- thirty-four -

1.1K 94 45
                                    

tornato a casa cercai di evitate il discorso "minho" con mia sorella, così pranzando e uscendo durante il pomeriggio per vedere il mio nuovo lavoro e fare una visita alla casa di cui avevo chiesto.

mi vestii velocemente con una camicia larga, dei pantaloni neri e ovviamente la cravatta abbinata con la camicia del colore opposto di essa, ovviamente i soliti gioielli con qui non posso uscire senza.

girai un po' disperso per le strade di seoul per poi finalmente notate la caffetteria con uno stile molto carino.

presi un piccolo respiro prima di entrare e spaventarmi sentendo la porta annunciare la mia presenza con uno dei soliti campanelli, era un bellissimo posto se devo essere sincero.

riservava un posto all'aperto con delle staccionate in legno a circondare il posto, in cui i gatti potevano tranquillamente uscire ed entrate, tutti il posto era pieno di piante, soprattutto delle arrampicanti che sorprendentemente erano vere.

sorrisi entrando notando come il posto aveva delle pareti bianche che stavano benissimo con  i tavolini in legno e le piante per tutto il posto, quasi mi spaventai quando una ragazza neanche tanto più vecchia di me mi salutò dal bancone anch'esso in legno.

tutti i mici erano dietro di lei che miagolavano e facevano le fusa, «dovresti essere jisung giusto?» annuii con un sorriso quadrato sul volto «perfetto allora, spero che tu non abbia nessun tipo di allergia» rise in un modo carino.

«fra poco inizieranno ad arrivare i clienti, molti di loro sono abituali quindi si sicuro di lasciare una buona impressione» il sorriso che non svaniva mai da lei mi calmò «non c'è una divisa in particolare, fra un po' ti consegnerò il grembiule e ti spiegherò tutto dammi solamente il tempo di dare da mangiare» seguii la ragazza che si spostò dal banco a un posto riservato ai dipendenti.

venni quasi travolto da tutti quei mici che la seguivano miagolando, guardandomi in torno notai che il posto era gigante e i mici erano completamente liberi di andare da qualsiasi parte.

«ah- comunque il mio nome è sana, piacere di conoscerti» la ragazza mi strinse la mano con la busta dei croccantini ancora nell'altra mano.

«ti faccio vedere prima il piano di sotto, poi al piano di sopra c'è la sala lettura, uno spazio con una decina di computer e una piccola zona relax con alcune pietre in vendita stile mercatino dell'usato» la ragazza mi spiegò indicando mentre io stavo semplicemente dietro di lei come i gatti che si stavano raggruppando dopo aver finito di mangiare.

«vendiamo un po' di tutto qui al bar, da cheesecake a caffè, puoi vedere tutto qua, le ho messe da poco e poi con il tempo c'è la cucina qui..» sorrisi per tutto il tempo essendo troppo felice per aver finalmente un lavoro normale anche ben pagato.

«siamo in totale 3 dipendenti senza contare te, domani li incontrerai» mi spiegò dopo avermi spiegato tutto il possibile nel mentre mi legavano il grembiule con una piccola zampa reclamata sopra.

la ragazza mi accarezzò la spalla appena il rumore del campanello suono nuovamente «è il cliente più abituale, vai ad offrire te» mi sorrise in modo confortante.

presi il taccuino dalla tasca del grembiule con la penna in mano «cosa desid-» mi pietrificai notando chi lui realmente fosse.

mask-Where stories live. Discover now