- one -

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«cosa succede piccolo? tuo padre ha scoperto che ti fai inculare?» queste erano le parole che ormai ricevevo tutti i giorni da parte di un ragazzo che manco conoscevo, non gli avevo mai parlato, eppure ero la sua preda preferita- come un gatto randagio e il suo scoiattolo.

«aw~ diciannove anni e non sai manco difenderti?» mi fece un'altra delle sue domande a cui non riuscivo manco a rispondere per il sangue che continuavo a sputare sul pavimento del bagno scolastico in cui mi trascinavano ogni volta.

«minho, non essere maleducato, lasciali il tempo di rispondere» disse un'altro ragazzo con un tono ironico che io guardai malissimo, ricevendo così un calcio da parte di quest'ultimo «non riesci a parlare ma sai perfettamente esprimere il tuo odio eh?»

il ragazzo dai capelli viola si mise a cavalcioni sopra il mio corpo prendendo il mio viso in una presa stretta «vediamo se ora taci» il ragazzo iniziò a sferrare pugni su pugni sulle mie guance facendomi girare gli occhi, segno che stavo perdendo i sensi- ma lui pensò diversamente

«che disgustoso- stai veramente provando piacere in questo momento? tsk» l'ultima cosa che ricordai fú questa seguita da un cazzotto ben puntato sopra il mio naso che mi fece perdere completamente i sensi.

mi svegliai nuovamente in infermeria con jeongyeon, l'infermiera che si occupava degli infortuni che accadevano a scuola, ormai mi conosceva essendo che venivo continuavamo svegliato in quella sala bianca.

«sempre quel tizio?» mi chiese appena notò il mio risveglio «sí-» risposi io con la voce dolorante cercando di alzarmi sopra quel lettino «stai giù- perché non lo fai espellere?» continuò lei prendendo alcune creme e un panno «è il figlio del preside e pure il ragazzo più popolare, non mi daranno mai ragione"

la ragazza iniziò a mettere alcune creme sopra il mio viso dove c'erano lividi che partivano dal viola, al rosso e fino al giallo- gemetti dal dolore quando la ragazza toccava leggermente quelle chiazze «ji- posso alzarti la maglia?» mi chiese guardandomi.

annuii leggermente con la testa per poi sentire la sua mano alzare la maglia, succedeva ogni giorno ormai- non mi cambiava la vita se qualcuno mi vedeva nudo, ormai mi ero abituato a questo schifo.

dopo un po' di tempo con il corpo coperto da creme, garze e ancora molti lividi lasciai la stanza dopo un'ora dalla fine della giornata scolastica tornando così a casa traquillo.

arrivato a casa, come al solito c'era un silenzio veramente triste- lo strozzati mettendo su un po' di musica dei nirvana, iniziando a cucinare del ramen instantaneo con la mia poca voglia di cucinare per poi mettere un kdrama e mangiare-

peccato che era ora di andare a lavoro- di nuovo in quel posto schifoso e lurido, presi il mio borsone mettendoci dentro la mia maschera preferita, un profumo, dei trucchi, la piastra e altre cose abbastanza inutili o per scena per poi prendere e uscire di casa con le cuffie e nuovamente i nirvana sparati nelle orecchie.

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ed ecco a voi il primo capitolo di una nuova ff al posto delle mille altre ff che devo finire, ditemi se vi è piaciuto il capitolo e se volete un continuo ;)

mask-Where stories live. Discover now