- nine -

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«hyunjin, lui è il ragazzo che stavamo cercando» disse felix indicandomi guardando male i maggiori che erano confusi «smettetela di prendervela con jisung o ti lascio» disse felix guardandolo con degli occhi che potevano uccidere.

«io non centro nulla, lasciatevi che ve devo di» minho disse alzando le spalle uscendo dalla porta da cui seungmin e jeongin si erano spostati per aiutarmi a rialzarmi.

«state insieme?» chiesi pulendomi il sangue che mi usciva dal labbro con la mano «sì, da tipo tre settimane» mi rispose passandomi un fazzoletto con cui pulirmi dal sangue «congratulazioni, anche se hai dei gusti pessimi» dissi uscendo da quella classe buttando prima il fazzoletto nel bidone.

presi il vassoio andando questa volta a mangiare fuori, all'esterno della mensa, non avevo tanta voglia di parlargli dopo quello che era successo- ero arrabbiato, non so con chi ma ero arrabbiato asf.

-timeskip-

era finita la giornata scolastica e dopo che tutti se ne erano andati io rimasi un po' a rilassarmi, quando però chiamai il mio capo.

h: «signor park»
j: «dimmi kitten, è successo qualcosa?»
h: «nono, non si preoccupi»
j: «ah- meglio così, dimmi pure allora»
h: «la volevo avvisare che domani tornerò a lavorare, la ringrazio per avermi dato questi giorni di riposo, ma ho troppi debiti sia con quel cliente che con lei capo»
j: «mh- non sentirti obbligato ji, se hai bisogno di più tempo fai pure, ma se questo ti può aiutare non c'è problema»
h: «la ringrazio, kitten tornerà in pista»
j: «certo certo»
h: «a domani park»
j: «a domani kitten»

chiusi la chiamata guardandomi in torno, per poi riprendere il mio zaino e fare partire la musica attraverso le cuffie durante il cammino a casa.

una volta tornato a casa mia sorella non era ancora tornata, avevamo orari diversi, così li preparai qualcosa di veloce per merenda e fortunatamente passammo la giornata tranquillamente come quella precedente.

-the day after-

il pomeriggio lo passai nuovamente con mia sorella riagganciando quel rapporto che ci mancava, ma purtroppo dopo poco tempo che mia sorella andò in camera sua io iniziai a prepararmi per lavoro.

presi il mio solito borsone dei nirvana e andai al solito autobus di quando non avevo voglia di camminare o non riuscivo a camminare, ovviamente tutto ciò con le cuffie per ignorare qualsiasi essere vivente.

entrai nel mio camerino dopo aver indossato la mia solita camera, indossai un outfit abbastanza semplice con un corsetto che firmava i miei fianchi coperti da nuovamente una camicia bianca che faceva intravedere i boxer neri sotto.

finii la mia solita performance senza fare tanto caso a chi mi stesse guardando, così mi andai a riposare un po' nel mio camerino prima dei servizi mettendo apposto makeup, capelli, maschera e outfit a cui aggiunsi una gonna nera come il corsetto.

andai nella solita camera, chiusi la porta avendo la testa china verso il cellulare che alzai solo quando sentii un nome

«han jisung»

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