Magic

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Il bianco dei miei capelli era accecante quasi quanto quello del limbo in cui mi trovavo. O meglio l'aldilà. Quando sto per morire i capelli e gli occhi mi diventano bianchi come il ghiaccio. Sono morta! Iniziai ad andare in iperventilazione. Almeno l'ultimo ricordo che Derek avrebbe avuto di me sarebbe stato con i capelli bianchi, che non mi stanno niente male e il corpo trasparente come quello di un fantasma che mi faceva molto più magra! Perché stavo pensando a Derek? Insomma, da morta non dovrei pensare a cose più serie tipo a come ritornare in vita? Cristo.

<< È pallida come uno straccio >>

<< Come i suoi capelli.. >>

<< Gli occhi bianchi e sbarrati sono inquietanti..>>

<< Se lo merita quella zoccola! >>

<< Hector! Cretino! >>

<< Ai Hèctor, usted nunca serio! >>

<< I suoi capelli.. stanno tornando biondi! >>

Di colpo sentii che lo strato bianco sulle mie iridi stava tornando castano e così anch'io tornai tra i vivi, sbattendo le palpebre più volte, accecata dalla luce al neon dell'infermeria, che sembrava più una camera di tortura per vivisezionare e torturare poveri disgraziati psicopatici. << Zoe, cristo santo, mi hai fatto prendere uno spavento! >> Esclamò Alfred entrando nel mio campo visivo con un'espressione affettuosa. Vidi Derek sospirare, alzarsi e allontanarsi a grandi passi. Avrei voluto ringraziarlo.. << Oh baby estàs viva! >> Esclamò Dafne con le lacrime agli occhi. Le sorrisi stanca e cercai di mettermi a sedere, sentii un dolore lancinante al fondo schiena e feci una smorfia emettendo dei gemiti. Alfred mi cinse subito il busto aiutandomi. << Oh Zoe attenta, vieni ti aiuto >> diceva premuroso. Mi tirarono su ed ero ancora così scombussolata.. ero morta e resuscitata? Tornare dall'aldilà non era piacevole come mi aspettavo.. Vidi Mr. Ward avvicinarsi a grandi falcate << Zoe devi dirmi tutto quello che è successo! >> Disse deciso, invitandomi a seguirlo, e così, dolorante lo seguii. Mi sedetti nel suo studio e gli raccontai l'accaduto. << È scandaloso! Questo edificio dovrebbe garantire la protezione! - si portò una mano sulla fronte con espressione inquieta - Jocelyn! >> Urlò, mi congedò e io andai dritta in biblioteca, dovevo stare sola. Ero immersa nella lettura di un libro sui Praticanti, perché quelli che mi avevano ucciso.. cioè quasi ucciso, lo erano di certo ed erano tra quelli all'ultimo stadio. Non avevo mai sentito parlare di Praticanti con il corpo di scheletro. Erano spaventosi. Sentii dei passi. Incuriosita mi alzai e andai verso la cattedra della bibliotecaria guardandomi in giro. << Miss. Diana, ho sentito dei passi, è entrato qualcuno? >> Le domandai. Lei dopo alcuni instanti alzò gli occhi molto lentamente dal suo tomo e scosse il capo, poi ritornò a fissare la pagina. Alzai le spalle e tornai nel reparto dei libri che narravano la storia di noi Pythonissam. Di colpo sentii un tonfo, come un libro molto pesante che cade a terra, un paio di corsie più in la. Mi alzai di scatto, qualcuno mi stava forse spiando? Camminavo velocemente guardandomi intorno e cercando l'intruso. Nessuno entrava in biblioteca. Mai. Poi lo trovai, un ragazzo di spalle che rimetteva a posto il libro che aveva fatto cadere. Si girò e mi mancò quasi il respiro. << Tu? >> Domandai sorpresa, lui mi guardò in modo così penetrante da farmi venire i brividi. << Che ci fai qui? >> Gli chiesi visto che non rispondeva. Si passò una mano tra i folti capelli e senza preavviso mi ritrovai a bloccare una sfera di luce nera. La potenziai e glie la lanciai con tutta la forza e la potenza di cui ero capace, ma lui la bloccò senza alcuna difficoltà. Io e lui eravamo gli unici a saperlo fare. Con la sfera ancora tra le mani si avvicinò a me e io indietreggiai, lui sorrise beffardo, << Zoe >> sussurrò rilanciandomi la sfera. La bloccai nuovamente passandomela da una mano all'altra << Derek >> Gliela ripassai e lui si fece serio dissolvendo quella sfera nera nel pugno. Mi si avvicinò, ma quella volta rimasi bloccata e non riuscii a indietreggiare. Eravamo vicinissimi << non è una coincidenza se entrambi sappiamo praticare un Expanding anche senza il permesso dell'altro. Se sappiamo bloccare il potere. Se siamo gli unici ad aver mai ucciso qualcuno. Vero? >> Gli domandai. Trattenni il respiro aspettando esitante la risposta ..<< no..>> sussurrò con quella sua voce suadente da brividi, << io volevo ringraziar..>> non mi lasciò finire la frase, mi mise un dito sulla bocca << shh >>. A quel punto i suoi capelli diventarono rossi e anche i miei, non riuscii a trattenermi e lo baciai, lui fu preso alla sprovvista, ma poi ricambiò e fu come se avessero appiccato un incendio tra le nostre labbra, stavo bruciando. Poi lui si staccò di colpo mettendo fine a quel caos di emozioni. Se ne andò via quasi incazzato e io rimasi lì in piedi confusa e spiazzata.

L'Ultima Dominatrice || The Eversor Trilogy (IN REVISIONE)Where stories live. Discover now