24 - Piacevole chiacchierata con chi ho voglia di uccidere

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- Direi che è ora di tornare alla villa, marchese.

Sussurrò Dazai, erano sdraiati sulla sabbia, poco lontano dal mare e Chuuya si era addormentato addosso a lui. Il marchese si svegliò mugugnando qualcosa poi si tirò su a sedere.

- Diamine, hai ragione. Ci aspettano quasi due ore a cavallo per tornare, dobbiamo sbrigarci.

- Scusa se ti ho svegliato Chuuya-kun.

- Nessun problema, hai fatto bene. Ora andiamo.

I due giovani si alzarono, avevano i vestiti pieni di sabbia e umidità, si sistemarono come poterono prima di montare a cavallo, Chuuya davanti e Dazai dietro di lui. Come al solito.

Il viaggio di ritorno fu silenzioso, impastato di sonno e imbarazzo. Il buio aveva nascosto il loro amore a occhi indiscreti, ma non alla loro memoria. Entrambi concordarono internamente, ognuno per sè, che non avrebbero ritirato fuori l'accaduto per nulla al mondo. Certi momenti devono restare segreto, istanti separati dal normale scorrere della vita.

- Ci sarai domani sera alla festa dei Tanizaki?

- Sì.

Rispose semplicemente Chuuya. Stavano per arrivare davanti al maniero di Dazai, erano entrambi infreddoliti dal vento notturno e indolenziti per la cavalcata.

- Allora ci vediamo là, marchese.

Mormorò Dazai mentre Chuuya fermava il cavallo e lo aiutava a scendere davanti al grande cancello di ferro battuto.

- Ovviamente, duca. A domani.

Dazai prese la mano di Chuuya e gli baciò il dorso, ringraziando Dio, o chiunque stesse nei cieli, per i modi barbari del marchese a causa colpa dei quali preferiva non indossare i guanti e andare a cavallo stretti l'uno all'altro piuttosto che in un'austera carrozza.

- Buonanotte, marchese.

- Buonanotte, Dazai.

Il duca sorrise prima di sgattaiolare indisturbato dentro il giardino della villa.


La villa dei Tanizaki era proprio in centro al paese. Un enorme edificio che i due fratelli avevano ereditato dal loro nonno materno. Il giardino e la villa dei ricevimenti andavano via via riempiendosi man mano che scendeva la notte. Nobili di tutto il paese e dintorni si stavano radunando per festeggiare il raggiungimento della maggior età da parte della più piccola dei due fratelli: Naomi Tanizaki.

Chuuya giunse alla villa quasi in perfetto orario. Il giardino non era ancora pieno, segno che molti nobili erano in ritardo. Tra i quali evidentemente c'era anche il duca. Il marchese si fermò su una panchina del giardino in attesa dell'arrivo dell'amico, ben presto venne raggiunto da un signore sulla cinquantina che desiderava discutere di affari. Davvero un modo entusiasmante per passare il tempo.

Dazai si presentò con un'abbondante mezz'ora di ritardo e non era nemmeno l'ultimo arrivato. Membri dell'alta nobiltà e aristocrazia cittadina continuava ad arrivare a frotte. Sarà anche gente per bene, pensò Chuuya, ma arrivare in ritardo non rende più rispettabile, anzi è segno trascuratezza e cattiva educazione.

- Buonasera marchese, mi stavate aspettando per entrare?

Sorrise Dazai non appena lo riconobbe, il duca aveva una bellissima cera e stavo davvero bene in quel completo color sabbia. Accanto a lui appoggiata elegantemente al suo braccio c'era la sua promessa sposa, la ragazza indossava un abito color panna che si abbinava perfettamente al completo del fidanzato e si sposava armoniosamente con i suoi capelli color ebano.

- Buona serata, duca. Anche a lei, duchessa. Sì, vi stavo aspettando, andiamo.

Sorrise Chuuya alzandosi e facendo segno al signore accanto a lui che la conversazione era finita.

Abisso - SoukokuWhere stories live. Discover now