27- Non aspettatevi che Natsuo faccia come Gesù pt.2

803 104 103
                                    

Una fenice.

Dazai guardò la carta e sorrise internamente, doveva ammettere che quella ragazza ci sapeva davvero fare. Non riusciva a capire come aveva fatto a mettere la carta nel cappello di Chuuya, che avesse predetto che sarebbe morta? Come faceva a sapere che oggi il marchese avrebbe messo proprio questo cappello? E Chuuya come aveva fatto a non accorgersene fino a questo momento?

- Una fenice?

Domandò Tachihara confuso.

- È un animale mitologico che risorge dalle proprie ceneri.

A quelle parole i ragazzi del circo si guardarono e Dazai riuscì a distinguere nei loro occhi un luccichio di speranza. Per quanto ammirasse Natsuo, biasimava la sua scelta. Alla morte non si scappa, il suo corpo stava ancora bruciando e nell'aria c'era il pessimo odore di carne consumata dal fuoco, che senso aveva illudere Chuuya e i suoi ragazzi con questa carta quando era evidente che non c'era più speranza.

Natsuo era morta, andata, presto di lei sarebbe rimasto solo un mucchietto di cenere e ossa bruciate. Non sarebbe resuscitata, non sarebbe tornata da loro.

Il massimo che Dazai poteva sperare era che il fantasma della ragazza perseguitasse quell'idiota di suo cugino fino alla sua morte. Chuuya lo guardò in cerca d'aiuto e lui intuì che voleva dire qualcosa ai ragazzi attorno a lui, ma non trovava le parole. Si fece coraggio e parlò lui al posto suo.

- Ragazzi, non illudetevi.

Chuuya annuì e continuò personalmente, Dazai sapeva quanto gli stava costando fatica.

- Dazai ha ragione, dobbiamo essere forti e sostenerci a vicenda, come abbiamo sempre fatto. Ora tornate al circo, riposatevi, piangete se ne avete bisogno e aiutatevi a vicenda. Domani verrò da voi e capiremo cosa fare, con il circo.

I ragazzi si guardarono, poi Higuchi fece un respiro profondo per farsi forza e parlò a nome di tutti:

- Abbiamo già scelto cosa fare, Chuuya-Kun. Non porteremo avanti il circo senza la sua anima. Abbiamo tutti un po' di soldi da parte. Proveremo a sistemarci e a trovare un lavoro diverso in zona, poi se il destino ci benedirà con un degno sostituto di Natsuo, potremmo riprendere con il circo.

Le ultime parole gli restarono incastrate in gola e gli occhi della maggior parte degli artisti si fece lucida, evidentemente non era stata una scelta semplice. Però Dazai era d'accordo con loro, era la cosa giusta da fare. Chuuya irrigidì le spalle e chinò il capo.

- Capisco la vostra scelta e la rispetto. Se mai avrete bisogno di aiuto la mia porta sarà sempre aperta.

- Anche tu, Chuuya-San. Viene a cercarci se hai bisogno di noi, i soldi non comprano la felicità, gli amici sì.

Sorrise tristemente Gin e tutti annuirono e Chuuya si lasciò scappare una smorfia che doveva essere un tentativo di sorriso.

- Domani verrò comunque, per sistemare le faccende burocratiche.

Disse Chuuya sistemandosi il capello in testa e mettendo la carta in tasca.

- Grazie Chuuya-San, a domani.

I ragazzi uno ad uno salutarono Chuuya e se ne andarono, lasciando Koyo, Yosano, Chuuya e Dazai da soli.
Chuuya si appoggiò a Dazai e lui lo sostenne come potè, evidentemente il marchese era stremato da tutto quello che era appena successo. Dazai era davvero contento di essere accanto a lui.

La folla nel frattempo si era diradata, lo spettacolo era finito, il fuoco stava bruciando quel che restava della catasta di legna, del corpo di Natsuo non c'era traccia.

In mezzo alla folla Dazai individuò il cacciatore di streghe avvicinarsi, prese la mano di Chuuya di colpo e lo tirò da una parte.

- Andiamo via Chuuya-kun. Ci vediamo, signore mie.

Salutato rapidamente Koyo e Yosano trascinò Chuuya tenendo un passo sostenuto lontano da lì, alla carrozza del marchese.

Il viaggio verso la villa fu silenzioso, Chuuya si calò il cappello sugli occhi e restò appoggiato al sedile, immobile, con le braccia incrociate per tutto il viaggio. A Dazai venne il dubbio che stesse nascondendo le lacrime, ma non stava singhiozzando. Era semplicemente immobile, il duca cominciò a pensare che forse stava dormendo.

- Chuuya-kun?

Quando arrivarono lo scosse delicatamente per una spalla e siccome il marchese non diede segno di vita gli prese il cappello. Chuuya non stava nè dormendo nè piangendo, stava fissando il vuoto in maniera imbronciata. Dazai sospirò e lo prese per mano e lo trascinò di peso fuori dalla carrozza, fino dentro alla villa, poi lo sedette su un divanetto.

- Siamo degli idioti Dazai.

- Hm?

- Avremmo potuto salvarla... Fare qualcosa.

- E cosa?

- Un evasione? Non lo so...

Dazai sospirò e scosse la testa.

- Natsuo avrebbe potuto scappare, ti ha lasciato quella carta nel cappello, ha deviato un proiettile con un pugnale. Era assolutamente in grado di svignarsela, ma non l'ha fatto.

- Evidentemente non è riuscita. Lei non si sarebbe mai lasciata uccidere senza lottare.

- Ci ho pensato tutta la notte, Chuuya-kun. Cosa credi che sarebbe successo se fosse evasa? Dostoevskij se la sarebbe presa con te e soprattutto con i ragazzi del circo. Natsuo lo sapeva e ha scelto di proteggere tutti quanti, ha scelto il male minore.

- No, ti sbagli. Non la conosci. Era un'inguaribile egoista. Non sarebbe mai morta per qualcuno. Non capisco.

Chuuya si prese la testa tra le mani e Dazai gli appoggiò dopo un attimo di titubanza una mano sulla testa.

- Ormai non c'è più niente che possiamo fare, non serve a nulla rimuginare sul passato.

Chuuya grugnì una risposta stringendosi nelle spalle, Dazai attraverso la mano posata sulla testa di Chuuya avvertiva il suo corpo fremere di rabbia e nervosismo e si chiese cosa potesse fare per lui.

- Vuoi allenarti? Possiamo combattere come abbiamo fatto altre volte?

Chuuya non rispose, tra di loro cadde un silenzio carico d'attesa, poi Chuuya sussurrò poche parole. Dazai se le aspettava, ma quando le sentì il cuore gli balzò ugualmente nel petto.

- Posso avere un momento di debolezza anche questa sera, duca?

Dazai socchiuse le labbra:

- Eh?

Chuuya si girò di colpo e premette le labbra contro le sue. Dazai si aspettava anche questo, ma non si aspettava che il suo cuore battesse ad una tale velocità. Sostenne Chuuya per la nuca attirandolo a sè.

Nonostante tutto... Amava terribilmente gli attimi di debolezza del marchese.

A. A.
Ho come l'impressione che mi odierete dopo i prossimi due capitoli. E qui che si deve porre la fatidica domanda: che finale vi aspettate? Felice, triste, mezza via?

Abisso - SoukokuTempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang