- eight -

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tornato a casa trovai mia sorella minore seduta sul divano in salotto a guardare un kdrama con tutte le luci spente, il suo nome è wheein e ha solo 14 anni- ma un bel carattere preso chiaramente da nostro padre.

gli sorrisi accendo la piccola luce della cucina per non infastidirla «hai mangiato?» le chiesi aprendo il figo «non dovresti essere a lavoro quest'ora?» mi chiese, cercava sempre di ignorarmi per i sensi di colpi che la tenevano sveglia la notte.

«c'è stato.. un'incidente» dissi ancora scosso dall'immagine di quell'uomo che mi toccava dappertutto «no» rispose alla mia domanda precedente «tteokbokki?» vidi la sua testa annuire con la luce dello schermo puntata addosso.

iniziai a preparare da mangiare ogni tanto guardando il kdrama che anche se non ci capivo nulla essendo che erano probabilmente gli ultimi episodio.

una volta che il cibo fosse pronto presi i piatti e li portai da mia sorella e con un po' di pazienza riuscimmo ad iniziare una conversazione e passare un po' di quality time insieme.

-timeskip-

ero a scuola, mi ero svegliato presto per preparare la colazione a mia sorella- cosa che normalmente non facevo per la troppa stanchezza che il giorno prima mi portava- erano dei semplici pancake, ma vedere il suo sorriso che cercava di nascondere mi fece sorridere.

sinceramente non mi ricordo manco che materia stessi facendo, ma il fatto che non ci fosse ne felix, ne seungmin e neanche jeongin mi fece capire che scienze, inglese e arte erano escluse.

alzai il capo dal banco solo per vedere l'orario e nient'altro, ero troppo pensieroso ultimamente e lee fottutissimo minho non aiutava tutto ció- avevo un sensazione negativa addosso che non mi dava pace.

senza rendermene conto cadetti fra le braccia di morfeo che solo il tocco aggressivo di lee minho mi riportó al pianeta terra «non siamo all'asilo, non riesci proprio a crescere vero?» disse prendendomi dai capelli.

stranamente questa volta era solo, niente amici del cazzo o osservatori dei suoi teatrini, mi buttò a terra iniziando subito dopo a tirare calci nel mio stomaco.

o mi scopa o mi pesta a sangue?

ormai era inutile reagire, era inutile provare a parlargli- l'aveva capito anche lui che tutto ciò era inutile, alla fine non è un completo coglione ma probabilmente lo metteva in pace con se stesso.

mentre lui continuava a tirarmi calci in continuazione un rumore veloce fece scattare il mio sguardo verso la porta e delle voci familiari si fecero spazio nell'aula vuota.

«si sarà addormentat-» le loro voci si fermarono seguite dai calci che stavo ricevendo, divenni ancora più confuso quando una persona che non mi aspettavo di vedere stava tranquillamente attorcigliando le spalle di felix con un ghigno in faccia.

«minho, non avevi detto che ti eri stancato di lui?» disse hyunjin avvicinandosi a minho per fare la solita stretta di mano che fanno tutti i boyz della scuola.

eh?

mask-Where stories live. Discover now