13 - Che bello giocare con le guance

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Dazai leggermente proteso verso di lui con le mani avvolte in austeri guanti neri posò nell'erba davanti a loro una bouquet di fiori.

Era un meraviglioso mazzo di camelie secche.

- Dazai...

Chuuya prese delicatamente il dono tra le mani e lo osservò in silenzio.

- Hm?

- Cosa mi sta a significare un mazzo di fiori secchi?

- Sono camelie secche per l'esattezza.

Puntualizzò Dazai sfilandosi i guanti e adagiandoli nell'erba accanto a lui, Chuuya gli rivolse un'occhiata e gli parve di scorgere delle bende spuntare da sotto le maniche lunghe della giacca leggera.

- Okay, perchè delle Camelie secche?

- Immagino non tu non sia un esperto di botanica.

Sorrise enigmatico il duca poi si buttò all'indietro sdraiandosi nell'erba con un sospiro soddisfatto. Chuuya strinse il mazzo davvero perplesso poi lo appoggiò accanto a lui. No, decisamente non era un esperto di botanica, però sapeva che ad ogni fiore veniva associato un determinato significato, aveva un vago ricordo della sua infanzia e del giardino di sua madre.

- Si sta davvero bene qui, marchese.

- È un complimento? Mi hai appena fatto un complimento? Tu?

Dazai tossichiò:

- Assolutamente no, facevo i complimenti al posto non a te. Tu sei brutto e cattivo e idiota.

- Hm... Sì, capisco. Sicuro di non essere miope?

Dazai guardò Chuuya alzando un sopracciglio, poi lo prese per un polso e con sorriso dispettoso se lo fece cadere addosso.

- Cosa?

- Shhh.

Dazai si portò un dito sulle labbra sotto lo sguardo attonito di Chuuya, poi gli sciolse i capelli e passandoci una mano attraverso li spettinò tutti, poi lo mollò con poca grazia in mezzo all'erba.

- E questo per cosa era? Duca pazzo maniaco.

Dazai scoppiò a ridere e scrollò le spalle senza dare nessuna particolare risposta. Chuuya sospirò e guardò le foglie mosse dal vento sopra le loro teste. Proprio non riusciva a capirlo quell'uomo.

- Dazai?

- Dimmi.

- È successo qualcosa oggi? Sei strano.

- Devo prenderlo come un insulto?

- Un insulto molto pesante. Non cercare di cambiare il discorso.

Dazai si girò su un fianco per guardarlo, le labbra tese in un'espressione rigida e imbronciata e gli pizzicò una guancia. Un brivido attraversò Chuuya, gli faceva sempre uno strano effetto quando Dazai lo toccava senza i guanti, in realtà gli faceva uno strano effetto essere toccato in generale.

- Ho avuto una discussione con mio padre. Sul matrimonio, sai.

- Ancora questa storia? Proprio non capiscono che devono lasciarti in pace.

Abisso - SoukokuWhere stories live. Discover now