- five -

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avete presente quando le vostre giornate sono letteralmente le stesse ogni giorno? ecco, come routine quotidiana mi ero ritrovato in un vicolo vicino alla mia università venendo pestato da lee minho e i suoi amici-

peccato che l'unica cosa cambiata era che quel ragazzo mi aveva scopato la sera prima.

i ripetuti calci allo stomaco mi avevano fatto prendere una posizione rannicchiata, ma la cosa non aveva aiutato per niente essendo che avevano iniziato a puntare a gambe e testa.

non ne sono sicuro ma i ragazzi erano hyunjin- figlio di una celebrità, yeonjun- figlio di un avvocato e san- figlio del sindaco di seoul, non so neanche il perché io sia finito in mezzo a tutto ciò.

fatto stá che minho mi aveva preso di mira per aver un'attrazione verso gli uomini, per poi venire a scoparmi nei night club gay più costosi di tutta la sud corea.

fortunatamente decisero di fermarsi dopo poco tempo così che potessi almeno arrivare in orario alle lezioni, loro ovviamente andarono nella strada opposta alla scuola- tanto potevano minacciare i professori come avevano fatto con me.

provai ad alzarmi continuando a fallire continuando a farmi ancora più male ogni volta così decisi di rinunciarci fin quando sentii una voce «ei, hai bisogno di aiuto?» cazzo un essere umano.

alzai lo sguardo e la mia ansia salì quando notai che non era una persona, ma ben tre che si erano chinate a guardarmi, il ragazzo che mi aveva parlato aveva la mano porta verso di me.

senza dire parola mi alzai cercando di non fare vedere il mio viso, mugulai un "grazie" ma probabilmente l'unica persona che l'aveva sentito ero io.

so che sembra stupido avere l'ansia sociale e scopare con sconosciuti allo stesso tempo, ma qui sono io- là sono kitten.

cercai di camminare il più velocemente possibile verso l'università, ma i tre ragazzi mi raggiunsero disponendosi ai miei fianchi come se lo stessero facendo apposta.

«è successo qualcosa?» mi chiese un altro ragazzo «come ti chiami?» chiese l'altro, le mie mani iniziarono a tremare per l'ansia così le misi in tasca tenendo lo sguardo basso concentrandomi sul mio respiro che stava aumentando a dismisura.

ci volle poco tempo che quel silenzio imbarazzante mi fece riempire gli occhi di lacrime, appena un singhiozzo mi scappó per sbaglio iniziai a correre verso l'università cercando di evitarli in tutti i modi possibili.

erano stati carinissimi e mi sentivo veramente in colpa per non averli parlato, ma l'ansia mi aveva mangiato prima che le parole potessero uscirmi dalla bocca.

fortunatamente arrivai in classe da solo e per primo, mi sedetti all'ultimo banco come al solito con il banco sempre vuoto di fianco a me che riempii con i libri che mi sarebbero serviti quell'ora.

mi misi le cuffie notando di essere in anticipo di mezz'ora chiudendo gli occhi appoggiando la testa al banco quando sentii qualcuno toccarmi i capelli per ricevere la mia attenzione.

era uno dei ragazzi di quella mattina «puoi spostare i libri?» era della mia classe? da quando? gli tolsi senza fare domande notandolo sedersi vicino a me.

era un ragazzo dai capelli biondi, un accento australiano e delle piccole macchie che si intravedevano dalla mascherina nera.

lui non disse nulla e io non dissi nulla, ma l'ansia continuava a salire facendomi traballare una delle mi gambe- ma mi calmai quando prese una matita iniziando a scrivere sul banco.

-ho notato che hai difficoltà nel
parlare, ti crea disagio se
parliamo così?

-um, no- volevi chiedermi qualcosa?

-no, mi sembri molto interessante
come persone e volevo conoscerti
a te andrebbe?

-sí, credo

-davanti a noi ci sono jeongin
e seungmin, sono brave persone
non aver paura di loro sono un
cagnolino e una volpe innocui.

-scusate per prima, mi era
salita l'ansia e non riuscivo a
ringraziarvi

-di niente, cos'è successo piuttosto?

-niente, c'è solo questo ragazzo
che mi ha preso di mira insieme ai
suoi amici e mi hanno pestato come
letteralmente ogni giorno

-non dirmi che è lee minho.

-esattamente lui

e fu così che una conversazione attraverso un banco scolastico continuó durante le noiose ore di fisica.

-
mini loro, anyway- cagatemi la storia che altrimenti non la continuo <3333

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