Epilogo

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Ranpo salì lentamente le scale, gradino dopo gradino. I canti lirici che riempivano il teatro accompagnavano i suoi passi. Sbucò sul tetto del teatro, le sue scarpe scricchiolarono sulla neve fresca. Il vento freddo gli solleticò le guance e gli impigliò fiocchi di neve tra le ciglia. La città innevata vista dall'alto, quella sera, era un vero spettacolo.

Non era stato l'unico a salire là sopra spinto dal desiderio di ammirare quel raro panorama. Una ragazza se ne stava appoggiata al parapetto, lo sguardo quasi assente che guardava lontano. Aveva i capelli rossi e ricci e le guance lentigginose arrossate dal freddo. Ranpo l'aveva già vista al seguito di Dazai, doveva essere una delle cameriere del duca.

Con passo leggero andò ad appoggiarsi al parapetto accanto a lei.

- Sei soddisfatta?

La ragazza non staccò gli occhi dal panorama e annuì distrattamente.

- Sono fiera del finale di questa storia.

- Dazai sospetta di te.

- Lo immaginavo, che sospetti pure, non saprà niente per certo.

Ranpo sorrise e il suo sguardo scivolò sui tetti pieni di neve e raggiunse l'orizzonte. La ragazza si lasciò scappare un sorriso, Ranpo vide le sue labbra stirarsi all'insù con la coda degli occhi.

- Ranpo-San, sai di cosa ha bisogno una storia per essere completa?

Il barone rimase in silenzio come per invitare la ragazza a continuare.

- Ha bisogno di un sacrificio, di una morte. Qualcuno deve soffrire e imparare ad essere felice di conseguenza.

- È per questo che sei morta?

La ragazza si girò a guardarlo con un sorriso divertito, Ranpo sbattè le palpebre e in un istante la camariera accanto a lui si era fatta più alta, gli occhi avevano assunto lo stesso colore della neve di sera. I capelli rossi e ricci avevano lasciato posso a una chioma quasi grigia, ribelle e tagliata male.

- Era un sacrificio che ero disposta a fare.

Disse appoggiando il mento su una mano e tornando a guardare la neve che cadeva lenta ricoprendo tutto attorno a loro.

- La magia permette di fare piccoli miracoli, di raccontare storie felici.

Ranpo la guardò in silenzio poi si sistemò il cappello.

- Tu sei felice?

- Ti importa?

Lo sguardo divertito e freddo della ragazza si posò di nuovo su di lui. Ci fu un lungo silenzio prima che lei parlasse di nuovo.

- Sono felice. Mi mancheranno i miei ragazzi, prenditene cura per bene. Posso sempre maledirti.

Ranpo a quelle parole annuì appena con il capo e la ragazza distolse lo sguardo, soddisfatta dalla risposta che aveva ottenuto.

- Credo viaggerò un po' per il mondo ora. E poi tornerò qui a vedere se quegli idioti se la stanno passando bene.

- Sei una persona strana.

- Sono una strega, dopo tutto.

Natsuo inclinò la testa e si staccò dal parapetto stiracchiandosi la schiena e dando le spalle al paesaggio innevato.

- Ora vado, signor genio.

Natsuo stava per aprire la botola e scendere di nuovo nel teatro, quando la voce di Ranpo la fermò.

- Le tre carte?

- Hm?

- Chuuya mi ha raccontato delle tre carte. Ho provato a fornirgli la mia interpretazione, ma sono il direttore di un circo e un ex mercante, non un mago.

- Le carte... Non so bene nemmeno io. Lette nel loro insieme indicavano una situazione enigmatica o difficile che avrebbe portato ad uno stravolgimento radicale, il cambiamento può essere sia buono che negativo. Credo dipenda dai punti di vista.

Ranpo annuì e dopo un battito di ciglia Natsuo era di nuovo la cameriera dai capelli ricci e rossi.

- Buona vita, signor direttore del circo.

Disse la ragazza prima di chiudersi la botola alle spalle. Ranpo rimase sul tetto ad ammirare la neve che lentamente ricopriva tutto. Si chiese se anche quella fosse un regalo della ragazza.

Temeva che non l'avrebbe mai scoperto.



A. A.
E così finisce anche questa storia. Non ci credo per niente, ogni volta che arrivo alla fine di un racconto resto stupita. Spero che questa storia vi sia piaciuta, vi abbia fatto sorridere e regalato un po' di felicità. Non mi sentivo proprio di farla finire male, né per i due idioti dei protagonisti né per la povera Natsuo. In un libro ho letto queste parole: "qualcuno doveva perdere e con questo la storia sarebbe stata completa." Chuuya, Dazai e gli altri hanno perso Natsuo, ma per questo hanno potuto avere il loro lieto fine.
Grazie a te, lettore, che sei arrivato fino qui e hai apprezzato questa storia e per la compagnia, per le risate condivise e dai, anche per gli insulti.
Spero di arrivare presto con una nuova storia, ma sono lunatica quindi potrebbe passare un giorno come anni.
A presto.
En_pathy

Abisso - SoukokuWhere stories live. Discover now