Destroyed

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Sbattei le palpebre un paio di volte per abituarmi alla luce del giorno, il sole era accecante.. il sole.. dove mi trovavo? Cercai di alzarmi, ma un dolore allucinante alla testa me lo impedì facendomi gemere di dolore. Poi vidi qualcuno venire con passo deciso verso di me. Mi guardò dall'alto e riconobbi Derek, il dolore scomparve come sotto l'effetto immediato di un potente analgesico. Più lo guardavo più il cuore batteva veloce. Si chinò sopra di me e mi squadrò con circospezione, come se ci fosse qualcosa che non andasse in me. Non mi rivolse neppure un sorriso, solo un'espressione indecifrabile e con una sfumatura di disappunto. Mi porse uno specchio e quando mi vidi, mi feci paura da sola. Avevo un'enorme cicatrice su tutta la superficie della guancia sinistra, come una bruciatura. Era orribile, pelle cadente e nervi, eppure non faceva male, non la sentivo proprio. Il mio labbro inferiore era martoriato e i miei capelli erano diventati rossi a causa di tutto il sangue raggrumato. Ero un mostro. Riuscii a trattenermi dal piangere, Derek mi aveva vista così e anche Ian. Ero sfigurata. Mi vergognai tantissimo. Mio fratello mi porse una mano per aiutarmi a rialzarmi e non appena la mia mano toccò la sua sentii un pizzicore su tutto il volto e il corpo. Mi riguardai nuovamente allo specchio ed era scomparso tutto. Sorrisi felice come mai avevo sorriso prima. Guardai Derek che mi baciò la guancia guarita. << Io sono la tua cura e tu la mia >> mi sussurrò all'orecchio. Il mio volto andò in fiamme, << per me sei sempre bellissima, anche con il volto sfigurato >>, mi scese una lacrima di gioia e lo abbracciai con trasporto, purtroppo non potevo baciarlo davanti a loro, era mio fratello dopotutto. Ricambiò l'abbraccio, ma poi si scostò ritornando alla sua solita freddezza e io ritornai alla mia. La magia era finita e si ritornava al solito ghiaccio. Quando mi voltai vidi Ian che sorrideva sornione, Hector che, con le braccia incrociate e l'espressione irritata sembrava volermi uccidere da un momento all'altro. Dafne sembrava indifferente, ma poi mi sorrise malinconica, Alfred mi guardava con disappunto, perché lui sapeva che tra me e Derek c'era di più di semplice amore fraterno.. e Holland annusava i fiori. << Ben tornata Zoe >> mi disse Ian venendo ad abbracciarmi. Sentii Derek alle mie spalle irrigidirsi e stringere i denti quando Ian mi racchiuse in un abbraccio appassionato. Per fortuna non mi baciò, altrimenti sarebbe stata la fine. Ma la gelosia di Derek mi piaceva tantissimo. Quindi ero sicura che avrei lasciato che Ian facesse ciò che voleva e probabilmente gli avrei anche retto il gioco, mi sarei divertita con Ian e avrei fatto capire a Derek che vedermi con un altro lo faceva stare male, così si sarebbe deciso ad abbandonare le tradizionali regole e sarebbe stato con me, nonostante il legame di sangue, pur di non vedermi con un altro. Non era proprio carino usare Ian, ma.. lui non ne sarebbe mai venuto a conoscenza! E poi non lo usavo veramente, a me piaceva Ian, sul serio! Alfred mi abbracciò subito dopo e poi anche Dafne, che però abbracciò anche Derek un po' troppo calorosamente per i miei gusti. Lui stranamente ricambiò l'abbraccio e strinsi i pugni con tanta forza che mi si sbiancarono le nocche e sentii le unghie conficcarsi nella carne. Cercai di controllarmi, anche perché se mi si fossero tinti i capelli di nero sarei stata scoperta. Ma lei non si voleva staccare.. dannazione. Per fortuna Alfred mi distrasse con le sue chiacchiere su quanto fosse felice di essere vivo. << Allora da dove si parte? >> Domandò Alfred pieno di vita. << Debemos cercar las armas.. >> iniziò Dafne, ma la interruppi. << Prima io e Derek avremmo un conto in sospeso da saldare >> lui mi guardò interrogativo e io gli sorrisi in modo macabro. Lui capì all'istante di cosa stavo parlando. Della vendetta ai nostri patetici genitori. Annuì complice e poi riportò lo sguardo dritto di fronte a se come al solito. Dafne mi guardò con un sopracciglio alzato. Si aspettava una spiegazione. << Andremo nella casa della nostra infanzia per un saluto ai nostri cari genitori >> spiegai con tono innocente. Dafne sorrise come una ritardata, si era bevuta veramente la storiella? In fondo non mi conosceva affatto. << Che cosa carina! Possiamo passare anche dai miei genitori? >> Domandò Holland persa nel paese delle nuvole. << No. >> Risposi secca. Lei mise il broncio e la ignorai sbuffando. << Allora possiamo passare da Adfectus House, vorrei vedere se è rimasto qualcuno.. >> disse Alfred perso nei ricordi, come al solito. Sembrava che sotto quel "qualcuno" ci fosse effettivamente qualcuno, ma decisi di non parlare e mi limitai ad annuire. Alfred era pieno di vita, ma allo stesso tempo triste ed pensieroso, sembrava preoccupato. Lasciai perdere e dissi a tutti di prepararsi perché stavamo tornando ad Adfectus House per l'ultima volta, per un ultimo saluto. Ci avventurammo nei boschi facendoci strada con le braccia tra le copiose foglie e rami. Scostai un ramo che di ritorno colpì Dafne in faccia. << AHI! >> Esclamò e io ridacchiai soddisfatta, nonostante fosse un gesto puramente accidentale. Ian mi raggiunse e mi sorrise, ricambiai il sorriso e lasciai che mi prendesse la mano nella sua, calda e sudaticcia. Non mi importava, sapevo che dietro di noi c'era Derek che moriva di gelosia. Dopo alcuni minuti non riuscii a trattenermi dalla curiosità e mi girai indietro per vedere quanto Derek fosse arrabbiato e geloso, ma vidi tutt'altro. Derek era mano nella mano con Dafne e si sorridevano a vicenda. Stritolai la mano di Ian quanto più umanamente possibile, piantandogli le unghie nella carne, egli si ritrasse gemendo di dolore. Perché Derek faceva quelle cose dolci solo con le altre? Perché non con me? Perché non poteva stringere la mia di mano? Avevo forse la lebbra? Mi sfuggì un ringhio che attirò l'attenzione di tutti, mi stavano fissando, così, in imbarazzo, trasformai il ringhio in un colpo di tosse riprendendo la mano di Ian con più foga. Lui spiazzato la strinse senza dire una parola. Tornarono tutti a camminare tranquillamente e io cercai di calmarmi, quando mi girai a vedere cosa stessero facendo Derek e Dafne però, vidi che i due non camminavano più vicini. Dafne parlava con Hector e Derek con Alfred. Feci un sospiro di sollievo e sorrisi nuovamente ad Ian che probabilmente in quel momento stava pensando che fossi bipolare o schizzofrenica. Arrivammo ad Adfectus House al tramonto, l'edificio era a pezzi, quasi completamente distrutto. Non riuscivo a capacitarmi di come potesse ancora reggersi in piedi. Lasciai la mano di Ian e mi avvicinai, tirava un vento gelido ed inquietante. Il rumore del vento somigliava all'ululato di un fantasma. Nel cortile c'era una distesa di cadaveri a fare da pavimento. Quel posto puzzava di morte e putrefazione. D'un tratto sentii come un campo energetico passarmi attraverso e anche gli altri lo sentirono. << Cos'è? >> Domandò Ian facendo passare la mano attraverso il campo energetico ripetutamente. << Una sorta di protezione.. forse per I Praticanti.. >> disse Derek passandovi attraverso. Continuammo a farci strada e quando entrammo nell'edificio l'odore pungente del sangue mi pizzicò le narici. Cadaveri e ancora cadaveri sparsi per tutto l'edificio. Dafne si tappò il naso dicendo qualcosa riguardo alla sporcizia, da solita perfettina quale era. C'era appena stata una guerra sanguinolenta, ci credo che era sporco. Di colpo sentimmo un botto provenire dal cortile. Ci girammo tutti insieme con il respiro mozzato dalla paura. Io e Derek ci avvicinammo con Ian alle spalle che cercava di fare l'uomo della situazione. In cortile c'erano almeno cinque Praticanti, sei, sette, otto.. erano sempre di più che arrivavano. Erano tutti attorno alla scuola con i loro cappucci neri e cercavano di abbattere le difese e il campo energetico con delle bombe di potere. Allora era vero, il campo serviva a tenere fuori I Praticanti. Erano diventati una cinquantina e continuavano ad arrivare in massa. Eravamo completamente circondati e quindi bloccati, dentro Adfectus House.

L'Ultima Dominatrice || The Eversor Trilogy (IN REVISIONE)Where stories live. Discover now