chuuya la sentiva fino lì senza minimamente sforzarsi.

- Perchè continuate a dire cose del genere, duca. Volete farmi svenire in mezzo al sentiero? Non sapete proprio come si tratta una ragazza. Siete imbarazzante, vergognoso, cattivo...

- Deplorevole.

Suggerì Dazai con un sorrisino divertito, ammiccando in direzione di Chuuya. Okay, il signor duca lo aveva evidentemente riconosciuto.

- E deplorevole.

Sbottò lei nervosa, cogliendo il consiglio di Dazai, detto ciò gli mollo uno schiaffo e si incamminò da sola lungo la strada. Ad un certo punto si voltò:

- E non provate a seguirmi. Inutile uomo!

A testa alta si allontanò dal duca, passando accanto a Chuuya con un versò sdegnoso per poi sparire dalla vista attonita del marchese.

- Piaciuto lo spettacolo mattutino, Chuuya-kun?

Ghignò Dazai dopo averlo raggiunto, mentre si massaggiava la guancia arrossata. Chuuya spostò lentamente gli occhi su di lui, con le spalle rigide e le labbra tirate.

- Le cose tra voi non sembrano andare molto bene.

- È un buon motivo per festeggiare. Stavi facendo una passeggiata?

- Sì... Ma questo non vuol dire che desidero essere seguito.

Sbottò Chuuya, già soffrendo la sua perdita di tranquillità.

- Ma certo, certo... Non era mia intenzione importunarti, Chuuya-kun. Stavo per andare a comprarmi la colazione in quel bar per festeggiare l'allontanamento della vipera.

- Oh.

Chuuya guardò con rimpianto il bar nell'angolo. Voleva proprio andare lì, e ora per questo spilungone-importuna ragazze doveva cambiare il suo fantastico programma.

Abisso - SoukokuWhere stories live. Discover now