Lonely

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Andavo avanti e indietro per la mia camera chiedendomi che cosa intendesse con "ce ne sono altri"

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Andavo avanti e indietro per la mia camera chiedendomi che cosa intendesse con "ce ne sono altri". Altri di cosa? Avevo così tante domande, ma perché nessuno mi dava le risposte? Sapevo a chi dovevo chiedere, ma non avevo il coraggio e, tra l'altro, non sapevo neanche dove fosse la sua stanza. Mi riferivo a Derek Evans che evidentemente era uno degli altri come me.

In quei giorni mi sentii maledettamente sola, perché lo ero. Sola. In classe non successe più nulla di sconvolgente e passavo il tempo a guardare Derek che però non mi filava. Volevo delle risposte da lui. Intanto avevamo imparato tutte le sfumature di Expanding e, a lezioni di Kung Fu, Mr. Woj ci aveva fatto semplicemente fare esercizi di respirazione e concentrazione che mi avevano a dir poco irritata. Solo una volta ci aveva fatto cambiare esercizio, facendoci restare in equilibrio su un'asta sottile. Mi sembrava tutto immensamente inutile. Ad Armi Antiche perlomeno facevamo qualcosa di produttivo. Oltre a come impugnare spada e arco, ci avevano spiegato le posizioni e i diversi tipi di arma, dalla spada più affilata a quella lunga ecc. A Storia, Mrs. Ward citava testi di enciclopedie e narrava storielle latine su noi Python. Erano abbastanza interessanti: eravamo dei nomadi con manie omicide che migravano di villaggio in villaggio a fare stragi. Queste perlomeno erano le più interessanti, le altre raccontavano solo di come involontariamente spaventavamo le persone cambiando colore di occhi e capelli e come una bambina chiamata Faith fu la prima a volare tra i Python. Magia Oscura era una delle mie materie preferite, nonostante non ce la facessero praticare. Mr. Ward ce la spiegava dicendoci anche stupidamente come praticarla. Probabilmente pensava che fossimo buoni bambini che non hanno alcuna intenzione di fare cose oscure, ma non io. Ero molto attratta dall'oscurità e alla prima occasione avrei praticato uno di quei riti o avrei scagliato un incantesimo oscuro su chiunque mi avesse infastidita. Narrava anche stupide storie sui Praticanti, ovvero chi praticava la magia oscura, che miravano a spaventarci. Ma io non ero affatto spaventata, anzi, quelle storie mi facevamo interessare anche di più a quel tipo di magia proibita. Latino era una vera seccatura, ma, almeno, conoscendo quella lingua usata per formulare gli incantesimi, mi era più facile anche crearne di miei (severamente proibito). Io però adoro tutto ciò che è proibito. A mensa me ne stavo da sola e mentre prima Alfred mi rivolgeva qualche sguardo, ora neanche mi guardava più. Mangiavo sola come un cane e così avevo deciso di prendere il cibo e di rintanarmi nella mia stanza durante la pausa pranzo. In quello strazio di posto non c'era neanche una televisione; c'era una libreria immensa. Ma incredibilmente non trovavo niente di interessante da leggere. Solo letteratura inglese e cose spirituali vecchie e decrepite quanto la trisavola della mia bisnonna. Comunque ci andavo spesso perché c'era sempre tanto silenzio ed era sempre vuota, mi sentivo a mio agio lì dentro. L'unica cosa che avevo imparato era che si poteva usare il potere anche a scopi benefici. Chi l'avrebbe mai detto che non serviva solo per mandare in coma la gente? Mrs. Ward aveva citato una sottospecie di enciclopedia per gente strana come noi: << siamo pochissimi al mondo, perché solo i più timidi possono sviluppare questi poteri, così che possano esprimere ciò che provano senza il bisogno di parlare. Per ognuno c'è un colore diverso, sfumature di personalità. Il potere sarà la nostra salvezza, o la nostra distruzione. Il Dominatore va addomesticato o altrimenti eliminato >>. Avevo cercato lo sguardo di Derek, ma lui aveva finto di niente e mi aveva evitata come sempre. << Il Dominatore ragazzi è colui che possiede tutte le sfumature di colore e di potere. È colui che li domina tutti e che salverà il mondo, ma ovviamente è una leggenda.. non esiste alcun Dominatore, anche perché il mondo non dev'essere salvato proprio da nessuno.. >> aveva spiegato Mrs. Ward. << Perché il testo dice che Il Dominatore deve essere addomesticato sennò eliminato? >> Aveva domandato una ragazza cinese che non conosceva bene la lingua e che faceva difficoltà a esprimersi. << Perché si pensava che Il Dominatore fosse nato sottoforma di salvezza, ma anche di sfida, una sfida per gli uomini. Se non fossero riusciti ad addomesticare quell'uomo così potente e si narra che avesse il cuore di ghiaccio, allora egli avrebbe distrutto il mondo, infatti una tribù di druidi aveva attribuito al Dominatore anche il nome "Eversor" che in latino significa: distruttore, sterminatore, rovina. L'unica via era di purificare il suo cuore da tutta la malvagità e scioglierlo dal gelo >>. << Per esempio con l'amore?>> Aveva chiesto una ragazza smilza dai capelli biondi. << Si certo.. ma ragazzi, è una leggenda,non esiste alcun Dominatore. >>. << Ma il Dominatore è per forza un uomo?>> Aveva domandato una ragazza hippie dall'accento straniero. << Si! >> Aveva esclamato un ragazzo maschilista. Gli altri ragazzi avevano annuito complici o avevano levato il pugno in aria. << Così narra la leggenda >> aveva detto l'insegnante. << E se il Dominatore fosse una donna? >> Avevo domandato io. Tutti si erano zittiti e Mrs. Ward mi aveva guardata con perplessità. << Zoe, il Dominatore non esiste >>.

L'Ultima Dominatrice || The Eversor Trilogy (IN REVISIONE)Where stories live. Discover now